Il Papa ha autorizzato 27 nuovi religiosi uccisi in odio alla fede nel corso della Guerra Civile spagnola portando a 1962 il numero totale dei martiri per Cristo, la persecuzione più numerosa della Storia della Chiesa. Ma la composizione politica attuale è del tutto simile a quella che 80 anni fa portò allo sterminio di tanti cattolici. Così mentre la Chiesa beatifica i suoi martiri, il mainstream culturale e mediatico ancora ritiene che la parte giusta fosse quella dei carnefici.
Il lancio su Netflix di un film blasfemo con un Gesù gay e l’esposizione all’esterno di un museo romano di un manifesto con Gesù dalle pulsioni pedofile stanno scuotendo il mondo cattolico. Il cardinale Burke: «L’arte è diventata espressione del vuoto di una vita senza Dio; odiano Cristo perché svela questo nulla». «Il silenzio di vescovi e preti su questi attacchi a Dio è scandaloso, è il segno della grave crisi della Chiesa». «I fedeli dovrebbero fare atti di riparazione e poi usare ogni mezzo lecito per impedire che queste oscenità si propaghino».