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Messaggio del 2 settembre 2018:Cari figli, le mie parole sono semplici, ma sono colme di amore materno e sollecitudine. Figli miei, su di voi si addensano sempre più ombre di tenebra e d’illusione, ma io vi invito alla luce e alla verità: io vi invito a mio Figlio. Solo lui può trasformare la disperazione e la sofferenza in pace e serenità. Solo lui può dare speranza nei dolori più profondi. Mio Figlio è la vita del mondo. Quanto meglio lo conoscerete, quanto più vi avvicinerete a lui, tanto più lo amerete, perché mio Figlio è l’Amore. L’amore cambia ogni cosa, rende bellissimo anche ciò che, senza amore, vi pare insignificante. Perciò vi dico di nuovo che, se volete crescere spiritualmente, dovete amare molto. So, apostoli del mio amore, che non è sempre facile ma, figli miei, anche le vie dolorose sono strade che portano alla crescita spirituale, alla fede ed a mio Figlio. Figli miei, pregate! Pensate a mio Figlio. In ogni momento della giornata innalzate il vostro animo a lui. Io raccoglierò le vostre preghiere come fiori del giardino più bello e le donerò a mio Figlio. Siate autentici apostoli del mio amore, diffondete a tutti l’amore di mio Figlio. Siate i giardini del fiore più bello. Aiutate con la preghiera i vostri pastori, perché possano essere dei padri spirituali colmi d’amore verso tutti gli uomini. Vi ringrazio!

Notizie dai giornali cattolici



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Yousaf Masih Bhatti ha fondato una casa di cura no profit che apre le porte a cristiani e musulmani. Oggi ospita 20 pazienti, tra cui quattro musulmani, ma il sogno è “aprire un vero ospedale”. Secondo stime ufficiali in Pakistan vi sono oltre 684mila tossicodipendenti.
La remissione della scomunica imposta nel 1988 ai quattro Vescovi consacrati illegittimamente dall'Arcivescovo francese Marcel Lefebvre, resa pubblica dalla Congregazione per i Vescovi il 24 gennaio, “non è la fine ma l'inizio di un processo di dialogo” in cui restano ancora questioni da chiarire.
Riportiamo il comunicato di monsignor Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, in merito alle dichiarazioni rilasciate da monsignor Richard Williamson circa il genocidio degli ebrei, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede questo martedì sera.
Il Cardinale Justin Rigali ha definito la decisione del Presidente Barack Obama nel terzo giorno della sua presidenza di invertire la Politica di Città del Messico “molto deludente”.
In occasione dei cinquant'anni dell'annuncio del Concilio Vaticano II da parte di Papa Giovanni XXIII, il Centro Televisivo Vaticano ha prodotto un documentario in formato DVD in cui si ricorda la sua storia.
Se fosse ancora in questo mondo, Chiara Lubich avrebbe festeggiato in questi giorni il suo 89° compleanno, essendo nata a Trento il 22 gennaio 1920.
E' stato presentato a Roma, per iniziativa della Presidenza Nazionale dell'Unitalsi, il libro “Il caso Lourdes – storia, testimonianze, miracoli”, scritto da Daniele Gatti e pubblicato da De Ferrari Editore.
Le attività degli Angeli sono state uno degli oggetti preferiti della contemplazione di San Tommaso d’Aquino (1225-1274). Il massimo genio di tutti i tempi della teologia cattolica era talmente affascinato dal mondo angelico che i posteri lo definirono ‘Doctor Angelicus’ .
«Io credo che Dio ci abbia creati perché ci vuole felici. E la comicità è la cosa che più si avvicina su questa terra alla felicità » . Giacomo Poretti lo sa bene, perché con gli amici Aldo Baglio e Giovanni Storti di gente ne ha resa felice – perlomeno per qualche minuto – tanta. Sia travestito da circense bulgaro, da martellante Tafazzi o da avvoltoio, «Giacomino» con gli altri del trio ha proposto una comicità semplice e pulita che ha sbancato spesso l’auditel in tv e il botteghino a teatro e al cinema. E adesso il « piccolo » attore, che dal suo metro e 55 non dimostra affatto 52 anni, spiazza dedicandosi a programmi «alti» per il Centro culturale San Fedele di Milano: cura una nuova rubrica sulla rivista dei gesuiti Popoli ( «Il prossimo commento sarà sulla cittadinanza ai migranti» , dice), organizza incontri culturali e spirituali e il 13 maggio commenterà la parabola evangelica del ricco Epulone. Eppure un filo logico c’è. «Giacomino» guarda con una luce speciale negli occhi e un sorriso sornione dietro ai baffetti sottili. Sinora, con grande discrezione, ha sempre evitato di parlare del suo percorso di fede. « Il mio è stato un percorso di riavvicinamento alla Chiesa dopo un esodo durato anni. Avevo però un’inquietudine continua, il desiderio di qualcosa d’altro. Da 10 anni, invece, anche grazie a mia moglie Daniela che aveva le stesse esigenze, e al Centro San Fedele, sono ' tornato alla base'. Non a caso abbiamo battezzato nostro figlio ( due anni e mezzo) Emanuele, ' Dio con noi': vorremmo che gli rimanesse una traccia delle nostre scelte».
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I racconti di chi ha frequentato l'istituto: «Accuse inverosimili. Quegli abusi non sarebbero passati inosservati. Tra noi ci si raccontava tutto. Avremmo saputo se fossero successe quelle cose».