Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Si narra che il re Damocle volle un giorno far provare come vive un re a un suo servitore, che invidiava la sua condizione. Lo invitò alla tavola regale. Al culmine del pranzo, il re gli disse di alzare lo sguardo: una spada pendeva sulla sua testa, con la punta in giù, appesa a un sottile filo. Di colpo il servo impallidi', smise di mangiare e cominciò a tremare. Come far sollevare lo sguardo in alto alla gente che guarda solo le cose terrene e pensa a divertirsi, perché vedano quale spada di Damocle pende sulla loro testa? Il pensiero della caducità  della vita, il pensiero della morte e della spada di Damocle, potrebbe essere un modo per scuotere dal torpore questa società  opulenta, indifferente e distratta. Tutto intorno ci parla della provviosorieta' della vita: si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. (Don Nikola Vucic)

Liturgia delle Ore - Invitatorio

Mercoledi della 22° settimana del tempo ordinario (San Gregorio Magno)


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.