Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 19 giugno 2025 - San Romualdo (Letture di oggi)

Il Magnificat non è un canto di guerra e nemmeno l'inno nazionale, ma la visione della storia che si è fatta Maria. È lei che ci apre ad una visione del mondo nuovo che sarà  inaugurato con la nascita del Messia. Il cuore di Maria scoppia di gioia. Dio è grande e ci ama da morire, non ci abbandona a noi stessi. Il Suo sguardo si posa sui poveri, sugli umili, sui senza futuro. Non lasciamoci ingannare dai potenti di questo mondo, dalla imponenza dei loro mezzi, da chi gozzoviglia nella gioia godereccia. Il mondo d'oggi è fatto male, molti si sono presi quello che spetta a tutti, ma Dio rimanda a mani vuote i ricchi, disperde la gente piena di sé, ascolta chi si fida di Lui. Avvicinamoci al Bambino, deponiamo ai piedi della mangiatoia un po' di nostro orgoglio, un po' di egoismo, un po' di vanità  e sentiremo dentro di noi il canto del Magnificat e una briciola di gioia di Maria. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 7,1-23 (Versione 3)

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perchè i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».

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