Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

Oggi, il Mercoledì delle Ceneri, è la giornata di preghiera e di digiuno. Ma il digiuno dal cibo, per quanto utile e necessario, da solo non basta: serve solo per preparare e rendere possibile il vero digiuno. C'è un digiuno più profondo che consiste nel non conformarsi alla mentalità  del mondo e astenersi dal peccato. Il digiuno vero ce lo rivela Gesù: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso!" Quindi, digiunare da sé stessi e dal proprio io! Questa è la radice alla quale bisogna mettere la scure se si vuole entrare sul serio nell'intimità  con Dio. Alcuni alberi sono difficili da sradicare perché hanno una radice che cala molto in profondità . Finché non si taglia la radice-madre, non si ottiene nulla. Si possono recidere tanti legami e tanti bisogni dal cibo e dalle cose, ma finché non si mette la scure al proprio io, si resta al di là  della vera conversione. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Giovanni di Don Fabio Rosini



Gv 2,13-25 (Versione 6)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perchè conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

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