MaM
Messaggio del 7 settembre 1983:Io sono la vostra madre. Apro continuamente le mani verso di voi. Io vi amo. Amo in particolare i miei figli che sono nella malattia, nella sofferenza e nel peccato. Io sono madre di tutti.

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Costa Concordia, "è stata la provvidenza a non farmi salire su quella nave" „Gabriele Lotti, forlivese 51enne, era stato selezionato da una tv nazionale nel ristretto lotto dei 200 artigiani che avrebbero dovuto prendere parte a "Professione Lookmaker", corso a bordo della nave "Costa Concordia"“. Costa Concordia, "è stata la provvidenza a non farmi salire su quella nave" „Ma ecco che, una decina di giorni fa, Gabriele comincia a sentire nell'animo una strana ritrosia, molto più di un presentimento. Mentre è immerso nella preghiera (Lotti guida da anni un gruppo di spiritualità legato al santuario mariano di Medjugorje, in Bosnia), avverte una forza contraria, un qualcosa (o forse un qualcuno) che lo spinge a non partire. “
Una intellettuale e blogger musulmana è scesa in campo per difendere i bambini cristiani percossi in un episodio che di recente ha scosso la comunità cristiana di Karachi, capitale del Sindh: nei giorni scorsi un gruppo di 4 musulmani ha attaccato una chiesa cristiana pentecostale nella New Colony Mianwali a Manghopir (quartiere di Karachi), hanno schiaffeggiato i bambini, saccheggiato la chiesa, danneggiato gli arredi sacri e calpestato le bibbie, rotto gli impianti di amplificazione. Secondo gli aggressori, provenienti da un moschea che si trova nelle vicinanze, “i canti dei bambini cristiani disturbavano la loro preghiera. La comunità cristiana locale non ha voluto sporgere denuncia – spiega all'agenzia Fides un cristiano, rappresentante locale dell’Apma (All Pakistan Minorities Alliance) – per timore di ritorsioni.
Cinquecento anni dopo l’ultima visita pontificia, un Successore di Pietro torna a Sansepolcro, in provincia di Arezzo. È la notizia, annunciata questa mattina con gioia, dall’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Riccardo Fontana, della visita pastorale che Benedetto XVI compirà nella diocesi toscana domenica 13 maggio prossimo.
«La proclamazione di Gesù Cristo può essere attuata in modo molto efficace mediante la narrazione della sua vicenda terrena, come fa il Vangelo». È questo il punto di partenza, tratto dal n. 20 dell’Esortazione post-sinodale “Ecclesia in Asia” di Giovanni Paolo II, del messaggio che Don Klement Vaclav, consigliere generale per le Missioni salesiane, ha inviato a tutti i confratelli del mondo in vista della Giornata Missionaria Salesiana 2012 per la quale non c’è una data fissa ma la scelta viene fatta da ciascuna Ispettoria in base alle proprie attività, soprattutto perché non si tratta di un evento isolato né di un’attività occasionale ma di un itinerario educativo e pastorale di alcune settimane, o di diverse iniziative lungo l’anno, di cui la Giornata costituisce il punto culminante.
Le crociere che percorrono il Mediterraneo sono presentati nelle pubblicità come grandi centri ludici e, per molti versi, lo sono. Intanto, con il naufragio della Costa Concordia, è venuto a galla qualcosa che non sempre si sa sulle crociere: queste “città galleggianti” hanno un cappellano a bordo. In questo caso padre Raffaele Malena, che ha vissuto in prima persona il naufragio. Assieme a lui, il parroco dell’isola del Giglio, don Lorenzo Pasquotti, ha aiutato i naufraghi. Ma anche il direttore della Pastorale del mare della Chiesa italiana, don Giacomo Martino, che a Grosseto ha coordinato l’assistenza ai naufraghi. Don Giacomo ha spiegato in un’intervista a ZENIT il ruolo di un cappellano in una crociera.
Il 17 gennaio, come da tradizione, in moltissimi paesi, comuni e province d’Italia si festeggia Sant’Antonio Abate. Eremita egiziano, conosciuto anche come Sant’Antonio l’Anacoreta o Sant’Antonio del Deserto, fondatore del monachesimo, è considerato il primo degli abati. Sant’Antonio Abate, da non confondere con il Santo di Padova, è uno dei Santi più autorevoli della storia, talmente importante da essere celebrato non solo dalla Chiesa Cattolica, ma anche dalla Chiesa Luterana e da quella Copta. La sua vita ci è stata tramandata da Sant’Atanasio d’Alessandria, che fu suo fedele discepolo e compagno di lotta contro l’arianesimo.
Uno dei più illustri protagonisti del dialogo-interreligioso è Gary Krupp, l’ebreo fondatore della Pave the Way Foundation (PTWF). In occasione della Giornata del dialogo ebreo-cattolico, Krupp ha rilasciato a Zenit un’intervista in esclusiva.
Non fatevi scappare questa mostra, organizzata dal Musa di Sondrio (Museo valtellinese di Storia e arte). Perché è qualcosa di più di una semplice mostra: è una scoperta emozionante e a tratti commovente di un pezzo di storia collettiva su cui, senza esplicite ragioni, era calata un’ermetica dimenticanza. La scoperta è partita oltre dieci anni fa dal ritrovamento nei sottotetti di una chiesa di Mazzo Valtellina di una statua di una Madonna completata nel volto e nelle mani, e per il resto intagliata sommariamente. Merito di Francesca Bormetti, la studiosa che con passione e determinazione davvero esemplari, è riuscita in anni di perlustrazioni del territorio e di studi a ricostruire la storia di cui quel “torsolo” era il primo segno riemerso. Evidente che in quelle condizioni la statua non poteva essere esposta su un altare.
Il 17 gennaio, come ogni anno, si celebra la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, che prelude alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si svolge dal 18 al 25 dello stesso mese che, che col passar del tempo sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel panorama del dialogo interreligioso.
La pastorale dei migranti riprende l’esperienza dell’immigrazione italiana all’estero quando i cappellani assistevano i concittadini in altri Paesi. La carità quotidiana nasce dell’eucaristia e le comunità si fanno parte attiva di questa carità. E oggi gli immigrati diventano promotori dell’evangelizzazione non solo con gli altri immigrati, ma anche con gli italiani. Lo ha detto, in un’intervista a Zenit, monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma, dopo la messa nella chiesa di Santo Spirito in Sassia con le diverse comunità straniere residenti in questa città, in occasione della 98° Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato.
«In Pakistan le donne imparano fin dalla tenera età che gli uomini hanno il diritto di picchiarle e maltrattarle. E si considerano degli oggetti. Se il marito da loro da bere, bevono. Altrimenti muoiono di sete». Suor Nazreen Daniels opera in un centro della diocesi di Faisalabad - sostenuto in parte da Aiuto alla Chiesa che Soffre – che assiste ragazze, donne e perfino bambine vittime di violenza.
Sabato 14 gennaio il presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti ha incontrato Papa Benedetto XVI. “Clima cordiale”, hanno sintetizzato i cronisti. Diceva santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1917) che «la buona educazione […] è mezza santità». Ma come immaginare di scindere le buone maniere usate dal pontefice dalla dolce fermezza con cui sicuramente, nei 25 minuti di colloquio privato con Monti, egli ha (tra l’altro) ricordato (si sa) il ruolo che l’Italia può svolgere nel dramma del Sud del Mediterraneo, dove, nei Paesi a maggioranza musulmana, le minoranze cristiane o sono perseguitate apertamente oppure vivono situazioni di grande precarietà e pericolo?
«Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace». Sono le parole di Benedetto XVI nell'Angelus di domenica 16 gennaio, in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, cui il Papa aveva già dedicato un documento pubblicato lo scorso 25 ottobre 2011. Il tema è molto interessante, e circondato da equivoci e slogan. Vale dunque la pena di cercare di capire meglio che cosa insegna la Chiesa in tema d'immigrazione.
Per gentile concessione dell'editore Itaca, anticipiamo alcune pagine della preziosa raccolta di saggi Dal paradiso all'inferno. I confini dell'umano in Dostoevskij di Tat'jana Kasatkina, a cura di Elena Mazzola.
Non chiamatela più febbre. Quella del gioco è una patologia che adesso fa davvero paura. Secondo l’ultimo dossier “Azzardopoli” dell’associazione Libera, sono circa 800 mila nel nostro paese i giocatori patologici: sono quelli che si accaniscono in media tre volte a settimana, spendendo fino a 600 euro al mese. Con 2 milioni di giocatori considerati a rischio. «Purtroppo sono cifre realistiche. Oltre alla grandissima offerta di giochi, peraltro in continua espansione e alle cifre di introito, basterebbe frequentare per una settimana una sala gioco per rendersi conto della gravità del problema». È il commento amaro di Cesare Guerreschi, psicoterapeuta, fondatore della Siipac, la Società italiana d’intervento sulle patologie compulsive, già autore di diverse pubblicazioni sul tema, come Giocati dal gioco (San Paolo 2000, pp. 160 euro 9,30)