MaM
Messaggio del 25 dicembre 2000: Cari figli! Oggi, giorno in cui Gesù è nato e con la sua nascita porta gioia, amore e pace incommensurabili, vi invito in modo speciale a dire il vostro “sì” a Gesù. Aprite il vostro cuore affinchè Gesù possa entrarvi, abitarvi e cominciare ad operare attraverso di voi. Solo così potrete comprendere la vera bellezza dell’amore, della gioia e della pace di Dio. Cari figli, gioite per la nascita di Gesù e pregate per tutti quei cuori che non si sono aperti a Gesù, affinchè Gesù possa entrare anche in ognuno di quei cuori, operare tramite loro e perchè ogni uomo sia un esempio di uomo di verità attraverso cui Dio opera.

Notizie dai giornali cattolici



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Oggi inizia la Novena ai martiri di Siroki Brijeg.
Sono giorni di puro divertimento, per chi, come me, ha già affidato il cuore alla pace rassicurante di un ideale politico altro: lo spettacolo che i vari partiti stanno dando nella compilazione delle liste è esilarante.
Il 4 marzo prossimo i cattolici andranno al voto nudi. Finora non si era mai vista una situazione così intrisa di disillusione, smarrimento, dispersione. La storia della diaspora dei cattolici in politica è lunga. Essa inizia quando i primi cattolici entrarono come indipendenti nelle liste del PCI, ma anche prima con il “cattolico comunista” Franco Rodano e con Felice Balbo. E’ quindi una storia lunga, che ora però sembra giunta a conclusione. La diaspora è completa, ognuno per sé e Dio per tutti, nudi alla meta.
Di fronte alla crisi di un matrimonio è opportuno separarsi il più presto possibile per riappropriarsi della propria libertà, dei propri desideri, di se stessi? In presenza di figli, poi, non è conveniente che papà e mamma, quando il rapporto scricchiola, prendano in fretta strade diverse? Non è, forse, meglio rimpallarsi tra due genitori separati che condividere il tetto con due genitori scontenti? Nell’odierna «società liquida» è opinione largamente condivisa a tutti i livelli dell’analisi culturale, con partecipazione di medici, psicologi, giuristi, opinionisti di ogni ordine e grado, che ogni persona debba mettere a tema costantemente il proprio io, nella convinzione che se saprà soddisfare se stessa contribuirà alla contentezza di chi gli sta intorno e, in definitiva, a un mondo più felice. Di conseguenza, nelle comunità moderne, amore, fedeltà responsabilità… non sono più le radici del vivere insieme e del bene comune; e risulta oggi difficile, quasi impraticabile, creare un collegamento tra l’amore coniugale e disposizioni interiori come dono, reciprocità e sacrificio…, parole, queste ultime, che hanno un retrogusto di vecchio e di vagamente coercitivo. Bene così? L’individualismo è il segreto della felicità? Un libro dice il contrario. Si intitola L’Amore non si arrende. Introduzione alla Conciliazione familiare (Edizioni Ares, pp. 160, euro 14) ed è dedicato a quanti vogliano ripensare alle proprie difficoltà familiari da un’angolatura diversa da quella oggi tradizionalmente proposta, che lasci aperta la possibilità al recupero del rapporto.
Bisogna sempre ricordare che i sacramenti non sono incontri interiori privati del fedele con Dio, ma espressioni visibili della fede della Chiesa. Per questo la Chiesa ha sempre richiesto che i fedeli non si trovassero in contraddizione con la forma di vita cristiana.
Li chiamano "turisti della salute": sono gli africani più ricchi che si fanno curare in costose cliniche private, molto spesso all'estero, fuori dal Continente Nero. Dove invece la sanità è ancora priva delle strutture fondamentali. Ma almeno un successo si registra: le campagne di vaccinazione stanno debellando le peggiori malattie infettive.
Qual è il modo più veloce e sicuro per cambiare la mentalità della gente? Proporre i modelli voluti attraverso le opere di intrattenimento: canzoni, spettacoli tv, film e così via. È per questo che abbiamo via via visto popolarsi le serie tv, soprattutto quelle dirette ad adolescenti, di personaggi felicemente gay; ed è per questo che sempre più spesso chi guarda la tv si trova davanti presentatori e ospiti dello stesso sesso che indugiano nel baciarsi. Uguale al cinema, dove diventa sempre più difficile trovare film importanti che non contemplino almeno un qualche spezzone dedicato alla promozione dell’amore omosessuale. All’inizio si resta scandalizzati, poi si diventa infastiditi, quindi alla fine ci si abitua e chi malgrado tutto non condivide la nuova tendenza si rassegna e al massimo se la prende con i tempi che cambiano.
Veniamo da anni di attacchi forsennati alla famiglia e di leggi eversive della coscienza comune del nostro popolo. Emarginare i princìpi non negoziabili significa essere nella società senza identità. E ritirare fuori l'espressione "cattolici adulti" o "maturi" è un'operazione equivoca.