Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Spiritualmente parlando, i deboli sono quelli che vorrebbero entrare in intimità  con Cristo ma non sono decisi di allontanarsi dal peccato. Un giorno sono in grazia di Dio ed un altro no: cadute e pentimenti che si alternano di continuo. Molte persone pie vivono in questa triste condizione perché hanno la volontà  debole e corrono il rischio per rimanervi per sempre; si sottovalutano le piccole cose, i peccati veniali, per cui si commettono con molta leggerezza. Uno pensa: "Fin qui posso arrivarci, questo non è peccato, e poi mi fermo prima di arrivare al limite." Facendo così si indebolisce la volontà , la grazia rallenta e satana intensifica l'assalto, e si cade miseramente. Un'altro dice: "Ora cedo alla tentazione e poi domani mi confesso, e sarà  tutto apposto." Anche questo è un grave errore. È vero, una mamma sorregge il suo bambino affinché non cada e gli dà  la mano per rialzarlo quando cade. Ma prima o poi il bambino imparerà  a camminare e non cadrà  più. Così anche tu, prega e persevera nella preghiera: in essa troverai mano tesa di Gesù, troverai la grazia per rafforzare la volontà  e accrescere il tuo amore per il Signore. (Don Nikola Vucic)

Liturgia delle Ore - Invitatorio

Domenica della 20° settimana del tempo ordinario


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo il Signore,
pastore e guida del suo popolo, alleluia..

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Venite, adoriamo il Signore,
pastore e guida del suo popolo, alleluia..