Ieri è arrivato nei cinema italiani Maria regina di Scozia, che narra le vicende di Maria Stuarda (1542-1587), cugina della protestante Elisabetta I d’Inghilterra, la quale la fece imprigionare per anni e poi uccidere. La vita di Maria, intensa e in gran parte infelice, merita di essere ricordata perché la regina scozzese si sacrificò per il bene del suo popolo e della Chiesa, affrontando tradimenti, intrighi di corte, minacce e guerre.
L’attacco terroristico al Dusit Hotel di Nairobi del 15 gennaio è già stato quasi dimenticato. L'attenzione è maggiore quando i terroristi attaccano in Europa o negli Usa, dunque non ci si rende conto che è la stessa guerra dichiarata dall'islam jihadista. Quello del 15 gennaio è l'ultimo di una serie di attentati del jihadismo somalo.
L'occupazione militare della lobby gay anche nel mondo della lirica. Copioni stravolti in chiave lesbo, protagonisti omosessuali e Violette innamorate, ma della serva. L’oscenità, la propaganda omosessualista, la blasfemia su Cristo, la coprofilia, la violenza sessuale e fisica irrompono sui palcoscenici lirici nei teatri di tutta Europa promossi da registi palesmente omosessuali che mobbizzano gli artisti che non lo sono. Che fare? Iniziare a ribellarsi. Come ha fatto quel genio di Zeffirelli che dopo la Carmen sacrilega della Scala ha detto basta: "Ho visto in scena il diavolo".