Liturgia delle Ore - Letture
Giovedi della 32° settimana del tempo ordinario
Vangelo secondo Luca 11
1Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli".2Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione".
5Poi aggiunse: "Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani,6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti;7e se quegli dall'interno gli risponde: Non m'importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli;8vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
9Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.10Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?13Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!".
14Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.15Ma alcuni dissero: "È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni".16Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.17Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: "Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra.18Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.19Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
21Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.22Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
23Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
24Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.25Venuto, la trova spazzata e adorna.26Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima".
27Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!".28Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!".
29Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: "Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona.30Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.31La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui.32Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.
33Nessuno accende una lucerna e la mette in luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché quanti entrano vedano la luce.34La lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre.35Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra.36Se il tuo corpo è tutto luminoso senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il suo bagliore".
37Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola.38Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.39Allora il Signore gli disse: "Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità.40Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno?41Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo.42Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre.43Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.44Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo".
45Uno dei dottori della legge intervenne: "Maestro, dicendo questo, offendi anche noi".46Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.48Così voi date testimonianza e approvazione alle opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite loro i sepolcri.49Per questo la sapienza di Dio ha detto: Manderò a loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno;50perché sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo,51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.52Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l'avete impedito".
53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo ostilmente e a farlo parlare su molti argomenti,54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Secondo libro dei Maccabei 1
1"Ai fratelli giudei sparsi nell'Egitto salute. I fratelli giudei che sono in Gerusalemme e nella regione della Giudea augurano buona pace.2Dio voglia concedervi i suoi benefici e ricordarsi della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe suoi servi fedeli;3conceda a tutti voi volontà di adorarlo e di compiere i suoi desideri con cuore generoso e animo pronto;4vi dia una mente aperta ad intender la sua legge e i suoi comandi, e volontà di pace.5Esaudisca le vostre preghiere e vi sia propizio e non vi abbandoni nell'ora dell'avversità.
6Noi qui appunto preghiamo per voi.
7Quando regnava Demetrio nell'anno centosessantanove, noi Giudei vi abbiamo scritto: "Nelle calamità e angosce che ci hanno colpiti in questi anni da quando Giàsone e i suoi partigiani hanno apostatato dalla città santa e dal regno,8incendiando il portone e versando sangue innocente, noi abbiamo pregato il Signore e siamo stati esauditi. Quindi abbiamo preso l'offerta delle vittime e del fior di farina, abbiamo acceso le lampade e presentato i pani".9Vi scriviamo la presente per esortarvi a celebrare i giorni delle Capanne nel mese di Casleu.
L'anno centottantotto.
10I Giudei residenti in Gerusalemme e nella Giudea, il consiglio degli anziani e Giuda, ad Aristòbulo, maestro del re Tolomeo, appartenente alla stirpe dei sacerdoti consacrati con l'unzione, e ai Giudei dimoranti in Egitto, salute e prosperità.
11Salvati da grandi pericoli per l'intervento di Dio, lo ringraziamo molto per esserci potuti schierare contro il re.12Perché egli stesso ha respinto le forze schierate contro la santa città.
13Recatosi in Persia, il loro capo e con lui l'esercito creduto invincibile, fu ucciso nel tempio della dea Nanea, per gli inganni orditi dai sacerdoti di Nanea.14Con il pretesto di celebrare le nozze con lei, Antioco con i suoi amici si era recato sul posto per prelevarne le immense ricchezze a titolo di dote.15Dopo che i sacerdoti del tempio di Nanea gliele ebbero mostrate, egli entrò con pochi nel recinto sacro e quelli, chiuso il tempio alle spalle di Antioco16e aperta una porta segreta nel soffitto, scagliarono pietre e fulminarono il condottiero e i suoi. Poi fattili a pezzi e tagliate le loro teste, le gettarono a quelli di fuori.
17In tutto sia benedetto il nostro Dio, che ha consegnato alla morte gli empi.
18Stando noi per celebrare la purificazione del tempio il venticinque di Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche spiegazione, perché anche voi celebriate la festa delle Capanne e del fuoco, apparso quando Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del tempio e dell'altare.19Infatti quando i nostri padri furono deportati in Persia, i sacerdoti fedeli di allora, preso il fuoco dall'altare, lo nascosero con cautela nella cavità di un pozzo che aveva il fondo asciutto e là lo misero al sicuro, in modo che il luogo rimanesse ignoto a tutti.20Dopo un buon numero di anni, quando piacque a Dio, Neemia, rimandato dal re di Persia, inviò i discendenti di quei sacerdoti che avevano nascosto il fuoco, a farne ricerca; quando essi ci riferirono che non avevano trovato il fuoco ma acqua grassa, comandò loro di attingerne e portarne.21Poi furono portate le offerte per i sacrifici e Neemia comandò che venisse aspersa con quell'acqua la legna e quanto vi era sopra.22Così fu fatto e dopo un po' di tempo il sole, che prima era coperto di nubi, cominciò a risplendere e si accese un gran rogo, con grande meraviglia di tutti.
23I sacerdoti si posero allora in preghiera, mentre il sacrificio veniva consumato, e con i sacerdoti tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia.24La preghiera era formulata in questo modo: Signore, Signore Dio, creatore di tutto, tremendo e potente, giusto e misericordioso, tu solo re e buono,25tu solo generoso, tu solo giusto e onnipotente ed eterno, che salvi Israele da ogni male, che hai fatto i nostri padri oggetto di elezione e santificazione,26accetta il sacrificio offerto per Israele tuo popolo, custodisci la tua porzione e santificala.27Raccogli i nostri dispersi, libera quelli che sono schiavi in mano ai pagani, guarda benigno i disprezzati e gli oltraggiati; sappiano i pagani che tu sei il nostro Dio.28Punisci quelli che ci opprimono e ci ingiuriano con superbia.29Concedi al tuo popolo di radicarsi nel tuo luogo santo, come ha detto Mosè.30I sacerdoti a loro volta cantavano inni.31Poi vennero consumate le vittime del sacrificio e Neemia ordinò che il resto dell'acqua venisse versata sulle pietre più grosse.32Fatto questo, si accese una fiamma, la quale tuttavia fu assorbita dal bagliore del fuoco acceso sull'altare.33Quando fu divulgato il fatto e fu annunciato al re dei Persiani che nel luogo dove i sacerdoti deportati avevano nascosto il fuoco era comparsa acqua e che i sacerdoti al seguito di Neemia avevano con quella purificato le cose necessarie al sacrificio,34il re fece cingere il luogo e lo dichiarò sacro, dopo aver accertato il fatto.35Il re ricevette anche molti doni da quelli che aveva favoriti e ne diede a sua volta.36I compagni di Neemia chiamarono questo luogo Neftar che significa "purificazione"; ma i più lo chiamano Neftai.
Proverbi 28
1L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
3Un uomo empio che opprime i miseri
è una pioggia torrenziale che non porta pane.
4Quelli che violano la legge lodano l'empio,
ma quanti osservano la legge gli muovono guerra.
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
7Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
chi frequenta i crapuloni disonora suo padre.
8Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
10Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo scruta bene.
12Grande è la gioia quando trionfano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde.
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
14Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
15Leone ruggente e orso affamato,
tale è il malvagio che domina su un popolo povero.
16Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
18Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto.
19Chi lavora la sua terra si sazierà di pane,
chi insegue chimere si sazierà di miseria.
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
22L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
23Chi corregge un altro troverà in fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
24Chi deruba il padre o la madre e dice: "Non è peccato",
è compagno dell'assassino.
25L'uomo avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore avrà successo.
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi si comporta con saggezza sarà salvato.
27Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.
Salmi 119
1Alleluia.
Alef. Beato l'uomo di integra condotta,
che cammina nella legge del Signore.
2Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
3Non commette ingiustizie,
cammina per le sue vie.
4Tu hai dato i tuoi precetti
perché siano osservati fedelmente.
5Siano diritte le mie vie,
nel custodire i tuoi decreti.
6Allora non dovrò arrossire
se avrò obbedito ai tuoi comandi.
7Ti loderò con cuore sincero
quando avrò appreso le tue giuste sentenze.
8Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.
9Bet. Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Custodendo le tue parole.
10Con tutto il cuore ti cerco:
non farmi deviare dai tuoi precetti.
11Conservo nel cuore le tue parole
per non offenderti con il peccato.
12Benedetto sei tu, Signore;
mostrami il tuo volere.
13Con le mie labbra ho enumerato
tutti i giudizi della tua bocca.
14Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia
più che in ogni altro bene.
15Voglio meditare i tuoi comandamenti,
considerare le tue vie.
16Nella tua volontà è la mia gioia;
mai dimenticherò la tua parola.
17Ghimel. Sii buono con il tuo servo e avrò vita,
custodirò la tua parola.
18Aprimi gli occhi perché io veda
le meraviglie della tua legge.
19Io sono straniero sulla terra,
non nascondermi i tuoi comandi.
20Io mi consumo nel desiderio
dei tuoi precetti in ogni tempo.
21Tu minacci gli orgogliosi;
maledetto chi devìa dai tuoi decreti.
22Allontana da me vergogna e disprezzo,
perché ho osservato le tue leggi.
23Siedono i potenti, mi calunniano,
ma il tuo servo medita i tuoi decreti.
24Anche i tuoi ordini sono la mia gioia,
miei consiglieri i tuoi precetti.
25Dalet. Io sono prostrato nella polvere;
dammi vita secondo la tua parola.
26Ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto;
insegnami i tuoi voleri.
27Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò i tuoi prodigi.
28Io piango nella tristezza;
sollevami secondo la tua promessa.
29Tieni lontana da me la via della menzogna,
fammi dono della tua legge.
30Ho scelto la via della giustizia,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
31Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore,
che io non resti confuso.
32Corro per la via dei tuoi comandamenti,
perché hai dilatato il mio cuore.
33He. Indicami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la seguirò sino alla fine.
34Dammi intelligenza, perché io osservi la tua legge
e la custodisca con tutto il cuore.
35Dirigimi sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in esso è la mia gioia.
36Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso la sete del guadagno.
37Distogli i miei occhi dalle cose vane,
fammi vivere sulla tua via.
38Con il tuo servo sii fedele alla parola
che hai data, perché ti si tema.
39Allontana l'insulto che mi sgomenta,
poiché i tuoi giudizi sono buoni.
40Ecco, desidero i tuoi comandamenti;
per la tua giustizia fammi vivere.
41Vau. Venga a me, Signore, la tua grazia,
la tua salvezza secondo la tua promessa;
42a chi mi insulta darò una risposta,
perché ho fiducia nella tua parola.
43Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera,
perché confido nei tuoi giudizi.
44Custodirò la tua legge per sempre,
nei secoli, in eterno.
45Sarò sicuro nel mio cammino,
perché ho ricercato i tuoi voleri.
46Davanti ai re parlerò della tua alleanza
senza temere la vergogna.
47Gioirò per i tuoi comandi
che ho amati.
48Alzerò le mani ai tuoi precetti che amo,
mediterò le tue leggi.
49Zain. Ricorda la promessa fatta al tuo servo,
con la quale mi hai dato speranza.
50Questo mi consola nella miseria:
la tua parola mi fa vivere.
51I superbi mi insultano aspramente,
ma non devìo dalla tua legge.
52Ricordo i tuoi giudizi di un tempo, Signore,
e ne sono consolato.
53M'ha preso lo sdegno contro gli empi
che abbandonano la tua legge.
54Sono canti per me i tuoi precetti,
nella terra del mio pellegrinaggio.
55Ricordo il tuo nome lungo la notte
e osservo la tua legge, Signore.
56Tutto questo mi accade
perché ho custodito i tuoi precetti.
57Het. La mia sorte, ho detto, Signore,
è custodire le tue parole.
58Con tutto il cuore ti ho supplicato,
fammi grazia secondo la tua promessa.
59Ho scrutato le mie vie,
ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti.
60Sono pronto e non voglio tardare
a custodire i tuoi decreti.
61I lacci degli empi mi hanno avvinto,
ma non ho dimenticato la tua legge.
62Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode
per i tuoi giusti decreti.
63Sono amico di coloro che ti sono fedeli
e osservano i tuoi precetti.
64Del tuo amore, Signore, è piena la terra;
insegnami il tuo volere.
65Tet. Hai fatto il bene al tuo servo, Signore,
secondo la tua parola.
66Insegnami il senno e la saggezza,
perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.
67Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
68Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.
69Mi hanno calunniato gli insolenti,
ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
70Torpido come il grasso è il loro cuore,
ma io mi diletto della tua legge.
71Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari ad obbedirti.
72La legge della tua bocca mi è preziosa
più di mille pezzi d'oro e d'argento.
73Iod. Le tue mani mi hanno fatto e plasmato;
fammi capire e imparerò i tuoi comandi.
74I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia,
perché ho sperato nella tua parola.
75Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi
e con ragione mi hai umiliato.
76Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.
77Venga su di me la tua misericordia e avrò vita,
poiché la tua legge è la mia gioia.
78Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono;
io mediterò la tua legge.
79Si volgano a me i tuoi fedeli
e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti.
80Sia il mio cuore integro nei tuoi precetti,
perché non resti confuso.
81Caf. Mi consumo nell'attesa della tua salvezza,
spero nella tua parola.
82Si consumano i miei occhi dietro la tua promessa,
mentre dico: "Quando mi darai conforto?".
83Io sono come un otre esposto al fumo,
ma non dimentico i tuoi insegnamenti.
84Quanti saranno i giorni del tuo servo?
Quando farai giustizia dei miei persecutori?
85Mi hanno scavato fosse gli insolenti
che non seguono la tua legge.
86Verità sono tutti i tuoi comandi;
a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto.
87Per poco non mi hanno bandito dalla terra,
ma io non ho abbandonato i tuoi precetti.
88Secondo il tuo amore fammi vivere
e osserverò le parole della tua bocca.
89Lamed. La tua parola, Signore,
è stabile come il cielo.
90La tua fedeltà dura per ogni generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.
91Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
92Se la tua legge non fosse la mia gioia,
sarei perito nella mia miseria.
93Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
94Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.
95Gli empi mi insidiano per rovinarmi,
ma io medito i tuoi insegnamenti.
96Di ogni cosa perfetta ho visto il limite,
ma la tua legge non ha confini.
97Mem. Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
98Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna.
99Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti.
100Ho più senno degli anziani,
perché osservo i tuoi precetti.
101Tengo lontano i miei passi da ogni via di male,
per custodire la tua parola.
102Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu ad istruirmi.
103Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
104Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,
per questo odio ogni via di menzogna.
105Nun. Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
106Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
107Sono stanco di soffrire, Signore,
dammi vita secondo la tua parola.
108Signore, gradisci le offerte delle mie labbra,
insegnami i tuoi giudizi.
109La mia vita è sempre in pericolo,
ma non dimentico la tua legge.
110Gli empi mi hanno teso i loro lacci,
ma non ho deviato dai tuoi precetti.
111Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
112Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per sempre.
113Samech. Detesto gli animi incostanti,
io amo la tua legge.
114Tu sei mio rifugio e mio scudo,
spero nella tua parola.
115Allontanatevi da me o malvagi,
osserverò i precetti del mio Dio.
116Sostienimi secondo la tua parola e avrò vita,
non deludermi nella mia speranza.
117Sii tu il mio aiuto e sarò salvo,
gioirò sempre nei tuoi precetti.
118Tu disprezzi chi abbandona i tuoi decreti,
perché la sua astuzia è fallace.
119Consideri scorie tutti gli empi della terra,
perciò amo i tuoi insegnamenti.
120Tu fai fremere di spavento la mia carne,
io temo i tuoi giudizi.
121Ain. Ho agito secondo diritto e giustizia;
non abbandonarmi ai miei oppressori.
122Assicura il bene al tuo servo;
non mi opprimano i superbi.
123I miei occhi si consumano nell'attesa della tua salvezza
e della tua parola di giustizia.
124Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore
e insegnami i tuoi comandamenti.
125Io sono tuo servo, fammi comprendere
e conoscerò i tuoi insegnamenti.
126È tempo che tu agisca, Signore;
hanno violato la tua legge.
127Perciò amo i tuoi comandamenti
più dell'oro, più dell'oro fino.
128Per questo tengo cari i tuoi precetti
e odio ogni via di menzogna.
129Pe. Meravigliosa è la tua alleanza,
per questo le sono fedele.
130La tua parola nel rivelarsi illumina,
dona saggezza ai semplici.
131Apro anelante la bocca,
perché desidero i tuoi comandamenti.
132Volgiti a me e abbi misericordia,
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.
133Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola
e su di me non prevalga il male.
134Salvami dall'oppressione dell'uomo
e obbedirò ai tuoi precetti.
135Fa' risplendere il volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi comandamenti.
136Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi,
perché non osservano la tua legge.
137Sade. Tu sei giusto, Signore,
e retto nei tuoi giudizi.
138Con giustizia hai ordinato le tue leggi
e con fedeltà grande.
139Mi divora lo zelo della tua casa,
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
140Purissima è la tua parola,
il tuo servo la predilige.
141Io sono piccolo e disprezzato,
ma non trascuro i tuoi precetti.
142La tua giustizia è giustizia eterna
e verità è la tua legge.
143Angoscia e affanno mi hanno colto,
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
144Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre,
fammi comprendere e avrò la vita.
145Kof. T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi;
custodirò i tuoi precetti.
146Io ti chiamo, salvami,
e seguirò i tuoi insegnamenti.
147Precedo l'aurora e grido aiuto,
spero sulla tua parola.
148I miei occhi prevengono le veglie
per meditare sulle tue promesse.
149Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia;
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
150A tradimento mi assediano i miei persecutori,
sono lontani dalla tua legge.
151Ma tu, Signore, sei vicino,
tutti i tuoi precetti sono veri.
152Da tempo conosco le tue testimonianze
che hai stabilite per sempre.
153Res. Vedi la mia miseria, salvami,
perché non ho dimenticato la tua legge.
154Difendi la mia causa, riscattami,
secondo la tua parola fammi vivere.
155Lontano dagli empi è la salvezza,
perché non cercano il tuo volere.
156Le tue misericordie sono grandi, Signore,
secondo i tuoi giudizi fammi vivere.
157Sono molti i persecutori che mi assalgono,
ma io non abbandono le tue leggi.
158Ho visto i ribelli e ne ho provato ribrezzo,
perché non custodiscono la tua parola.
159Vedi che io amo i tuoi precetti,
Signore, secondo la tua grazia dammi vita.
160La verità è principio della tua parola,
resta per sempre ogni sentenza della tua giustizia.
161Sin. I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme le tue parole.
162Io gioisco per la tua promessa,
come uno che trova grande tesoro.
163Odio il falso e lo detesto,
amo la tua legge.
164Sette volte al giorno io ti lodo
per le sentenze della tua giustizia.
165Grande pace per chi ama la tua legge,
nel suo cammino non trova inciampo.
166Aspetto da te la salvezza, Signore,
e obbedisco ai tuoi comandi.
167Io custodisco i tuoi insegnamenti
e li amo sopra ogni cosa.
168Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.
169Tau. Giunga il mio grido fino a te, Signore,
fammi comprendere secondo la tua parola.
170Venga al tuo volto la mia supplica,
salvami secondo la tua promessa.
171Scaturisca dalle mie labbra la tua lode,
poiché mi insegni i tuoi voleri.
172La mia lingua canti le tue parole,
perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti.
173Mi venga in aiuto la tua mano,
poiché ho scelto i tuoi precetti.
174Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è tutta la mia gioia.
175Possa io vivere e darti lode,
mi aiutino i tuoi giudizi.
176Come pecora smarrita vado errando;
cerca il tuo servo,
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.
Isaia 6
1Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.3Proclamavano l'uno all'altro:
"Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria".
4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.5E dissi:
"Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti".
6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare.7Egli mi toccò la bocca e mi disse:
"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato".
8Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".9Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo:
Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
10Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da esser guarito".
11Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:
"Finché non siano devastate
le città, senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata".
12Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l'abbandono nel paese.
13Ne rimarrà una decima parte,
ma di nuovo sarà preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo.
Progenie santa sarà il suo ceppo.
Lettera agli Efesini 1
1Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Èfeso, credenti in Cristo Gesù:2grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù
Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
4In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo,
per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
5predestinandoci a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo,
6secondo il beneplacito della sua volontà.
E questo a lode e gloria della sua grazia,
che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
7nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue,
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
8Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
9poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà,
secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui
prestabilito
10per realizzarlo nella pienezza dei tempi:
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra.
11In lui siamo stati fatti anche eredi,
essendo stati predestinati secondo il piano di colui
che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà,
12perché noi fossimo a lode della sua gloria,
noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.
13In lui anche voi,
dopo aver ascoltato la parola della verità,
il vangelo della vostra salvezza
e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo
che era stato promesso,
14il quale è caparra della nostra eredità,
in attesa della completa redenzione di coloro
che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.
15Perciò anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi,16non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,17perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui.18Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi19e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza
20che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
21al di sopra di ogni principato e autorità,
di ogni potenza e dominazione
e di ogni altro nome che si possa nominare
non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.
22'Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi'
e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa,
23la quale è il suo corpo,
la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose.
Capitolo XII: L’educazione a patire e la lotta alla concupiscenza
Leggilo nella Biblioteca1. Signore Dio, capisco che è per me veramente necessario saper soffrire, giacché in questo mondo accadono tante avversità. Invero, comunque io abbia disposto per la mia tranquillità, la mia vita non può essere esente dalla lotta e dal dolore. Così è, o figlio. Ma tale è la mia volontà: tu non devi andar cercando una pace, che non abbia e non senta tentazione o avversità; anzi devi ritenere per certo di avere trovato pace, anche quando sarai afflitto da varie tribolazioni e sarai provato da varie contrarietà. Se obietterai di non riuscire ora a sopportare tanto, come riuscirai a sostenere poi il fuoco del purgatorio? Tra due mali, scegliere sempre il minore. Così, per poter sfuggire alle pene eterne future, vedi di sopportare, con fermezza e per amore di Dio, i mali presenti. Credi forse che quelli che vivono nel mondo non abbiano a patire per nulla, o soltanto un pochino? No; questo non lo riscontrerai, nemmeno cercando tra le persone che vivono tra gli agi più grandi. Tuttavia - mi dirai - costoro hanno molte gioie, fanno ciò che loro più piace e alle loro tribolazioni non danno, perciò, gran peso. Ammettiamo che le cose stiano così e che costoro abbiano tutto ciò che vogliono. Ma quanto pensi che potrà durare? Ecco "come fumo si disperderanno" (Sal 36,20) coloro che in questo mondo sono nell'abbondanza; delle loro gioie di un tempo non resterà ricordo alcuno.
2. Di più, anche mentre sono ancora in vita, costoro non sono esenti da amarezze, da noie e da timori. Che anzi, frequentemente, proprio dalle stesse cose dalle quali si ripromettono gioia, essi traggono una dolorosa pena. E giustamente per loro ciò accade. Infatti, cercando essi ed inseguendo il piacere anche contro l'ordine disposto da Dio, non lo raggiungono senza vergogna ed amarezza. Come è breve, questo piacere e falso e contrario al volere di Dio; e come è turpe. Eppure gli uomini, ebbri e ciechi, non capiscono; e, come bruti, vanno incontro alla morte dell'anima per un piccolo piacere di questa vita corruttibile. Ma tu, figlio, non andare dietro alle "tue concupiscenze; distogliti dal tuo capriccio" (Sir 18,30). "Metti il tuo gaudio nel Signore; Egli ti darà ciò che il tuo cuore domanderà" (Sal 36,4). In verità, se veramente desideri la pienezza della gioia e della mia consolazione, ecco, la tua felicità consisterà nel disprezzo di tutto ciò che è nel mondo e nel distacco da ogni piacere. Così ti saranno concesse grandi consolazioni. Quanto più ti allontanerai da ogni conforto che venga dalle creature, tanto più grandi e soavi consolazioni troverai in me. A questo non giungerai, però, senza avere prima sofferto e faticosamente lottato. Farà resistenza il radicato costume; ma sarà vinto poi da una abitudine migliore. Protesterà la carne, ma sarà tenuta in freno dal fervore spirituale. Ti istigherà, fino all'esasperazione, l'antico serpente; ma sarà messo in fuga dalla preghiera oppure gli sarà ostacolato un facile ingresso, se ti troverà preso da un lavoro pratico.
LETTERA 249: Agostino a Restituto sul dovere di tollerare i cattivi Cristiani e gli scandali della Chiesa richiamandosi alle testimonianze della S. Scrittura e alle opere di Ticonio.
Lettere - Sant'Agostino
Leggilo nella BibliotecaScritta dopo il 395.
Agostino a Restituto sul dovere di tollerare i cattivi Cristiani e gli scandali della Chiesa richiamandosi alle testimonianze della S. Scrittura e alle opere di Ticonio.
AGOSTINO INVIA CRISTIANI SALUTI A RESTITUTO, SUO SIGNORE, FRATELLO E COLLEGA DI DIACONATO, CARISSIMO PER L'ONORIFICA SINCERITÀ
1. Le tue preoccupazioni rivelanti la religiosa fiamma del tuo cuore me le ha fatte conoscere il sincerissimo fratello Deogratias il quale - come tu sai - le condivide. Leggi perciò Ticonio, che tu conosci bene, non certo per approvare tutto ciò che dice, poiché sai bene quali sono i suoi errori che si debbono evitare. Tuttavia il problema in qual modo si debbano tollerare nella Chiesa di Dio i disordini e perfino le azioni delittuose, che per caso non siamo capaci di eliminare o di correggere, mi pare l'abbia trattato e risolto molto bene. D'altra parte però, una volta corretta nei suoi scritti soltanto l'intenzione, bisogna ricorrere alle stesse fonti della Scrittura, per vedere quanto poche sono le affermazioni e gli esempi dei fatti da lui citati e come nessuno potrebbe citarli tutti, salvo che volesse riportare nei suoi scritti quasi tutte le pagine dei Libri Sacri. Così non c'è quasi nessuna pagina della Sacra Scrittura che non ci ricordi che all'interno della stessa comunione dei Sacramenti, in virtù dei quali veniamo formati per la vita eterna, dobbiamo essere in pace con quelli che odiano la pace fin tanto che gemendo non passi il nostro lungo pellegrinaggio 1, fin tanto cioè che non andremo a godere la pace tranquillissima nella fortezza di Gerusalemme, nostra madre eterna, e nelle sue torri non godremo della moltitudine sterminata dei nostri veri fratelli 2, mentre invece quaggiù ne piangiamo l'esiguo numero tra tanti falsi fratelli. Qual è poi la fortezza di quella città, se non il suo e nostro Dio? Comprendi quindi per mezzo di chi solamente si effettui la pace, non solo per i singoli individui che fanno guerra contro se stessi, privi (dell'aiuto) di Dio, anche senza che fuori di loro sia sorto alcuno scandalo, ma insieme anche per tutti coloro che, sebbene in questa vita si amino e siano stretti fra loro da vincoli di fedele amicizia, tuttavia non sono sommamente e perfettamente uniti né mediante la presenza fisica né mediante la concordia spirituale. Il tuo cuore si fortifichi nel Signore e si ricordi di noi.
1 - Sal 119, 7. 5-6.
2 - Sal 121, 6-8.
Parte 2
Quaderno III - Santa Faustina Kowalska
Leggilo nella BibliotecaDurante la santa Messa sono stata improvvisamente unita alla Santissima Trinità. Ho conosciuto la Sua Maestà e grandezza. Sono stata unita con le Tre Persone. Quando ero unita ad una di queste adorabili Persone, ero contemporaneamente unita alle altre due Persone. La felicità e la gioia che si è comunicata alla mia anima è indescrivibile. Mi dispiace che non posso descrivere a parole una cosa per la quale non ci sono parole. Ho udito queste parole: “Dì alla Superiora Generale che conti su di te, come sulla figlia più fedele dell'ordine”. Dopo queste parole ho compreso interiormente che cos'è tutto ciò che è creato di fronte a Dio. Grande ed insondabile è la Sua Maestà, ed il fatto che si abbassa così verso di noi con amabilità è per l'abisso della Sua Misericordia... Tutto ha un termine in questa valle di lacrime, Finiranno le lacrime, cesseranno i dolori. Solo una cosa non finirà, L'amore per Te, o Signore. Tutto ha un termine in questo esilio, Le prove ed il deserto dell'anima, Ed anche se l'anima rimanesse sempre in agonia, Se ha Dio accanto a Sé, nulla la turba.
27.V.37. IL CORPUS DOMINI.
Durante la preghiera ho udito queste parole: «Figlia Mia, il tuo cuore si riempia di gioia. Io, il Signore, sono con te. Non aver paura di nulla sei nel Mio Cuore». In quel momento ho conosciuto la grande Maestà di Dio ed ho compreso che nulla può essere paragonato ad un solo atto di conoscenza di Dio. Ogni grandezza esterna scompare come polvere di fronte ad un unico atto di conoscenza più profonda di Dio. Il Signore ha versato nella mia anima una pace così profonda, che nulla ormai può turbarmela. Nonostante tutto quello che avviene attorno a me, non perdo per questo la tranquillità nemmeno per un istante. Anche se crollasse il mondo intero, pure questo non sarebbe in grado di turbare la profondità del mio raccoglimento interiore, nel quale riposa Dio. Tutti gli avvenimenti e le cose più svariate che avvengono, sono sotto i Suoi piedi. Questa conoscenza più approfondita di Dio mi dà una totale libertà, la libertà dello spirito, e nulla mi può impedire di unirmi strettamente a Lui; nemmeno le potenze angeliche sono in grado di farlo. Sento che sono grande quando sono unita a Dio. Quale felicità avere la consapevolezza che Dio è nel proprio cuore e vivere in stretta intimità con Lui.
Quando giunse da noi la processione proveniente da Borek e Lo portarono per riporLo nella nostra cappella, sentii una voce provenire dall'Ostia: «Qui è il Mio riposo». Durante la benedizione Gesù mi ha fatto conoscere che fra non molto qui ci sarà un momento solenne, in questo luogo. «Ho trovato la Mia compiacenza nel tuo cuore e nulla Mi trattiene dal concederti le Mie grazie». La grandezza di Dio inonda la mia anima e annego in Lui e scompaio e mi perdo in Lui, sciogliendomi in Lui...
30.V.37. Oggi agonizzo per Iddio. La nostalgia si è impossessata di tutta la mia anima. Come sento tremendamente che sono in esilio! O Gesù, quando verrà il momento desiderato?
31.V. La mia anima angosciata non trova sostegno da nessuna parte, solo in Te - Ostia vivente. Nel Tuo Cuore misericordioso tutta la mia fiducia, attendo pazientemente una Tua parola, Signore. Oh, quale dolore prova il mio cuore, quando osservo una suora che non ha spirito religioso! Come si può piacere a Dio quando la superbia e l'amor proprio esplodono e vengono coperti col pretesto che ci si preoccupa della gloria di Dio, mentre in realtà si tratta della propria gloria? Quando vedo questo, la cosa mi dà molto dolore. Come può una simile anima unirsi strettamente a Dio? Non è nemmeno il caso di parlare di unione col Signore.
1.VI.1937. Oggi da noi c'è stata la processione del Corpus Domini. Nel primo altare è uscito un fuoco dall'Ostia santa e mi ha trapassato il cuore ed ho udito la voce: «Qui è il Mio riposo». Una fiamma si è accesa nel mio cuore, sentivo che venivo trasformata completamente in Lui. Verso sera mi ha fatto conoscere che tutto ciò che è terreno dura poco. E tutto quello che sembra grande se ne va in fumo e non dà libertà all'anima, ma stanchezza. Felice l'anima che comprende queste cose e tocca la terra con un piede solo. Il mio riposo sta nell'essere unita a Te, tutto il resto mi stanca. Oh, come sento che sono in esilio! Vedo che nessuno comprende ciò che ho nel mio intimo, mi comprendi solo Tu, che sei nascosto nel mio cuore ed eternamente vivo.
4.VI. Oggi è la festa solenne del Sacratissimo Cuore di Gesù. Durante la santa Messa ho conosciuto il Cuore di Gesù, di che fuoco d'amore arde verso di noi. È un mare di Misericordia. Improvvisamente ho udito una voce: «Apostola della Mia Misericordia, annuncia al mondo intero questa Mia insondabile Misericordia. Non stancarti per le difficoltà che incontri nel diffondere la Mia Misericordia. Queste difficoltà che ti colpiscono così dolorosamente sono necessarie per la tua santificazione e per dimostrare che quest'opera è Mia. Figlia Mia, sii diligente nel prendere nota di ogni frase che ti dico sulla Mia Misericordia, perché questo è per un gran numero di anime che ne approfitteranno».
+ Durante l'adorazione il Signore mi ha fatto conoscere più a fondo ciò che riguarda quest'opera. Oggi ho chiesto perdono al Signore per tutte le offese che il Suo Cuore Divino riceve nelle nostre case.
+ 6.VI.37. Prima domenica del mese. Ho scelto questa giornata per il ritiro spirituale mensile. Lumi ricevuti nella meditazione del mattino: qualsiasi cosa farai con me, o Gesù, io Ti amerò sempre, poiché sono Tua. Mi è del tutto indifferente se mi lasci qui, oppure mi mandi altrove, sono sempre Tua. Mi sottometto con amore ai Tuoi sapientissimi giudizi, o Dio, e la Tua volontà, o Signore, è il mio cibo quotidiano. Tu, che conosci i battiti del mio cuore, sai che esso palpita esclusivamente per Te, o mio Gesù. Nulla riesce a spegnere la mia nostalgia per Te. Io agonizzo per Te, o Gesù. Quando mi porterai nella Tua casa? «I più grandi peccatori pongano la loro speranza nella Mia Misericordia. Essi prima degli altri hanno diritto alla fiducia nell'abisso della Mia Misericordia. Figlia Mia, scrivi sulla Mia Misericordia per le anime sofferenti. Mi procurano una grande gioia le anime che si appellano alla Mia Misericordia. A queste anime concedo grazie più di quante ne chiedono. Anche se qualcuno è stato il più grande peccatore, non lo posso punire Se esso si appella alla Mia pietà, ma lo giustifico nella Mia insondabile ed impenetrabile Misericordia. Scrivi: prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della Mia Misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della Misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia»...
Una volta che avevo una pena nel cuore per un certo motivo e me ne lamentavo col Signore, Gesù rispose: «Figlia Mia, perché dai tanta importanza agli insegnamenti ed ai discorsi degli uomini? Voglio istruirti Io Stesso, perciò dispongo le circostanze in modo che tu non possa essere presente a quelle conferenze. In un momento solo ti farò conoscere più di quanto gli altri riescano a fare, affaticandosi per molti anni».
20.VI.1937. Siamo maggiormente simili a Dio, quando perdoniamo al prossimo. Dio è amore, bontà e Misericordia... «Ogni anima, e specialmente un'anima consacrata, deve rispecchiare in sé la Mia Misericordia. Il Mio Cuore è colmo di pietà e di Misericordia per tutti. Il cuore della Mia Sposa deve essere simile al Mio Cuore; dal suo cuore deve sgorgare la sorgente della Mia Misericordia per le anime, altrimenti la sconfesserò».
+ In certi momenti ho conosciuto che le anime consacrate difendono la propria gloria, fingendo di difendere la gloria di Dio, ma non si tratta della gloria di Dio, bensì della propria gloria. O Gesù, quanto mi ha fatto soffrire questo! Quali misteri scoprirà il giorno del Tuo giudizio! Come si possono rubare i doni di Dio? Oggi mi è capitato un grande dispiacere da parte di una certa persona, una certa persona secolare. Questa persona sulla base di una cosa vera, ha raccontato molte cose inventate, e siccome tali cose sono state prese tutte per vere e diffuse per tutta la casa, quando sono giunte ai miei orecchi, mi si è stretto il cuore. Come si può abusare della bontà altrui? Ad ogni modo ho deciso di non dire nemmeno una parola in mia difesa e nei confronti di quella persona dimostrare ancora maggior bontà. Ma mi sono accorta che le mie forze erano troppo poche, per sopportare ciò tranquillamente, dato che la faccenda è andata avanti per settimane. Quando ho visto che la tempesta stava per scoppiare ed il vento cominciava a gettare la sabbia direttamente contro gli occhi, sono andata davanti al Santissimo Sacramento ed ho detto al Signore: « Gesù, Ti prego di darmi la forza della Tua grazia attuale cooperante, poiché sento che non ce la faccio in questa lotta. Difendimi con il Tuo petto ». Allora udii queste parole: «Non temere, Io sono con te». Quando mi allontanai dall'altare, una forza ed una tranquillità singolare inondarono la mia anima, e la tempesta che infuriava urtò contro la mia anima, come contro una roccia e la schiuma della tempesta cadde su coloro che l'avevano provocata. Oh, quanto è buono il Signore, che paga ciascuno secondo le sue opere!... Ogni anima impetri per sé l'aiuto di una grazia attuale cooperante poiché qualche volta la grazia ordinaria non basta.
+ Quando il dolore sconvolge la mia anima, E l'orizzonte è buio come la notte, Ed il cuore è lacerato dalla tortura della tribolazione, O Gesù Crocifisso, Tu sei la mia forza. Quando l'anima, offuscata dal dolore, Tende le forze e lotta senza respiro, Ed il cuore agonizza nell'amarezza dell'angoscia, O Gesù Crocifisso, Tu sei la speranza della mia salvezza. E così scorre giorno dopo giorno, E l'anima affonda in un mare di amarezza, Mentre il cuore si scioglie in lacrime, O Gesù Crocifisso, Tu m'illumini come l'aurora. E quando il calice dell'amarezza ormai trabocca, E tutto congiura contro di lei, E l'anima vive momenti da Getsemani, O Gesù Crocifisso, in Te ho la mia difesa. Quando l'anima, consapevole della sua innocenza, Accetta da Dio queste prove, Ed il cuore riesce a ripagare le molestie con l'amore, O Gesù Crocifisso, cambia la mia debolezza in onnipotenza. Non è una cosa facile sopportare allegramente le sofferenze, ed in particolare quelle non meritate. La natura corrotta si ribella e benché la volontà e l'intelletto siano al di sopra della sofferenza, dato che sono in grado di fare del bene a coloro che li fanno Soffrire, tuttavia il sentimento sbraita molto e come uno spirito inquieto assalta la volontà e l'intelletto, ma vede che da solo non può far nulla, si calma e si sottomette all'intelletto ed alla volontà. Come uno spauracchio si precipita nell'intimo e fa molta confusione a volerlo solo ascoltare quando non è tenuto a freno dalla volontà e dall'intelletto.
23.VI.1937. Mentre pregavo davanti al Santissimo Sacramento, improvvisamente le mie sofferenze fisiche scomparvero ed udii nell'anima una voce: «Vedi che in un attimo Posso darti tutto. Io non sono vincolato da nessuna legge».
24.VI. Dopo la santa Comunione ho udito queste parole: «Sappi, figlia Mia, che in un attimo posso darti tutto quello che ti serve per compiere quest'opera». Dopo queste parole una luce singolare è rimasta nella mia anima e tutte le richieste del Signore mi sembrano così semplici, che potrebbe compierle anche un bambino.
27.VI. Oggi ho visto il convento di questa nuova Congregazione. Ambienti ampi, spaziosi, ho visitato ogni cosa di seguito, ho visto che ovunque la Divina Provvidenza aveva fornito ciò che era necessario. Le persone che vivevano nel convento per ora erano in abiti secolari, ma vi regnava lo spirito religioso in tutta la sua pienezza ed io organizzavo tutto come voleva il Signore. Tutto ad un tratto venni rimproverata da una delle nostre suore: «Come può lei, sorella, compiere queste opere?». Risposi: «Non io, ma il Signore per mio mezzo ed ho l'autorizzazione per tutto». Durante la santa Messa mi venne data luce ed una profonda comprensione di tutta quest'opera e non rimase nella mia anima nemmeno un'ombra di dubbio. Il Signore mi ha fatto conoscere la Sua volontà quasi in tre sfumature diverse, pur essendo una cosa sola. La prima è quella nella quale le anime isolate dal mondo arderanno come vittime davanti al trono di Dio ed impetreranno la Misericordia per il mondo intero... Ed imploreranno benedizioni per i sacerdoti e con la loro preghiera prepareranno il mondo per la venuta finale di Gesù. La seconda è la preghiera unita alle opere di Misericordia. In modo particolare proteggeranno dal male le anime dei bambini. La preghiera e le opere di Misericordia comprendono in sé tutto quello che debbono fare queste anime. Nel loro gruppo possono essere accolte anche le più povere e s'impegneranno a risvegliare l'amore e la Misericordia di Gesù nel mondo pieno d'egoismo. La terza è la preghiera e l'attività caritativa non vincolata da alcun voto. Per la loro fattiva adesione parteciperanno a tutti i meriti e privilegi della comunità. A questo gruppo possono appartenere tutte le persone che vivono nel mondo. Un membro di questo gruppo deve compiere almeno un'opera di Misericordia durante il giorno. Almeno, ma possono essere parecchie, in quanto ognuno può compierle facilmente ed anche il più povero, poiché è triplice il modo di fare un opera di Misericordia: perdonando e confortando; secondo: se non puoi con la parola, pregando ed anche questa è un'opera di Misericordia; terzo: le opere di Misericordia. E quando verrà l'ultimo giorno, saremo giudicati su questo e secondo questo riceveremo la sentenza eterna. I canali delle grazie del Signore sono aperti, cerchiamo di approfittarne, prima che arrivi il giorno della giustizia divina e sarà un giorno tremendo. Una volta che chiesi a Gesù come può sopportare tanti misfatti e delitti di ogni genere, senza punirli, il Signore mi rispose: «Per punire ho tutta l'eternità ed ora prolungo loro il tempo della Misericordia, ma guai a loro, se non riconosceranno il tempo della Mia venuta. Figlia Mia, segretaria della Mia Misericordia, non solo ti obbligo a scrivere sulla Mia Misericordia e a diffonderla, ma impetra loro la grazia, affinché anche loro adorino la Mia Misericordia».
Oggi la mia anima ha provato un'angoscia così grande, che ho cominciato a lamentarmi con Gesù: « Gesù, come puoi lasciarmi sola? Io da sola non faccio nemmeno un passo avanti. Tu Ti nascondi e il confessore me l'hai tolto; dopo tutto sai Gesù che io da sola non so fare altro che sprecare le Tue grazie. Gesù, disponi le circostanze in modo che Padre Andrasz ritorni ». Ma l'angoscia non è terminata. Mi era venuta l'idea di andare da qualche sacerdote e raccontargli le mie tribolazioni e le varie ispirazioni, perché me le chiarisse e questa idea l'ho manifestata anche alla Madre Superiora. La Madre mi ha risposto: « Credo che per lei la situazione sia difficile, ma al momento per la verità non conosco un sacerdote che possa darle una risposta e fra non molto tornerà il Padre e per ora, sorella, confidi ogni cosa a Gesù ». Quando sono andata per un momento a parlare col Signore, ho udito nell'anima una voce: « Mia cara non ti darò la grazia di confidarti altrove, ed anche se ti rivelassi, non darò a quel sacerdote la grazia di poterti comprendere. Nel momento attuale Mi piace che tu sopporti pazientemente te stessa. Figlia Mia, non è Mia volontà che tu racconti a tutti dei doni che ti ho concesso. Ti ho affidato alle cure dell'amico del Mio Cuore e sotto la sua guida la tua anima si svilupperà. A lui ho dato la luce per conoscere la Mia vita nella tua anima. Figlia Mia, quando ero davanti ad Erode ti ho ottenuto la grazia di saperti innalzare sopra il disprezzo umano e di seguire fedelmente le Mie orme. Taci, quando non vogliono riconoscere la tua verità, così parlerai in modo più eloquente. Sappi, figlia Mia, che se tendi alla perfezione, porterai alla santità molte anime, ma se non tendessi alla santità, per ciò stesso molte anime rimarrebbero imperfette. Sappi che la loro perfezione dipenderà dalla tua perfezione e la maggior parte della loro responsabilità ricadrà sopra di te». E poi mi ha detto: «Non temere, bambina Mia, ma sii fedele soltanto alla Mia grazia»... Satana mi ha confessato che sono oggetto del suo odio. Mi ha detto: « Mille anime mi recano meno danno di te, quando parli della grande Misericordia dell'Onnipotente. I più grandi peccatori riprendono fiducia e ritornano a Dio e io - mi ha detto lo spirito maligno - perdo tutto, ma per di più perseguiti anche me con questa illimitata Misericordia dell'Onnipotente ». Ho conosciuto quanto satana odia la Divina Misericordia; non vuole riconoscere che Dio è buono.
29.VI.1937. Oggi durante la colazione Padre Andrasz ha salutato per telefono tutta la Congregazione. E già tornato da Roma e oggi stesso nel pomeriggio è venuto da noi. Tutte le suore professe, le novizie ed entrambe le classi delle allieve si sono riunite in cortile ed abbiamo atteso il caro Padre. Le figliole l'hanno salutato con canti e poesie, e poi l'abbiamo pregato di parlarci di Roma e delle tante cose belle che vi aveva visitato. Ha raccontato per oltre due ore e, in conseguenza di ciò, non c'è stato il tempo di parlargli in disparte. Oggi la mia anima è entrata in intima unione col Signore. Mi ha fatto conoscere che debbo rimettermi sempre alla Sua volontà. «In un attimo posso darti più di quello che tu puoi desiderare».
30.VI.37. Oggi il Signore mi ha detto: «Molte volte avrei voluto innalzare questa Congregazione, ma non lo posso fare per la sua superbia. Figlia Mia, sappi che alle anime superbe non concedo le Mie grazie, ma tolgo anche quelle che ho concesso». Oggi Suor lolanda mi ha chiesto di fare un patto: essa pregherà per me, purché io preghi per la sua classe a Wilno. Io per la nostra opera prego sempre, ma ho deciso di pregare per due mesi per la classe a Wilno, e Suor lolanda reciterà, secondo la mia intenzione, tre Ave Maria ogni giorno al Verbo Incarnato, affinché io approfitti della grazia di Dio. La nostra amicizia è divenuta ancora più salda.
1.VII.1937. MESE DI LUGLIO. Oggi durante la recita dell'Angelus, il Signore mi ha fatto comprendere l'inconcepibile amore di Dio verso gli uomini. Ci innalza fino alla Sua Divinità. Si fa guidare unicamente dall'amore e dalla Sua insondabile Misericordia. Sebbene Tu dia l'annuncio del Mistero per mezzo di un Angelo, sei Tu stesso a metterlo in esecuzione. Nonostante la pace profonda, di cui gode la mia anima, lotto continuamente e talvolta intraprendo una battaglia accanita, per seguire fedelmente la mia strada, cioè quella che il Signore Gesù vuole che segua. E la mia strada è la fedeltà alla volontà di Dio in tutto e sempre, ma specialmente nella fedeltà alle ispirazioni interiori, per essere uno strumento docile nelle mani di Dio, e portare a termine l'opera della Sua insondabile Misericordia.
4.VII.37. PRIMA DOMENICA DEL MESE. Ritiro spirituale mensile. La sera mi sono preparata con molta cura ed ho pregato a lungo lo Spirito Santo, perché si degni di concedermi i Suoi lumi e mi prenda sotto la Sua speciale direzione. Ho pregato anche la Madonna, l'Angelo Custode ed i Santi patroni. Frutto della meditazione. Qualunque cosa Gesù ha fatto, l'ha fatta bene. Passò facendo del bene. Nel modo di comportarsi era pieno di bontà e Misericordia. La compassione guidava i Suoi passi. Coi nemici ha mostrato bontà, cortesia, comprensione, agli indigenti ha dato aiuto e conforto. Questo mese ho fatto il proposito di rispecchiare fedelmente in me questi tratti di Gesù, anche se ciò dovesse costarmi molto. Durante l'adorazione ho udito una voce nell'anima: «Mi sono graditi i tuoi sforzi, figlia Mia, delizia del Mio Cuore. Vedo ogni movimento del tuo cuore, col quale Mi adori». Proposito particolare. Continuare lo stesso: unirmi a Cristo Misericordioso. Per la sua dolorosa Passione, pregherò il Padre Celeste per il mondo intero. Punto della regola: osservanza rigorosa del silenzio. Penetrare nel profondo del proprio essere e ringraziare di tutto Dio, unendomi a Gesù: con Lui, in Lui e per Lui do gloria a Dio. O Signore, amore mio, Ti ringrazio per la giornata odierna, per avermi permesso di attingere i tesori delle Tue grazie dalla sorgente della Tua insondabile Misericordia. O Gesù, non solo oggi, ma in ogni momento attingo dalla Tua insondabile Misericordia tutto quello che possono desiderare l'anima e il corpo.
7.VII.37. Nei momenti di dubbio, cioè se l'anima è debole, preghi Gesù perché agisca Lui, sebbene sappia che dovrebbe agire lei con l'aiuto della grazia di Dio, ma in certi momenti lasci che Dio faccia tutto Lui.
15.VII.37. Un certo momento ho saputo che verrò trasferita in un'altra casa. Tale conoscenza è puramente interiore. Nello stesso momento ho udito una voce nell'anima: «Non temere, figlia Mia, il Mio volere è che tu stia qui. I progetti umani falliscono e debbono uniformarsi alla Mia volontà». Quando ero vicino al Signore, ha detto: «Perché hai paura di mettere mano all'opera che ri raccomando?». Ho risposto: « Perché in questi momenti, Gesù, mi lasci sola e non sento la Tua presenza? ». «Figlia Mia, anche se non Mi scorgessi nelle più nascoste profondità del tuo cuore, non puoi affermare che non ci sono. Tolgo soltanto la percezione di Me stesso, e questo non deve essere per te un impedimento ad eseguire la Mia volontà. Faccio questo per i Miei imperscrutabili disegni che conoscerai in seguito. Figlia Mia, sappi una volta per tutte che solo il peccato grave Mi scaccia dall'anima, e nient'altro».
+ Oggi il Signore mi ha detto: «Figlia Mia, Mia delizia e Mio compiacimento, nulla Mi trattiene dal concederti le grazie. La tua miseria non è un ostacolo per la Mia Misericordia. Figlia Mia, scrivi che quanto più grande è la miseria, tanto maggiore è il diritto che ha alla Mia Misericordia, ed esorta tutte le anime alla fiducia nell'insondabile abisso della Mia Misericordia, poiché desidero salvarle tutte. La sorgente della Mia Misericordia venne spalancata dalla lancia sulla croce per tutte le anime; non ho escluso nessuno». O Gesù, desidero vivere nel momento presente, vivere come se questo giorno fosse l'ultimo della mia vita: utilizzare scrupolosamente ogni attimo per la maggior gloria di Dio, sfruttare per me ogni circostanza, in modo che la mia anima ne ricavi un profitto. Guardare ad ogni cosa da questo punto di vista, e cioè che nulla avviene senza il volere di Dio. O Dio d'insondabile Misericordia, abbraccia il mondo intero e riversati su di noi per mezzo del Cuore pietoso di Gesù. In un momento passato da parecchio tempo. La sera vidi Gesù Crocifisso. Dalle mani, dai piedi e dal costato colava il Sacratissimo Sangue. Dopo un momento Gesù mi disse: «Tutto questo per la salvezza delle anime. Rifletti, figlia Mia, su quello che fai tu per la loro salvezza». Risposi: «Se guardo, Gesù, la Tua Passione, io non faccio quasi nulla per salvare le anime». E il Signore mi disse: «Sappi, figlia Mia, che il tuo quotidiano silenzioso martirio nella totale sottomissione alla Mia volontà, conduce molte anime in paradiso, e quando ti sembra che la sofferenza oltrepassi le tue forze, guarda le Mie Piaghe, e t'innalzerai al di sopra del disprezzo e dei giudizi degli uomini. La meditazione sulla Mia Passione ti aiuta a sollevarti al di sopra di tutto». Compresi molte cose, che prima non ero riuscita a capire.
9.VII.37. Questa sera è venuta da me una delle suore defunte: mi ha chiesto un giorno di digiuno e di offrire per lei in quel giorno tutte le pratiche di pietà. Le ho risposto che ero d'accordo. Il giorno dopo fin dal mattino ho espresso l'intenzione di offrire tutto a favore di quella suora. Durante la santa Messa per un momento ho vissuto il suo tormento, ho provato nell’anima una fame così grande di Dio che mi sembrava di morire per il desiderio di unirmi a Lui. La cosa è durata un breve momento, ma ho capito che cos'è la nostalgia delle anime del purgatorio. Subito dopo la santa Messa ho chiesto alla Madre Superiora il permesso per il digiuno, ma non l'ho ottenuto perché sono ammalata. Quando sono entrata in cappella, ho sentito queste parole: «Se lei, sorella, avesse digiunato, avrei ottenuto il sollievo soltanto questa sera, ma per l'obbedienza, che le ha proibito di digiunare, ho ottenuto il sollievo immediatamente. L'obbedienza ha un grande potere». Dopo tali parole udii: « Dio gliene renda merito ». Prego spesso per la Polonia, ma vedo il grande sdegno di Dio contro di essa, perché è ingrata. Faccio ogni sforzo dell'anima per difenderla. Ricordo continuamente a Dio le Sue promesse di Misericordia. Quando vedo la Sua ira, mi getto con fiducia nell'abisso della Misericordia e immergo in esso tutta la Polonia, ed allora non può far uso della Sua giustizia. O Patria mia, quanto mi costi! Non c'è giorno che non preghi per te. (Una frase di San Vincenzo de' Paoli: « Il Signore mette sempre mano ad un'opera, quando toglie di mezzo ogni sostegno umano e ci ordina di eseguire qualche cosa che sorpassa le nostre forze »).
+ Gesù: «Da tutte le Mie Piaghe, come da ruscelli, scorre la Misericordia per le anime, ma la Piaga del Mio Cuore è la sorgente della Misericordia senza limiti; da questa sorgente sgorgano tutte le grazie per le anime. Le fiamme della compassione Mi divorano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Parla a tutto il mondo della Mia Misericordia». Finché viviamo l'amore di Dio aumenta in noi. Fino alla morte dobbiamo impegnarci per l'amore di Dio. Ho conosciuto e sperimentato che le anime che vivono nell'amore, si distinguono per una grande perspicacia nel conoscere le cose di Dio, sia nella propria anima, sia nelle anime degli altri. E le anime semplici, che non hanno un'istruzione, si distinguono per saggezza. Alla quattordicesima stazione provo una sensazione strana, per il fatto che Gesù va sotto terra. Quando la mia anima è tormentata penso soltanto così: « Gesù è buono e pieno di Misericordia ed anche se la terra si aprisse sotto i miei piedi, non cesserò di aver fiducia in Lui». Oggi ho udito queste parole: «Figlia Mia, compiacimento del Mio Cuore, con delizia guardo alla tua anima, invio molte grazie unicamente per riguardo a te, trattengo anche molti castighi unicamente per riguardo a te. Mi trattieni e non posso esigere giustizia, Mi leghi le mani col tuo amore».
13.VII.37. Oggi Gesù mi ha illuminato sul modo di comportarmi con una delle suore che mi aveva interrogata su molte questioni spirituali, sulle quali aveva dei dubbi. In fondo però non era questo che le interessava, ma voleva sapere il mio parere su di esse per avere qualche cosa da raccontare su di me alle altre suore. Oh, se almeno avesse ripetuto le medesime parole che le avevo detto, senza alterarle e senza aggiungervi altro! Gesù mi ha messo in guardia nei confronti di quell'anima. Ho deciso di pregare per lei, poiché soltanto la preghiera può illuminare quell'anima. O Gesù mio, nulla può indurmi ad abbassare il mio ideale, cioè l'amore che ho verso di Te. Benché la strada sia così tremendamente irta di spine, non ho paura d'andare avanti, anche se la grandine delle persecuzioni mi copre, anche se gli amici mi abbandonano, anche se tutto congiura contro di me e l'orizzonte si oscura, anche se la tempesta incomincia ad imperversare e sento che sono sola a dover far fronte a tutto. Allora in tutta tranquillità confiderò nella Tua Misericordia, o mio Dio, e la mia fiducia non rimarrà delusa. Oggi in refettorio, mentre mi si avvicinava una suora addetta a servire, ho provato un grande dolore nel punto delle Piaghe. Mi è stato concesso di conoscere lo stato della sua anima. Ho pregato molto per lei. Cessazione improvvisa di una tempesta. Questa notte c'è stata una tempesta tremenda. Mi sono stesa con la faccia a terra ed ho cominciato a recitare le litanie dei Santi. Verso la fine delle litanie mi ha preso una tale sonnolenza, che non sono riuscita in nessuna maniera a terminare le litanie. Allora mi sono alzata ed ho detto al Signore: «Gesù, placa la tempesta, poiché la tua bambina non riesce a pregare più a lungo e casca dal sonno». Dopo queste parole ho spalancato la finestra e non ho nemmeno messo i ganci. Suor N. mi ha detto: «Ma cosa fa, sorella, il turbine scardinerà la finestra». Le ho risposto: «Dorma pure tranquillamente». E subito la tempesta è cessata del tutto. Il giorno dopo le suore hanno parlato dell'improvvisa cessazione della tempesta, non sapendo come spiegarla. A questo non ho risposto nulla, ma ho pensato fra di me: «Gesù e la piccola Faustina sanno come spiegarlo...
20.III.37. Oggi ho appreso che debbo andare a Rabka. Avrei dovuto partire solo dopo il 5 agosto, ma ho pregato la Madre Superiora di permettermi di partire subito. Non sono stata da Padre Andrasz ed ho chiesto di poter partire possibilmente quanto prima. La Madre Superiora si è un po' meravigliata per questo, perché voglio partire così presto; io però non ho dato spiegazioni, né ho chiarito il perché. Questo resterà un segreto per l'eternità. Per simili evenienze ho fatto un proposito che manterrò.
29.VII. Oggi parto per Rabka. Sono entrata un momento in cappella ed ho pregato Gesù di poter fare un viaggio felice. Tuttavia nella mia anima silenzio e buio. Sentivo che ero sola, non avevo nessuno, ho pregato Gesù di stare con me. Ad un tratto ho avvertito nell'anima uno spiraglio di luce, Gesù era con me. Ma dopo questa grazia aumentarono le tenebre, ed un buio ancora più fitto è penetrato nell'anima. Allora ho detto: «Sia fatta la Tua volontà, Tu puoi tutto». Mentre andavo in treno ed osservavo dal finestrino i dintorni stupendi e le montagne, cominciai a provare nell’anima tormenti ancora maggiori. Quando le suore mi salutarono e cominciarono a dimostrarmi la loro cordialità, la mia sofferenza aumentò. Avrei voluto nascondermi e riposare un momento in solitudine, restare sola. In quei momenti nessuna creatura è in grado di confortarmi e anche se volessi dire qualche cosa di me, proverei un nuovo tormento. Perciò in quei momenti ho taciuto e in silenzio mi sono sottomessa alla volontà di Dio, e questo mi ha dato sollievo. Dalle creature non pretendo nulla e tratto con loro solo se lo esige la necessità. Non farò confidenze, se non nel caso che sia necessario per la gloria di Dio. Sto trattando familiarmente con gli angeli. Qui però la salute va così male che sono costretta a rimanere a letto. Sento degli strani, acuti dolori in tutta la cassa toracica, non posso muovere nemmeno una mano. Ho passato una notte in cui ho dovuto rimanere distesa senza fare alcun movimento; se mi muovevo sembrava che mi si spaccasse tutto nei polmoni. Quella notte non finiva mai. Mi sono unita a Gesù Crocifisso ed ho pregato il Padre Celeste per i peccatori. Dicono che una malattia di petto non procura dolori così acuti, io però questi dolori acuti li provo continuamente. Qui la mia salute è talmente peggiorata, che debbo mettermi a letto e Suor N ha detto che qui non mi sentirò meglio, poiché Rabka non è adatta per tutti i malati. Oggi non ho potuto andare nemmeno alla santa Messa, né alla santa Comunione e fra le sofferenze dell'anima e del corpo ho ripetuto tra me: « Sia fatta la volontà del Signore. So che la Tua generosità è irraggiungibile ». Improvvisamente ho udito il canto di un angelo, che narrava cantando tutta la mia vita, tutto ciò che aveva contenuto in sé. Rimasi stupita, ma acquistai anche forza. San Giuseppe mi ha chiesto di avere per Lui una devozione continua. Lui stesso mi ha detto di recitare ogni giorno tre preghiere assieme al “Memorare”. Mi ha guardato con molta cordialità e mi ha fatto conoscere quanto appoggia quest'opera e mi ha promesso il Suo aiuto particolarissimo e la sua protezione. Recito ogni giorno le preghiere richieste e avverto la Sua speciale protezione.
l.VIII.1937. RITIRO SPIRITUALE DI UN GIORNO. Esercizi spirituali della sofferenza. O Gesù, in questi giorni di sofferenze non sono in grado di fare una preghiera qualsiasi, l'oppressione del corpo e dell'anima è aumentata grandemente. O mio Gesù, Tu vedi bene che la Tua bambina è nell'impotenza. Non mi sforzo molto, ma piuttosto sottopongo la mia volontà alla volontà di Gesù. O Gesù, Tu per me sei sempre Gesù. Quando andai dal confessore, non sapevo nemmeno confessarmi, tuttavia quel sacerdote capì subito lo stato della mia anima e mi disse: «Nonostante tutto si salverà, è sulla buona strada, però la luce che aveva prima può anche non tornare e Dio può lasciare la sua anima in queste tenebre e in questo annebbiamento fino alla morte, ma si sottometta in tutto alla volontà di Dio». Oggi ho iniziato una novena alla Madonna Assunta in cielo, per tre intenzioni: la prima, per poter vedere il rev. dr. Sopocko; la seconda, perché Iddio affretti quest'opera; la terza, per la mia Patria.
10.VIII. Oggi ritorno a Cracovia accompagnata da una consorella. La mia anima è avvolta dalla sofferenza. Mi unisco continuamente a Lui con un atto della volontà, Egli è la mia forza e il mio sostegno. Sii benedetto, o Dio, per tutto quello che mi mandi. Senza il Tuo volere non avviene nulla sotto il sole, non posso penetrare i Tuoi segreti a mio riguardo, ma accosto le labbra al calice che mi viene dato.
GESU’ CONFIDO IN TE.
Novena alla Divina Misericordia che Gesù mi ha ordinato di scrivere e di fare prima della festa della Misericordia. Ha inizio il Venerdì Santo. «Desidero che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui banno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell'ora della morte. Ogni giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E Io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun'anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione ». Risposi: «Gesù, non so come fare questa novena e quali anime introdurre prima nel Tuo misericordiosissimo Cuore ». E Gesù mi rispose che me l'avrebbe detto giorno per giorno quali anime dovevo introdurre nel Suo Cuore.
PRIMO GIORNO.
“Oggi conduciMi tutta l’umanità e specialmente tutti i peccatori e immergili nel mare della Mia Misericordia. E con questo Mi consolerai dell’amara tristezza in cui Mi getta la perdita delle anime”.
Gesù misericordiosissimo, la cui prerogativa è quella d'avere compassione di noi e di perdonarci, non guardare i nostri peccati, ma la fiducia che abbiamo nella Tua infinita bontà e accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non lasciarci uscire di lì per l'eternità. Ti supplichiamo per l'amore che Ti unisce al Padre ed allo Spirito Santo.
O Onnipotenza della divina Misericordia,
Rifugio per l'uomo peccatore,
Tu che sei la Misericordia e un mare di compassione,
Aiuta chi t'invoca in umiltà.
Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua Misericordia la schiera eletta per la Tua vigna, le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, e dona loro la potenza della Tua benedizione, e per i sentimenti del Cuore del Figlio Tuo, il Cuore in cui essi sono racchiusi, concedi loro la potenza della Tua luce, affinché possano guidare gli altri sulla via della salvezza, in modo da poter cantare assieme per tutta l'eternità le lodi della Tua Misericordia infinita. Amen.
SECONDO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi e immergile nella Mia insondabile Misericordia. Essi Mi hanno dato la forza di superare l'amara Passione. Per mezzo loro come per mezzo di canali, la Mia Misericordia scende sull'umanità”.
Misericordiosissimo Gesù, da cui proviene ogni bene, aumenta in noi la grazia, affinché compiamo degne opere di Misericordia, in modo che quanti ci osservano lodino il Padre della Misericordia che è nei cieli.
La fonte dell'amore di Dio,
Alberga nei cuori limpidi,
Purificati nel mare della Misericordia,
Luminosi come le stelle, chiari come l'aurora.
Oggi conduciMi tutta l'umanità e specialmente tutti i peccatori e immergili nel mare della Mia Misericordia. E con questo Mi consolerai dell'amara tristezza in cui Mi getta la perdita delle anime ».
Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua misericordia la schiera eletta per la Tua vigna, le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi, ed dona loro la potenza della Tua benedizione, e per i sentimenti del Cuore del Figlio Tuo, il Cuore in cui essi sono racchiusi, concedi loro la potenza della Tua luce, affinchè possano guidare gli altri sulla via della salvezza, in modo da poter cantare assieme per tutta l’eternità le lodi della Tua Misericordia infinita. Amen.
TERZO GIORNO
“Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli ed immergile nel mare della Mia Misericordia. Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza”.
O Gesù misericordiosissimo, che elargisci a tutti in grande abbondanza le Tue grazie dal tesoro della Tua Misericordia, accoglici nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore e non farci uscire da esso per tutta l'eternità. Te ne supplichiamo per l'ineffabile amore, di cui il Tuo Cuore arde per il Padre Celeste.
Sono imperscrutabili le meraviglie della Misericordia,
Non riesce a scandagliarle né il peccatore, nè il giusto.
A tutti rivolgi sguardi di compassione,
E attiri tutti al Tuo amore.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime fedeli, come l'eredità del Figlio Tuo e per la Sua Passione dolorosa concedi loro la Tua benedizione e accompagnale con la Tua protezione incessante, affinché non perdano l'amore ed il tesoro della santa fede, ma con tutta la schiera degli angeli e dei santi glorifichino la Tua illimitata Misericordia nei secoli dei secoli. Amen.
QUARTO GIORNO
“Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora. Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione e il loro futuro zelo ha consolato il Mio Cuore. Immergili nel mare della Mia Misericordia”.
O misericordiosissimo Gesù, che sei la luce del mondo intero, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime dei pagani che non Ti conoscono ancora. I raggi della Tua grazia li illuminino, affinché anche loro assieme a noi glorifichino i prodigi della Tua Misericordia e non lasciarli uscire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore.
La luce del Tuo amore,
Illumini le tenebre delle anime;
Fa' che queste anime Ti conoscano
E glorifichino con noi la Tua Misericordia.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime dei pagani e di coloro che non Ti conoscono ancora, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Attirale alla luce del Vangelo. Queste anime non sanno quale grande felicità è quella di amarTi. Fa' che anche loro glorifichino la generosità della Tua Misericordia per i secoli dei secoli. Amen.
QUINTO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici ed immergile nel mare della Mia Misericordia. Nella Mia amara Passione Mi hanno lacerato le carni ed il cuore, cioè la Mia Chiesa. Quando ritorneranno all'unità della Chiesa, si rimargineranno le Mie ferite ed in questo modo allevieranno la Mia Passione”.
Anche per coloro che stracciarono la veste della Tua unità,
Sgorga dal Tuo Cuore una fonte di pietà.
L'Onnipotenza della Tua Misericordia, o Dio,
Può ritrarre dall'errore anche queste anime.
Misericordiosissimo Gesù, che sei la bontà stessa, Tu non rifiuti la luce a coloro che Te la chiedono; accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime degli eretici e le anime degli scismatici; attirali con la Tua luce all'unità della Chiesa e non lasciarli partire dalla dimora del Tuo pietosissimo Cuore, ma fa' che anch'essi glorifichino la generosità della Tua Misericordia.
Eterno Padre, guarda con gli occhi della Tua Misericordia alle anime degli eretici e degli scismatici, che hanno dissipato i Tuoi beni ed hanno abusato delle Tue grazie, perdurando ostinatamente nei loro errori. Non badare ai loro errori, ma all'amore del Figlio Tuo ed alla Sua amara Passione, che ha preso su di Sé per loro, poiché anche loro sono racchiusi nel pietosissimo Cuore di Gesù. Fa' che anche essi lodino la Tua grande Misericordia per i secoli dei secoli. Amen.
SESTO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia Misericordia. Queste anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell'amaro travaglio dell'agonia. Li ho visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. Su di loro riverso le Mie grazie a pieni torrenti. Solo un'anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la Mia piena fiducia”.
Misericordiosissimo Gesù, che hai detto.. « Imparate da Me che sono mite ed umile di cuore », accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime miti e umili e le anime del bambini. Queste anime attirano l'ammirazione di tutto il paradiso e formano lo speciale compiacimento del Padre Celeste; sono un mazzo di fiori davanti al trono di Dio, del cui profumo si delizia Dio stesso. Queste anime hanno stabile dimora nel pietosissimo Cuore di Gesù e cantano incessantemente l'inno dell'amore e della Misericordia per l'eternità.
In verità l'anima umile e mite
Già qui sulla terra respira il paradiso,
E del profumo del suo umile cuore
Si delizia il Creatore stesso.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime miti e umili ed alle anime dei bambini, che sono racchiuse nella dimora del pietosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono le più simili al Figlio Tuo; il loro profumo s'innalza dalla terra e raggiunge il Tuo trono. Padre di Misericordia e di ogni bontà, Ti supplico per l'amore ed il compiacimento che hai per queste anime, benedici il mondo intero, in modo che tutte le anime cantino assieme le lodi della Tua Misericordia per tutta l'eternità. Amen.
SETTIMO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia Misericordia ed immergile nella Mia Misericordia. Queste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vivente del Mio Cuore pietoso. Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell'inferno, difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell'ora della morte”.
Misericordiosissimo Gesù, il cui Cuore è l'amore stesso, accogli nella dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime che in modo particolare venerano ed esaltano la grandezza della Tua Misericordia. Queste anime sono forti della potenza di Dio stesso, in mezzo ad ogni genere di tribolazioni e contrarietà, avanzano fiduciose nella Tua Misericordia. Queste anime sono unite a Gesù e reggono sulle loro spalle l'umanità intera. Esse non saranno giudicate severamente, ma la Tua Misericordia le avvolgerà nell'ora della morte.
L'anima che esalta la bontà del Suo Signore,
Viene da Lui particolarmente amata,
È sempre accanto alla sorgente viva,
Ed attinge la grazia dalla divina Misericordia.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime che esaltano e venerano il Tuo più grande attributo, cioè la Tua insondabile Misericordia e che sono racchiuse nel misericordiosissimo Cuore di Gesù. Queste anime sono un Vangelo vivente, le loro mani sono colme di opere di Misericordia e la loro anima è piena di gioia e canta all'Altissimo l'inno della Misericordia. Ti supplico, o Dio, mostra loro la Tua Misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno posto in Te; si adempia in essi la promessa di Gesù che ha detto loro: « Le anime che onoreranno la Mia insondabile Misericordia, Io stesso le difenderò come Mia gloria durante la vita, ma specialmente nell'ora della morte».
OTTAVO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del purgatorio ed immergile nell'abisso della Mia Misericordia. I torrenti del Mio Sangue attenuino la loro arsura. Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro... Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continuamente per loro l'elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della mia giustizia!”.
Misericordiosissimo Gesù, che hai detto che vuoi Misericordia, ecco io conduco alla dimora del Tuo pietosissimo Cuore le anime del purgatorio, anime che a Te sono molto care e le quali tuttavia debbòno soddisfare la Tua giustizia. I torrenti del Sangue e dell'Acqua che sono scaturiti dal Tuo Cuore spengano il fuoco del purgatorio, in modo che anche là venga glorificata la potenza della Tua Misericordia.
Dall'arsura tremenda del fuoco del purgatorio,
S'innalza un lamento alla Tua Misericordia,
E ricevono conforto, soilievo e refrigerio
Nel torrente formato dal Sangue e dall'Acqua.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime che soffrono nel purgatorio, e che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Ti supplico per la dolorosa Passione del Figlio Tuo Gesù e per tutta l'amarezza da cui fu inondata la Sua santissima anima, mostra la Tua Misericordia alle anime che sono sotto lo sguardo della Tua giustizia, non guardare a loro se non attraverso le Piaghe del Tuo amatissimo Figlio Gesù, poiché noi crediamo che la Tua bontà e la Tua Misericordia sono senza limiti.
NONO GIORNO
“Oggi conduciMi le anime tiepide ed immergile nell'abisso della Mia Misericordia. Queste anime feriscono il Mio Cuore nel modo più doloroso. La Mia anima nell'Orto degli Ulivi ha provato la più grande ripugnanza per un'anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: Padre, allontana da Me questo calice, se questa è la Tua volontà. Per loro, ricorrere alla Mia Misericordia costituisce l'ultima tavola di salvezza”.
Misericordiosissimo Gesù, che Sei la pietà stessa, introduco nella dimora del Tuo Cuore pietosissimo le anime tiepide. Possano riscaldarsi nel Tuo puro amore queste anime di ghiaccio, che assomigliano a cadaveri e suscitano in te tanta ripugnanza. O Gesù pietosissimo, usa l'onnipotenza della Tua Misericordia ed attirale nell'ardore stesso del Tuo amore e concedi loro l'amore santo, dato che puoi tutto.
Il fuoco e il ghiaccio non possono stare uniti,
Poiché, o si spegne il fuoco o si scioglie il ghiaccio,
Ma la Tua Misericordia, o Dio,
Può soccorrere miserie anche maggiori.
Eterno Padre, guarda con occhi di Misericordia alle anime tiepide, che sono racchiuse nel pietosissimo Cuore di Gesù. Padre della Misericordia, Ti supplico per l'amarezza della Passione del Tuo Figlio e per la Sua agonia di tre ore sulla croce, permetti che anche loro lodino l'abisso della Tua Misericordia...
O giorno eterno, o giorno desiderato,
Ti attendo con nostalgia ed impazienza,
Fra non molto l'amore scioglierà i veli,
E Tu diverrai la mia salvezza.
O giorno stupendo, momento impareggiabile,
In cui vedrò per la prima volta il mio Dio,
Lo Sposo della mia anima ed il Signore dei Signori.
Sento che la mia anima non proverà timore.
O giorno solennissimo, giorno luminoso,
In cui l'anima conoscerà Dio nella Sua potenza,
E s'immergerà tutta nel Suo amore,
Constatando che sono finite le miserie dell'esilio.
O giorno felice, o giorno benedetto,
Nel quale il mio cuore arderà per Te di amore eterno
Poiché fin d'ora Ti sento, sia pure attraverso i veli.
Tu, o Gesù, in vita e in morte sei per me estasi ed incanto.
O giorno che attendo da tutta la vita,
Ed attendo Te, o Dio,
Poiché desidero soltanto Te.
Solo Tu sei nel mio cuore, tutto il resto è nulla per me.
O giorno di delizie, di eterne dolcezze,
O Dio di grande Maestà, o Mio Sposo,
Tu sai che nulla soddisfa il cuore di una vergine.
Poserò il mio capo sul Tuo dolce Cuore.
FINE DEL TERZO QUADERNO
26 ottobre 1944
Madre Pierina Micheli
Finalmente è tornato il Padre, la sua telefonata mi ha dato coraggio... Quante lotte in questi giorni! Quanti brutti momenti con il nemico...