Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 8 settembre 2025 - Natività Beata Vergine Maria (Letture di oggi)

Nello spirito, entrambe le congregazioni sono por­tatrici dell'amore di Dio. Noi Sorelle portiamo l'amo­re di Dio nelle opere e voi Fratelli della Parola porta­te l'amore di Dio nella evangelizzazione, ma siamo entrambi portatori di qualcosa, entrambi siamo mis­sionari. La missione di proclamare il Cristo, attraver­so le azioni e le parole, è la sola missione, la missione dell'amore e della compassione. Volendo semplificare le cose abbiamo assunto nomi diversi, ma solamente per motivi esteriori. In realtà  si tratta della stessa co­sa: entrambi lavoriamo per la proclamazione del re­gno di Dio. (Madre Teresa di Calcutta)

Liturgia delle Ore - Letture

Sabato della 19° settimana del tempo ordinario

Questa sezione contiene delle letture scelte a caso, provenienti dalle varie sezioni del sito (Sacra Bibbia e la sezione Biblioteca Cristiana), mentre l'ultimo tab Apparizioni, contiene messaggi di apparizioni a mistici o loro scritti. Sono presenti testi della Valtorta, Luisa Piccarreta, don Stefano Gobbi e testimonianze di apparizioni mariane riconosciute.

Vangelo secondo Giovanni 19

1Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.2E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano:3"Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi.4Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa".5Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: "Ecco l'uomo!".6Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa".7Gli risposero i Giudei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio".
8All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura9ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: "Di dove sei?". Ma Gesù non gli diede risposta.10Gli disse allora Pilato: "Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?".11Rispose Gesù: "Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande".

12Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: "Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare".13Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà.14Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!".15Ma quelli gridarono: "Via, via, crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il vostro re?". Risposero i sommi sacerdoti: "Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare".16Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

17Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota,18dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.19Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei".20Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.21I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: "Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei".22Rispose Pilato: "Ciò che ho scritto, ho scritto".

23I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.24Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura:

'Si son divise tra loro le mie vesti
e sulla mia tunica han gettato la sorte.'

E i soldati fecero proprio così.

25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.26Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!".27Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

28Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "'Ho sete'".29Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di 'aceto' in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.30E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.

31Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.33Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe,34ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.36Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: 'Non gli sarà spezzato alcun osso'.37E un altro passo della Scrittura dice ancora: 'Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto'.

38Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatéa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.39Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.40Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.41Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto.42Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.


Esdra 7

1Dopo questi avvenimenti, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra,
figlio di Seraia,
figlio di Azaria,
figlio di Chelkia,
2figlio di Sallùm,
figlio di Zadòk,
figlio di Achitùb,
3figlio di Amaria,
figlio di Azaria,
figlio di Meraiòt,
4figlio di Zerachia,
figlio di Uzzi,
figlio di Bukki,
5figlio di Abisua,
figlio di Pincas,
figlio di Eleàzaro,
figlio di Aronne sommo sacerdote:6questo Esdra, partì da Babilonia. Egli era uno scriba abile nella legge di Mosè, data dal Signore Dio d'Israele e, poiché la mano del Signore suo Dio era su di lui, il re aveva aderito a ogni sua richiesta.7Nel settimo anno del re Artaserse anche un gruppo di Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati partirono per Gerusalemme.8Egli arrivò a Gerusalemme nel quinto mese: era l'anno settimo del re.9Egli aveva stabilito la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese e il primo del quinto mese arrivò a Gerusalemme, poiché la mano benevola del suo Dio era con lui.10Infatti Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e ad insegnare in Israele la legge e il diritto.
11Questa è la copia del documento che il re Artaserse consegnò a Esdra sacerdote, scriba esperto nei comandi del Signore e nei suoi statuti dati a Israele:
12"Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora:13da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te;14infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani,15e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme,16e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.
17Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme.18Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio.19Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme.20Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale.21Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume:
Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente,22fino a cento talenti d'argento, cento 'kor' di grano, cento 'bat' di vino, cento 'bat' di olio e sale a volontà.23Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli.24Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.
25Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono.26A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere".
27Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto il cuore del re a glorificare la casa del Signore che è a Gerusalemme,28e ha volto verso di me la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i potenti principi reali. Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore mio Dio era su di me e ho radunato alcuni capi d'Israele, perché partissero con me.


Giobbe 22

1Elifaz il Temanita prese a dire:

2Può forse l'uomo giovare a Dio,
se il saggio giova solo a se stesso?
3Quale interesse ne viene all'Onnipotente che tu sia
giusto
o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra?
4Forse per la tua pietà ti punisce
e ti convoca in giudizio?
5O non piuttosto per la tua grande malvagità
e per le tue iniquità senza limite?
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
7Non hai dato da bere all'assetato
e all'affamato hai rifiutato il pane,
8la terra l'ha il prepotente
e vi abita il tuo favorito.
9Le vedove hai rimandato a mani vuote
e le braccia degli orfani hai rotto.
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
11Tenebra è la tua luce e più non vedi
e la piena delle acque ti sommerge.
12Ma Dio non è nell'alto dei cieli?
Guarda il vertice delle stelle: quanto sono alte!
13E tu dici: "Che cosa sa Dio?
Può giudicare attraverso la caligine?
14Le nubi gli fanno velo e non vede
e sulla volta dei cieli passeggia".
15Vuoi tu seguire il sentiero d'un tempo,
già battuto da uomini empi,
16che prima del tempo furono portati via,
quando un fiume si era riversato sulle loro
fondamenta?
17Dicevano a Dio: "Allontànati da noi!
Che cosa ci può fare l'Onnipotente?".
18Eppure egli aveva riempito le loro case di beni,
anche se i propositi degli empi erano lontani da lui.
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
20"Sì, certo è stata annientata la loro fortuna
e il fuoco ne ha divorati gli avanzi!".
21Su, riconcìliati con lui e tornerai felice,
ne riceverai un gran vantaggio.
22Accogli la legge dalla sua bocca
e poni le sue parole nel tuo cuore.
23Se ti rivolgerai all'Onnipotente con umiltà,
se allontanerai l'iniquità dalla tua tenda,
24se stimerai come polvere l'oro
e come ciottoli dei fiumi l'oro di Ofir,
25allora sarà l'Onnipotente il tuo oro
e sarà per te argento a mucchi.
26Allora sì, nell'Onnipotente ti delizierai
e alzerai a Dio la tua faccia.
27Lo supplicherai ed egli t'esaudirà
e tu scioglierai i tuoi voti.
28Deciderai una cosa e ti riuscirà
e sul tuo cammino splenderà la luce.
29Egli umilia l'alterigia del superbo,
ma soccorre chi ha gli occhi bassi.
30Egli libera l'innocente;
tu sarai liberato per la purezza delle tue mani.


Salmi 148

1Alleluia.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell'alto dei cieli.
2Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

3Lodatelo, sole e luna,
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
4Lodatelo, cieli dei cieli,
voi acque al di sopra dei cieli.

5Lodino tutti il nome del Signore,
perché egli disse e furono creati.
6Li ha stabiliti per sempre,
ha posto una legge che non passa.

7Lodate il Signore dalla terra,
mostri marini e voi tutti abissi,
8fuoco e grandine, neve e nebbia,
vento di bufera che obbedisce alla sua parola,
9monti e voi tutte, colline,
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
10voi fiere e tutte le bestie,
rettili e uccelli alati.

11I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
12i giovani e le fanciulle,
i vecchi insieme ai bambini
13lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime,
la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli.
14Egli ha sollevato la potenza del suo popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli di Israele, popolo che egli ama.

Alleluia.


Malachia 2

1Ora a voi questo monito, o sacerdoti.2Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni. Anzi le ho già maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore.

3Ecco, io spezzerò il vostro braccio
e spanderò sulla vostra faccia escrementi,
gli escrementi delle vittime
immolate nelle vostre solennità,
perché siate spazzati via insieme con essi.
4Così saprete che io ho diretto a voi questo monito,
perché c'è anche un'alleanza fra me e Levi,
dice il Signore degli eserciti.
5La mia alleanza con lui
era alleanza di vita e di benessere
e io glieli concessi; alleanza di timore
ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome.
6Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,
né c'era falsità sulle sue labbra;
con pace e rettitudine ha camminato davanti a me
e ha trattenuto molti dal male.
7Infatti le labbra del sacerdote
devono custodire la scienza
e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione,
perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.
8Voi invece vi siete allontanati dalla retta via
e siete stati d'inciampo a molti
con il vostro insegnamento;
avete rotto l'alleanza di Levi,
dice il Signore degli eserciti.
9Perciò anch'io vi ho reso spregevoli
e abbietti davanti a tutto il popolo,
perché non avete osservato le mie disposizioni
e avete usato parzialità riguardo alla legge.

10Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri?11Giuda è stato sleale e l'abominio è stato commesso in Israele e in Gerusalemme. Giuda infatti ha osato profanare il santuario caro al Signore e ha sposato le figlie d'un dio straniero!12Elimini il Signore chi ha agito così dalle tende di Giacobbe, il testimone e il mallevadore, e colui che offre l'offerta al Signore degli eserciti.
13Un'altra cosa fate ancora; voi coprite di lacrime, di pianti e di sospiri l'altare del Signore, perché egli non guarda all'offerta, né la gradisce con benevolenza dalle vostre mani.14E chiedete: Perché? Perché il Signore è testimone fra te e la donna della tua giovinezza, che ora perfidamente tradisci, mentr'essa è la tua consorte, la donna legata a te da un patto.
15Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza.16Perché io detesto il ripudio, dice il Signore Dio d'Israele, e chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti. Custodite la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia.

17Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate: Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace; o quando esclamate: Dov'è il Dio della giustizia?


Prima lettera di Giovanni 4

1Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo.2Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;3ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.4Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.5Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.6Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

7Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.8Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.9In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.10In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
11Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.12Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi.13Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito.14E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo.15Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio.16Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.
17Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.18Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.
19Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.20Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.21Questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello.


Capitolo III: Chi é colui che ama il bene e la pace

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1. Se, in primo luogo, manterrai te stesso nella pace, potrai dare pace agli altri; ché l'uomo di pace è più utile dell'uomo di molta dottrina. Colui che è turbato dalla passione trasforma anche il bene in male, pronto com'è a vedere il male dappertutto; mentre colui che ama il bene e la pace trasforma ogni cosa in bene. Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. Tu sei molto abile nel trovare giustificazioni per quello che fai e nel farlo apparire sotto una certa luce, mentre rifiuti di accettare le giustificazioni negli altri. Sarebbe invece più giusto che tu accusassi te stesso e scusassi il tuo fratello. Se vuoi essere sopportato, sopporta gli altri anche tu.  

2. Vedi quanto sei ancora lontano dal vero amore e dalla umiltà di chi non sa adirarsi e indignarsi con alcuno, fuor che con se stesso. Non è grande merito stare con persone buone e miti; è cosa, questa, che fa naturalmente piacere a tutti, e nella quale tutti troviamo facile contentezza, giacché amiamo di più quelli che ci danno ragione. E' invece grande virtù, e lodevole comportamento, degno di un uomo, riuscire a vivere in pace con le persone dure e cattive, che si comportano senza correttezza e non hanno condiscendenza verso di noi. Ci sono alcuni che stanno, essi, nella pace e mantengono pace anche con gli altri. Ci sono invece alcuni che non stanno in pace essi, né lasciano pace agli altri: pesanti con il prossimo, e ancor più con se stessi. Ci sono poi alcuni che stanno essi nella pace e si preoccupano di condurre alla pace gli altri. La verità è che la vera pace, in questa nostra misera vita, la dobbiamo far consistere nel saper sopportare con umiltà, piuttosto che nel non avere contrarietà. Colui che saprà meglio sopportare, conseguirà una pace più grande. Vittorioso su se stesso e padrone del mondo, questi è l'amico di Cristo e l'erede del cielo.


DISCORSO 44 SUL TESTO DI ISAIA: "SI ELEVERÀ COME UN VIRGULTO" ECC.

Discorsi - Sant'Agostino

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Signore è la radice...

1. Fratelli carissimi, molto tempo prima [che le cose avvenissero] fu profetizzato del nostro Signore e Salvatore: Si eleverà come un virgulto e come una radice in terra assetata 1. Perché come una radice? Eccotelo! Non ha bellezza né onore 2. Soffrì, fu umiliato, fu sputacchiato. Non aveva bellezza. Si mostrava uomo, mentre era Dio; ma era come una radice, la quale non è bella anche se nel suo interno ha la forza della sua bellezza. Statemi attenti, fratelli miei, e osservate la misericordia di Dio. Quando guardi un bell'albero, prosperoso, verdeggiante per le foglie, ferace di frutti, lo esalti. Ti piace staccare qualcuno dei suoi frutti, sederti alla sua ombra e ristorarti dal caldo: lodi questo complesso di bellezze. Se ti si mostrasse la radice, non vi troveresti alcuna bellezza. Non disprezzare ciò che è privo di appariscenza: da lì ha tratto origine tutto ciò che ammiri. Come radice in terra assetata. Guardate ora lo splendore dell'albero!.

...su cui è cresciuta la Chiesa.

2. È cresciuta la Chiesa; le genti hanno creduto, nel nome di Cristo sono stati vinti i sovrani, perché in tal modo diventassero vincitori nell'intera faccia della terra. Il loro collo si è piegato al giogo di Cristo. Prima perseguitavano i cristiani a motivo degli idoli, ora perseguitano gli idoli a causa di Cristo. In ogni angustia, in ogni loro tribolazione adesso ricorrono tutti all'aiuto della Chiesa. Quel granello di senape è cresciuto, diventando più grande di tutti gli ortaggi, e gli uccelli del cielo vengono, vengono i superbi del mondo, e trovano riposo al riparo dei suoi rami 3. Donde una così grande bellezza? È sorta da non so quale radice, e ora questa bellezza è coperta di gloria. Andiamo a cercare la radice. Fu coperto di sputi, fu umiliato, flagellato, crocifisso, ferito, disprezzato. Ecco, qui non c'è bellezza, ma nella Chiesa rifulge la gloria della radice. Il profeta dunque descrive lo sposo e lo presenta disprezzato, disonorato, abietto. Ora però voi potete osservare l'albero che è sorto da tale radice e ha riempito l'universo. Radice in terra assetata.

La bellezza interiore di Cristo.

3. Non ha bellezza né onore; e noi l'abbiamo visto e non aveva né bellezza né attrattiva 4. Non è forse costui il figlio del falegname? 5. Quanto doveva essere privo di attrattiva se gli si poté dire: Non diciamo forse la verità affermando che egli ha un demonio? 6. Nel suo nome i demoni fuggivano, e a lui si rinfaccia di avere un demonio! Ma perché questo? L'abbiamo visto, e non aveva né bellezza né attrattiva. Qual è la bellezza che egli aveva dentro, dove non si riusciva a vedere? In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio 7. Qual è la tua bellezza? Essendo di natura divina, non ritenne una rapina l'essere uguale a Dio 8.

Amiamo lo sposo, resosi deforme per noi.

4. E dove lo si vide privo di bellezza e di attrattiva? Egli non aveva bellezza, ma il suo volto era abbassato e la sua posizione deforme più che non quella di qualsiasi altro uomo. Uomo coperto di piaghe 9. Mentre era coperto di piaghe, uomo; prima di esserlo, Dio; dopo di esserlo, Uomo-Dio. Uomo coperto di piaghe ed esperto nel sopportare le infermità. Le infermità di chi? Di coloro per causa dei quali soffriva. Il medico portava le infermità dei frenetici, e mentre lo stavano crocifiggendo pregava e diceva: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno 10. Ponete attenzione! Amiamo lo sposo! Quanto più ci è presentato deforme, tanto più splendido, tanto più dolce è diventato per la sua sposa. Per questo motivo egli nascose il suo volto. Lo nascose perché non lo comprendessero i suoi crocifissori. Il suo volto fu coperto di maltrattamenti e non fu stimato cosa pregevole 11.

Accecamento dei giudei nei confronti di Cristo e degli eretici riguardo la Chiesa.

5. Egli porta le nostre infermità ed è nel dolore in vece nostra. Noi abbiamo ritenuto che egli fosse nei dolori, nella piaga e nella sofferenza, ma egli è stato ferito per i nostri peccati, è stato fiaccato per le nostre iniquità. Il castigo che ottiene a noi la pace è ricaduto su di lui, e per le sue lividure siamo stati sanati. Noi tutti infatti, come pecore, eravamo andati fuori strada, e il Signore l'ha condannato per i nostri peccati 12. È il Vangelo o una profezia? Contro queste predizioni cosa possono dire i giudei? Non è sorprendente che essi ascoltino tutte queste parole, che ne siano i possessori, che le leggano, eppure non trovino come siano state dette esclusivamente di colui del quale nel Vangelo si fa l'annuncio per ogni nazione della terra? Non è sorprendente che ancora non vogliano farsi cristiani, ma siano a tal segno ciechi contro gli evidentissimi oracoli dei profeti? Non ti sorprenda l'accecamento dei giudei nei confronti di Cristo. Ecco finisce quanto vien detto dello Sposo e si comincia a parlare della sposa. Ebbene, come nei riguardi dello Sposo ti sorprendeva la cecità dei giudei, così riguardo alla sposa ti sorprenda la cecità degli eretici.

Mirabili le generazioni umana e divina di Cristo.

6. Intanto stupiamoci per la cecità dei giudei. Il Signore l'ha condannato per i nostri peccati; e lui, maltrattato, non aprì bocca. Fu condotto al sacrificio come una pecora, e come agnello che non emette voce dinanzi a chi lo tosa, così egli non aprì la sua bocca. Nell'umiltà fu spiccata contro di lui la sentenza. Affinché però non lo disprezzi [dice]: Chi narrerà la sua generazione? 13. Quale generazione? Prima della stella mattutina io ti ho generato 14. Ecco una generazione: prima della stella del mattino, cioè prima di tutte le cose create, prima di tutti gli angeli, prima di ogni creatura. Come mai? Tutto è stato fatto ad opera di lui 15. Ma forse si narra qui la sua seconda generazione. E chi sarebbe in grado di narrarla? Viene concepito tramite la fede; senza che intervenga maschio, il grembo della Vergine si empie: come sposo procede dal suo talamo 16. Mirabile è questa generazione: mirabile la generazione umana, avvenuta senza padre, com'era mirabile l'altra, avvenuta senza madre. Come pecora fu condotto al sacrificio, e come agnello dinanzi a colui che lo tosa, così egli non aprì la sua bocca. Nell'umiltà fu spiccata contro di lui la sentenza. Chi narrerà la sua generazione? Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra 17. Enunzia la sua resurrezione. Vedete come con verità il Signore diceva (né la Verità poteva dire altro che il vero!): Queste cose sono state scritte di me nella legge, nei profeti e nei salmi. Avete ascoltato che il Cristo doveva soffrire e risorgere. Della resurrezione avete sentito parlare or ora: Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra. E nel suo nome [debbono] essere predicate la conversione e la remissione dei peccati in tutte le genti a cominciare da Gerusalemme 18. La stessa cosa ascolterete dal nostro profeta: non perché dobbiamo anteporre il profeta al Signore. Precedette l'araldo, è seguito il Giudice. L'araldo diceva non parole sue ma del Signore, e il Giudice, che gli veniva appresso, confermò come sue le parole dette dall'araldo. Poiché la sua vita sarà tolta dalla terra. Per le iniquità del mio popolo è stato condotto alla morte 19. Lo ascoltavate poco fa dire ad essi: Cosa vi ho fatto? Se trovate in me qualche peccato, riprendetemi. Ma loro: Crocifiggilo, crocifiggilo! 20. Certo [essi lo credevano] un uomo, ma comunque innocente. Pertanto è vero che per le iniquità del mio popolo è stato condotto alla morte.

Insano atteggiamento dei custodi del sepolcro di Cristo.

7. Darò dunque i cattivi per la sua sepoltura. Che vuol dire questo Darò i cattivi per la sua sepoltura e i ricchi per la sua morte 21? I cattivi per la sepoltura, i ricchi per la morte. Quel Giuseppe di Arimatea, uomo ricco, mentre il Signore era sospeso sulla croce, andò da Pilato e chiese il corpo di lui. Gli prestò l'ossequio della sepoltura. Furon dati dei ricchi per la sua morte: seppellì un povero, nel quale cercava la ricchezza. Quindi i ricchi per la sua morte. Quel che dice dopo era accaduto prima e quel che dice prima accadde dopo: I cattivi per la sua sepoltura. Come lo dimostriamo? I giudei andarono da Pilato e gli dissero: Signore, abbiamo sentito dire che quel bugiardo (, cioè quell'impostore) ha detto ai suoi discepoli che, una volta ucciso, sarebbe poi risuscitato. Fa' custodire il sepolcro, perché non vengano di notte i suoi discepoli e lo portino via e l'ultimo inganno non sia peggiore del precedente. Disse loro Pilato: Avete i soldati; custoditelo come vi pare 22. Essi presero i soldati e li posero a fare la guardia. Costoro sono i cattivi, ed essi furono dati per la sua sepoltura, perché cioè facessero da custodi. Ma come dimostriamo che sono cattivi? I soldati erano stati inviati senza che ne intendessero la malizia: il giudice l'aveva loro comandato ed essi vennero al sepolcro e ne fecero la guardia. Ascolta in che modo siano stati cattivi; leggi il Vangelo. Dopo la resurrezione del Signore, videro l'angelo e ne furono atterriti, sbigottiti. Mentre agli altri fu detto: Voi non dovete temere, costoro furono invasi da timore perché non li sosteneva la fede. Eppure conoscevano tutte quelle cose! Ma essi andarono dai giudei e raccontarono loro tutto l'accaduto. I giudei dissero: Vi diamo del denaro. Se ne deduce che erano cattivi: nascosero la verità, spacciarono la menzogna. In che modo spacciarono la menzogna? Nulla di strano: spacciarono una menzogna. Erano ciechi e vendettero la menzogna ad altri ciechi. Dite - così fu loro suggerito - che mentre voi dormivate son venuti i suoi discepoli e se lo son portato via. O vanità che vendi la vanità alla vanità! Gente fatua ascolterà [la diceria] e ci crederà: e questo è oggi diffuso fra i giudei; così reca la pubblica fama, vana, falsa, infondata 23. Non vogliono prestare ascolto alla testimonianza dei martiri, da cui conseguirebbero la vita, e dàn retta alla testimonianza di gente addormentata, per cui si condannano alla perdizione. Se le guardie dormivano, come poterono vedere chi lo portò via dal sepolcro? Ovvero, che facevi, o cattivo, col tuo vegliare? O cattivo, non senza motivo ha parlato di te il profeta: Darò i cattivi per la sua sepoltura. O cattivi, o pessimi! o eravate svegli, e allora dovevate fare la guardia [alla tomba], o dormivate, e allora non vi siete accorti di quel che è accaduto. In tal modo si è adempiuto ciò che tanto tempo prima lo Spirito Santo aveva predetto per bocca del profeta: Hanno ordito trame che non hanno potuto confermare 24.

Impegno quotidiano del cristiano per ottenere un favorevole giudizio finale.

8. Tutte queste cose, fratelli carissimi, sono state profetizzate e si sono adempiute per la nostra salvezza. Noi quindi dobbiamo ringraziare la divina misericordia e con tutte le forze, per quanto ci è possibile, impegnarci affinché i benefici ricevuti da Dio non ci procurino un [severo] giudizio ma un progresso [spirituale]. Quando cioè giungerà il terribile giorno del giudizio e del rendiconto, il nostro Signore e Salvatore, che verrà a giudicare, trovi intatto quello che ci aveva donato quando venne per essere giudicato. Certamente, quando egli verrà, ci farà dono di quanto ci ha promesso, ma ci chiederà conto di quello che ha redento. Ciò che ci ha elargito nella sua prima venuta esigerà nella seconda. È vero che dobbiamo avere molta fiducia nella sua misericordia, tuttavia non dobbiamo essere negligenti nel temere la sua giustizia. Ti giudicherà infatti con giustizia colui che ti ha redento con misericordia. Che se ci perdona mentre noi per tanto tempo continuiamo a peccare, non è noncuranza ma pazienza: egli non ha perso il suo potere, ma ha soltanto voluto darci la possibilità del ravvedimento. Temiamo dunque la giustizia di colui che desideriamo ci tratti con misericordia. Ora ci perdona, ma non tace; e, anche se tacesse, non tacerà per sempre. Ascoltiamolo mentre parla con i precetti, se vogliamo che ci usi pietà quando parlerà nel giudizio. Ora ci si concede misericordia, allora ci si esigerà giustizia, e ciascuno pagherà secondo le sue opere. Si avvererà quanto detto dall'Apostolo: Giudizio senza misericordia per colui che non avrà usato misericordia 25.

 

1 - Is 53, 2.

2 - Is 53, 2.

3 - Cf. Mt 13, 31-32; Lc 13, 19.

4 - Is 53, 2.

5 - Mc 6, 3.

6 - Gv 8, 48.

7 - Gv 1, 1.

8 - Fil 2, 6.

9 - Is 53, 3.

10 - Lc 23, 34.

11 - Is 53, 3.

12 - Is 53, 4-6.

13 - Is 53, 7-8.

14 - Sal 109, 3.

15 - Gv 1, 3.

16 - Sal 18, 6.

17 - Is 53, 7-8.

18 - Lc 24, 44. 46-47.

19 - Is 53, 8.

20 - Gv 19, 6.

21 - Is 53, 9.

22 - Mt 27, 57-66.

23 - Cf. Mt 28.

24 - Sal 20, 12.

25 - Gc 2, 13.


Le Orazioni di Santa Brigida

Santa Brigida di Svezia - Santa Brigida

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ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA SOPRA LA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

(Da recitare ogni giorno per un anno intero senza interruzione)


Santa Brigida, desiderosa da molto tempo di sapere il numero dei colpi che Nostro Signore Gesù Cristo aveva ricevuto durante la sua Passione, apparve Gesu’ che le disse: “ figlia mia, ho ricevuto sul mio corpo 5480 colpi. Se tu vorrai onorarli, dirai ogni giorno 15 pater e ave con le orazioni seguenti che ti do, durante un anno. Trascorso un anno tu avrai salutato ognuna delle mie piaghe

Promesse di Gesù


1. Libertà dal purgatorio di 15 anime della sua stirpe;

2. E 15 giusti della sua stirpe saranno confermati e conservati in grazia;

3. E 15 peccatori della sua stirpe si convertiranno;

4. La persona che le dirà avrà il primo grado di perfezione;

5. E 15 giorni prima di morire riceverà il mio prezioso corpo, di modo che sarà liberata dalla fame eterna e berrà il mio Prezioso Sangue perché non abbia sete eternamente;

6. E 15 giorni prima di morire avrà una amara contrizione di tutti i suoi peccati e una perfetta conoscenza di essi;

7. Metterò il segno della mia croce Vittoriosa davanti a lei per soccorrerla e difenderla contro gli attacchi dei suoi nemici;

8. Prima della sua morte io verrò a lei con la mia amatissima e dilettissima Madre; 9. E riceverò benignamente la sua anima e la condurrò alle gioie eterne;

10. E conducendola fino là, le darò con singolare tratto a bere alla fonte della mia Deità, ciò che non farò con quelli che non hanno recitato queste orazioni;

11. Perdonerò tutti i peccati a chiunque è vissuto per 30 anni in peccato mortale se dirà devotamente queste orazioni;

12. E lo difenderò dalle tentazioni;

13. E gli conserverò i suoi cinque sensi;

14. E lo preserverò dalla morte improvvisa;

15. E salverò la sua anima dalle pene eterne;

16. E la persona otterrà tutto quello che domanderà a Dio e alla Vergine Maria;

17. E se è vissuto, sempre secondo la sua volontà e se è dovuto morire l’indomani, la sua vita si prolungherà;

18. Tutte le volte che reciterà queste orazioni guadagnerà indulgenze:

19. E sarà sicura di essere aggiunta al coro degli Angeli;

20. E chi insegnerà queste orazioni ad un altro, avrà gioia e merito senza fine che saranno stabili in terra e dureranno eternamente in Cielo;

21. Dove sono e saranno dette queste orazioni, Dio è presente con la sua Grazia.

Prima orazione.

O Signore Gesù Cristo, eterna dolcezza di coloro che ti amano, giubilo che trapassa ogni gioia ed ogni desiderio, salute ed amore di coloro che si pentono, ai quali dicesti: “Le mie delizie sono con i figlioli degli uomini“, essendoti fatto uomo per loro salvezza ricordati di quelle cose che ti mossero a prendere la carne umana e di quello che sopportasti dal principio della tua incarnazione fino al salutifero tempo del tuo patire, ab aeterno ordinato nel Dio Uno e Trino. Ricordati del dolore che, come affermi tu stesso, ebbe l’anima tua, quando dicesti: “Mesta è l’anima mia fino alla morte“ quando nell’ultima cena che tu facesti coi tuoi discepoli, dando loro per vivanda il corpo e sangue tuoi, lavando i loro piedi e amorevolmente consolandoli predicesti la tua imminente Passione. Ricordati del tremito, dell’angustia e dolore che sopportasti nel santissimo corpo, prima di andare sul patibolo della Croce, quando dopo l’avere tu fatto tre volte orazione al Padre, pieno di sudor di sangue, ti vedesti tradito da uno dei tuoi discepoli, preso dal tuo popolo eletto, accusato da falsi testimoni, iniquamente da tre giudici condannato a morte, nel più solenne tempo della Pasqua, tradito, burlato, spogliato dei tuoi vestiti, percosso nella faccia (con gli occhi bendati), legato alla colonna, flagellato e coronato di spine. Concedimi adunque, ti prego dolcissimo Gesù, per le memorie che serbo di queste pene, prima della mia morte, sentimenti di vera contrizione, una sincera confessione e remissione di tutti i miei peccati. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore! Amen. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Seconda orazione.

O Gesù, vera letizia degli Angeli e Paradiso di delizie, ricordati degli orribili tormenti che provasti, quando i nemici tuoi, come ferocissimi leoni, avendoti circondato con schiaffi, sputi, graffi ed altri inauditi supplizi, ti lacerarono; e per le ingiuriose parole, per le aspre percosse e durissimi tormenti, con i quali i nemici tuoi t’afflissero, io ti supplico che voglia liberarmi dai miei nemici così visibili come invisibili, e concedi che sotto l’ombra delle ali tue io ritrovi la protezione dell’eterna salute. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Terza orazione

O Verbo incarnato. Onnipotente creatore del mondo, che sei immenso, incomprensibile e puoi racchiudere l’universo nello spazio di un palmo, ricordati dell’amarissimo dolore che sopportasti quando le santissime tue mani e piedi furono confitti con chiodi acuminati sul legno della croce. Oh! Qual dolore provasti, o Gesù, allorché i perfidi crocifissori dilaniarono le tue membra e sciolsero le congiunture delle tue ossa, tirarono il tuo corpo per ogni verso, a loro piacere. Ti prego per la memoria di questi dolori sopportati da te sopra la croce, che tu mi voglia concedere ch’io ti ami e tema quanto si conviene. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Quarta orazione

O Signore Gesù Cristo Celeste Medico, ricordati delle sofferenze e dei dolori che sentisti nelle tue già lacerate membra, mentre si levava in alto la croce. Dai piedi alla testa eri tutto un cumulo di dolori; e nondimeno ti scordasti di tanta pena, e porgesti pietosamente preghiere al Padre per i nemici tuoi dicendo: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno“. Per questa smisurata carità e misericordia e per la memoria di questi dolori concedimi di ricordarmi della tua amatissima Passione, affinché essa mi giovi per una piena remissione di tutti i miei peccati. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater. Ave.

 

Quinta orazione

Rammentati, o Signore Gesù Cristo, specchio di eterna chiarezza, dell’afflizione che avesti quando, veduta la predestinazione di quelli eletti che, mediante la tua Passione, dovevano salvarsi, prevedesti ancora che molti non ne avrebbero profittato. Pertanto ti chiedo per la profondità della misericordia che mostrasti non solo nell’aver dolore dei perduti e disperati, ma nell’adoperarla verso il ladrone quando gli dicesti: “Oggi sarai meco in paradiso“, che tu voglia pietoso Gesù, adoperarla sopra di me al punto della mia morte. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, ragnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Sesta orazione

O Gesù Re amabile, ricordati del dolore che provasti, quando nudo e disprezzato pendesti in Croce, senza avere, fra tanti amici e conoscenti che t’erano d’intorno, chi ti consolasse, eccetto la tua diletta Madre, alla quale raccomandasti il discepolo prediletto, dicendo: “Donna, ecco il tuo figlio; ed al discepolo: ecco la tua Madre“. Fiducioso ti prego, pietosissimo Gesù, per il coltello del dolore che allora le trapassò l’anima, che tu abbia compassione di me nelle afflizioni e tribolazioni mie così del corpo come dello spirito, e mi consoli, porgendomi aiuto e gaudio in ogni prova ed avversità. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Settima orazione

O Signore, Gesù Cristo, fonte di dolcezza inestinguibile che mosso da intimo affetto di amore, dicesti in Croce: “Io ho sete, cioè desidero sommamente la salute del genere umano”, accendi, ti preghiamo, in noi il desiderio di operare perfettamente, spegnendo del tutto la sete delle concupiscenze peccaminose e il fervore dei piaceri mondani. Amen.

O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.


Pater, Ave.

 

Ottava orazione

O Signore Gesù Cristo, dolcezza dei cuori e soavità grandissima delle menti, concedi a noi miseri peccatori, per l’amarezza dell’aceto e del fiele che per noi gustasti nell’ora della tua morte, che in ogni tempo, specialmente nell’ora del morire nostro, noi ci possiamo cibare del Corpo e Sangue tuo non indegnamente, ma in rimedio e consolazione delle anime nostre. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Nona orazione

O Signore Gesù Cristo, giubilo della mente, ricordati dell’angustia e dolore che patisti quando per l’amarezza della morte e l’insulto dei giudei gridasti al Padre tuo: “Eloi, Eloi, lamma sabactani; cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. Per questo ti chiedo che nell’ora della mia morte tu non mi abbandoni. Signor mio e Dio mio. Amen.

O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Decima orazione

O Signore Gesù Cristo, principio e termine ultimo del nostro amore, che dalla pianta dei piedi alla cima del capo ti sommergesti nel mare dei patimenti ti prego, per le larghe e profondissime tue piaghe, che mi voglia insegnare ad operare perfettamente con vera carità nella legge e nei precetti tuoi. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Undicesima orazione

O Signore Gesù Cristo, profondo abisso di pietà e di misericordia io ti domando, per la profondità delle piaghe che trapassarono non solo la carne tua e le midolla delle ossa, ma anche le più intime viscere, che ti piaccia sollevare me, sommerso nei peccati e nascondermi nelle aperture delle tue ferite. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Dodicesima orazione

O Signore Gesù Cristo, specchio di verità, segno d’unità e legame di carità, abbi in mente le innumerevoli ferite di cui fu ricoperto il tuo Corpo, lacerato dagli empi Giudei e imporporato del tuo stesso preziosissimo Sangue. Scrivi, ti prego, con quello stesso Sangue nel cuore mio le tue ferite, affinché, nella meditazione del tuo dolore e del tuo amore, si rinnovi in me ogni giorno il dolore del tuo patire, si accresca l’amore, ed io perseveri continuamente nel renderti grazie sino alla fine della mia vita, cioè fino a quando io non verrò da te, pieno di tutti i beni e di tutti i meriti che ti degnasti donarmi dal tesoro della tua Passione. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Tredicesima orazione

O Signore Gesù Cristo, Re invittissimo ed immortale, rammentati del dolore che sentisti quando, essendo tutte le forze del Corpo e del Cuore tuo venute meno, inchinando il capo dicesti: “Tutto è compiuto“. Perciò ti prego per tale angustia e dolore, che tu abbia misericordia di me nell’ultima ora della mia vita, quando sarà l’anima mia turbata dall’ansia dell’agonia. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Quattordicesima orazione

O Signore Gesù Cristo, Unigenito dell’altissimo Padre, splendore e figura della sostanza sua, ricordati dell’umile preghiera con la quale raccomandasti lo spirito tuo dicendo: “Padre, raccomando nelle tue mani lo spirito mio” . E dopo piegato il capo e aperte le viscere per riscattare, esclamando mandasti fuori l’ultimo respiro. Per questa preziosissima morte ti prego, Re dei Santi, che mi faccia forte nel resistere al diavolo, al mondo ed alla carne, affinché morto al mondo, io viva a te solo, e tu riceva nell’ultima ora della mia vita lo spirito mio, che dopo lungo esilio e pellegrinaggio desidera di ritornare alla sua patria. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

Quindicesima orazione

O Signore Gesù Cristo, vera e feconda vita, ricordati dell’abbondante effusione del sangue tuo, allorché piegato il capo sulla Croce, il soldato Longino ti squarciò il costato da cui uscirono le ultime gocce di sangue ed acqua. Per questa amarissima Passione ferisci, ti prego, dolcissimo Gesù, il cuor mio, affinché, giorno e notte io versi lacrime di penitenza e di amore: convertimi totalmente a te perché il mio cuore sia perpetua abitazione di te e la conversione mia ti piaccia e ti sia accetta, ed il termine della mia vita sia lodevole, per lodarti insieme con tutti i Santi in eterno. Amen. O Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. O Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi di noi pietà.

Pater, Ave.

 

O Signore mio Gesù Cristo, Figlio di Dio vivo, accetta questa preghiera con lo stesso immenso amore, col quale sopportasti tutte le piaghe del tuo Santissimo Corpo; abbi di noi misericordia, ed a tutti i fedeli, vivi e defunti, concedi la tua misericordia, la tua grazia, la remissione di tutte le colpe e pene, e la vita eterna. Amen.

 

ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA


da recitarsi per 12 anni, senza interruzioni.

Promesse di Gesù per coloro che reciteranno questa preghiera per 12 anni


1. L’anima che le recita non andrà in purgatorio.

2. L’anima che le recita sarà accettato tra i martiri come se avesse versato il suo sangue per la fede.

3. L’anima che le recita può scegliere altre tre persone che Gesù manterrà in uno stato di grazia sufficiente per diventare sante.

4. Nessuno delle quattro generazioni successive all’anima che le recita si dannerà.

5. L’anima che le recita sarà resa edotta della propria morte un mese prima. Se si dovesse morire prima dei 12 anni, Gesù riterrà valide le preghiere, come se fossero state completate. Se si salta uno o due giorni per particolari motivi, si possono recuperare in seguito. Coloro che si assumono questo impegno, non devono pensare che queste preghiere siano il lasciapassare automatico per il Paradiso e di poter quindi continuare a vivere secondo i propri desideri. Sappiamo che dobbiamo vivere con Dio in tutta coerenza e sincerità non solo quando si recitano queste preghiere, ma durante tutta la vita.

 

1. LA CIRCONCISIONE.
Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le prime ferite, i primi dolori e il primo sangue che Egli ha versato in espiazione di tutti i giovani, quale protezione contro il primo peccato mortale, in particolare dei miei consanguinei.

Pater, Ave.

2. LE SOFFERENZE DI GESU’ SUL MONTE DEGLI ULIVI.
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro le terribili sofferenze del Cuore Divino di Gesù sul Monte degli Ulivi e Ti offro ogni goccia del suo sangue in espiazione di tutti i miei peccati del cuore e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro tali peccati e per la diffusione dell’Amore divino e fraterno.

Pater, Ave.

3. LA FLAGELLAZIONE DI GESU’.
 Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro i mille e mille colpi, dolori atroci e il Prezioso Sangue della Flagellazione in espiazione di tutti i miei peccati della carne e di tutti quelli dell’umanità, quale protezione contro di essi e per la salvaguardia dell’innocenza, in particolare tra i miei consanguinei.

Pater, Ave.

4. LA CORONAZIONE DI SPINE DI GESU’.
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, ti offro le ferite, i dolori e il Preziosissimo Sangue sceso dal Capo di Gesù quando fu coronato di spine, in espiazione dei miei peccati dello spirito e quelli di tutta l’umanità, quale protezione contro di essi e per la costruzione del Regno di Dio su questa terra.

Pater, Ave.

5. LA SALITA DI GESU CARICO DELLA CROCE AL CALVARIO.
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, ti offro le sofferenze patite da Gesù lungo la salita del monte Calvario e, in particolare, la Santa Piaga della Spalla e il Prezioso Sangue che da essa uscì, in espiazione dei miei e altrui peccati di ribellione alla croce, di rifiuto dei tuoi santi disegni e di ogni altro peccato della lingua, quale protezione contro di essi e per un amore autentico alla santa Croce.

Pater, Ave.

6. LA CROCIFISSIONE DI GESU’.
Eterno Padre, per le mani purissime di Maria e per il Cuore Divino di Gesù, Ti offro tuo Figlio inchiodato sulla Croce e innalzato su essa, le sue ferite alle mani e ai piedi e il Prezioso Sangue che da essa uscì per noi, i suoi terribili tormenti del Corpo e dello Spirito, la sua preziosa Morte e l’incruento suo rinnovarsi in tutte le Sante Messe celebrate sulla terra. Ti offro tutto questo in espiazione di tutte le mancanze fatte ai voti e alle regole negli ordini religiosi, in riparazione di tutti i miei e altrui peccati, per i malati e i moribondi, per i sacerdoti e per i laici, per le intenzioni del Santo Padre riguardanti la costruzione della famiglia cristiana, il rafforzamento della Fede, il nostro Paese, l’unità in Cristo fra le nazioni e all’interno della sua Chiesa, e per la Diaspora.

Pater, Ave.

7. LA FERITA DEL COSTATO DI GESU’.
Eterno Padre, accetta, per le necessità della Santa Chiesa e in espiazione dei peccati di tutta l’umanità, l’Acqua e il Sangue Preziosissimi usciti dalla ferita inflitta al Cuore Divino di Gesù e gli infiniti meriti che essi effondono. Ti supplichiamo, sii buono e misericordioso verso di noi! Sangue di Cristo, ultimo prezioso contenuto del Sacro Cuore di Gesù, purificami e purifica tutti i fratelli da ogni colpa! Acqua di Cristo, liberami da ogni pena meritata per i miei peccati e spegni le fiamme del Purgatorio per me e per tutte le anime purganti. Amen.

Pater, Ave, Gloria, Angelo di Dio.


2 giugno 1941

Madre Pierina Micheli

Sono passata dalla luce alle tenebre, dal riposo alla lotta. Benone! Alleluia!

Questa notte ho avuto un vomito di sangue spaventoso! Gesù l'ha dato tutto, dunque, che gran cosa è anima mia! Coraggio.