Sotto il Tuo Manto

Domenica, 20 luglio 2025 - Sant'Apollinare di Ravenna (Letture di oggi)

Dio sa tutto di te, conosce i tuoi pensieri e i tuoi bisogni, ma questo non ti dispensa dalla preghiera. Anzi, Gesù ti invita a pregare sempre, senza stancarsi, perché la preghiera alimenta il tuo amore per Lui, la fiducia nella Sua bontà  e l'umiltà  nel considerarsi dipendente da Lui. Non si prega solo per chiedere grazie, bensì per entrare sempre di più nell'intimità  con Gesù. Perché, pur pregando, non sempre si ottengono le grazie desiderate? Perché ciò che si chiede non è utile per l'anima o perché si prega male e con poca fede. Non sempre il Signore ti concede quello che chiedi, ma ti dà  sempre quello che ti serve per essere felice. Pregare vuol dire nutrire sempre di nuovo il proprio cuore alla sorgente di grazia. Se dici di non aver tempo per pregare è come dire di non aver tempo per fermarti a fare benzina perché sei troppo impegnato a guidare. Chi non prega vive nella sterilità  come la pianta senza sole e senza acqua. Se vuoi rinnovare il proprio cuore e sperimentare la primavera dell'anima, devi aprirti al Sole di Dio e avvicinarti all'acqua della grazia. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Giovanni di Don Fabio Rosini



Gv 2,13-25 (Versione 1)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perchè conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

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