Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Abbiamo tutti cercato, in un modo o nell'altro, di essere vera gioia per Maria, Nostra Signora. Quanto spesso, durante la giornata, l'abbiamo invocata, chia­mandola « causa della nostra letizia », poiché la gioia di suo figlio è la nostra forza. Promettiamo di fare della nostra comunità  un'altra Betlemme, un'altra Nazaret. Amiamoci l'un l'altro come amiamo Gesù. Nella casa di Nazaret c'erano amore, unità , preghie­ra, sacrificio e dura fatica; e soprattutto vi erano una profonda comprensione, stima reciproca e sollecitudi­ne l'un per l'altro. (Madre Teresa di Calcutta)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 17,1-9 (Versione 3)

In quel tempo, Gesù prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».

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