Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Due uomini entrano nel tempio per pregare. Uno è il fariseo, l'uomo pio e scrupoloso osservante della religione, che attacca la preghiera più bella, quella della lode e di ringraziamento. Soltanto che egli non loda Dio per le Sue meraviglie ma loda se stesso per essere tanto virtuoso; ringrazia Dio perché non è peccatore come gli altri, si crede migliore di tutti. Anzi, ha bisogno dello sfondo oscuro dei difetti altrui per far risaltare meglio i propri meriti. Di fronte a Dio si sente giusto e perfettamente apposto. L'altro, il pubblicano, considerato il peccatore per eccellenza, si batte il petto; non parla male degli altri, la propria miseria gli basta; si riconosce piccolo, povero e bisognoso di Dio. Ma c'è anche un terzo personaggio, il Signore, che vede tutto, scruta il cuore e giudica. Il Suo giudizio è sconcertante: "il pubblicano tornò a casa sua giustificato!" Ha ragione san Francesco quando dice che l'uomo vale quanto vale davanti a Dio, e nulla di più. Quindi il pubblicano ci insegna l'atteggiamento giusto nella preghiera: l'umiltà . Chi si umilia sarà  esaltato. (Don Nikola Vucic)

Liturgia delle Ore - Invitatorio

Domenica della 18° settimana del tempo ordinario


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo il Signore,
pastore e guida del suo popolo, alleluia.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Venite, adoriamo il Signore,
pastore e guida del suo popolo, alleluia.