Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 5 giugno 2025 - San Bonifacio (Letture di oggi)

C'è gente che si lamenta sempre, si lamenta per le fragilità  e per i problemi. Ma sono proprio le fragilità  che bisogna trasformare in maturità  e crescita. Con i lamenti i problemi non si risolvono; anzi, aumentano. La cose irrisolte ritornano sempre. Ci sono delle persone che si sentono sempre vittime delle circostanze e non fanno nulla per cambiare la propria condizione. Per cambiare bisogna avere obiettivi stimolanti, più fiducia in Dio, in sé stesso e negli altri. La vita ci pone delle domande sempre nuove e, quando troviamo le risposte, essa ci cambia le domande perché ci vuole vivi e attivi. Lamentarsi è la mancanza di meraviglia e di gratitudine. Siamo invitati a scoprire la bellezza e l'intima vitalità  che zampilla nelle cose semplici della vita. (Don Nikola Vucic)

Liturgia delle Ore - Invitatorio

Sabato della 6° settimana del tempo ordinario (Cattedra di San Pietro)


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
Venite, adoriamo Cristo,
re e signore degli apostoli.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
Venite, adoriamo Cristo,
re e signore degli apostoli.