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Messaggio del 2 novembre 2019:Cari figli, il mio diletto Figlio ha sempre pregato e glorificato il Padre Celeste. Gli ha sempre detto tutto ed ha confidato nella sua volontà. Così dovreste fare anche voi, figli miei, poiché il Padre Celeste ascolta sempre i suoi figli. Un unico cuore in un solo cuore: amore, luce e vita. Il Padre Celeste si è donato mediante un volto umano, e tale volto è il volto di mio Figlio. Voi, apostoli del mio amore, voi dovreste sempre portare il volto di mio Figlio nei vostri cuori e nei vostri pensieri. Voi dovreste sempre pensare al suo amore e al suo sacrificio. Dovreste pregare in modo da sentire sempre la sua presenza. Poiché, apostoli del mio amore, questo è il modo di aiutare tutti coloro che non conoscono mio Figlio, che non hanno conosciuto il suo amore. Figli miei, leggete il libro dei Vangeli: è sempre qualcosa di nuovo, è ciò che vi lega a mio Figlio, che è nato per portare parole di vita a tutti i miei figli e per sacrificarsi per tutti. Apostoli del mio amore, portati dall’amore verso mio Figlio, portate amore e pace a tutti i vostri fratelli. Non giudicate nessuno, amate ognuno mediante l’amore verso mio Figlio. In tal modo vi occuperete anche della vostra anima, ed essa è la cosa più preziosa che veramente vi appartiene. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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Il Tribunale Costituzionale del Cile ha respinto la richiesta di giudicare incostituzionale la legge che introduce l’aborto legale nel Paese. Il Cile era uno dei sei Paesi al mondo in cui la soppressione del feto non era permessa. Una vittoria della presidenta Bachelet, che ora terrà una relazione in Vaticano.
Nella frase incriminata nel messaggio di papa Francesco per la Giornata dei migranti, in effetti non c'è un riferimento allo ius soli ma ad un altro problema che riguarda alcuni paesi del Sud del mondo. Eppure la Sala stampa vaticana, così come tante alre volte, se ne guarda bene dal correggere certe distorsioni. Una situazione inaccettabile che intanto consiglia di ignorare giornali e tg per leggere direttamente le parole del Papa.
Il criterio del “miglior interesse del bambino”, concetto peraltro ambiguo, non è stato applicato, ma semmai stravolto dalle corti britanniche che hanno deciso per l’interruzione delle cure a Charlie Gard. Lo spiega in questa intervista il giurista Andrea Perrone, docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore, e se parla stasera a Rimini con monsignor Negri e Salvatore Abbruzzese.