Sono trascorsi 12 anni nella Repubblica Democratica del Congo, Rdc, dalla fine dell’ultima guerra, ma le provincie dell’est, al confine con Rwanda e Uganda, continuano a essere infestate da bande e gruppi armati. Negli ultimi mesi a farne le spese sono soprattutto le popolazioni che vivono nell’area attorno alla città di Beni, nel Nord Kivu. Da ottobre decine di villaggi sono stati attaccati, saccheggiati e semidistrutti. I morti tra i civili sono quasi 500, uomini, donne e bambini spesso uccisi all’arma bianca: a bastonate, a colpi di panga (uno strumento da lavoro simile al machete) e di pietre. Centinaia sono anche le persone rapite, inclusi i tre padri assunzionisti sequestrati nell’ottobre del 2012 di cui non si ha più notizia.
Scade alla mezzanotte di oggi la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria concessa dal Perdono d’Assisi, questa volta, prezioso anticipo dell’Anno della Misericordia. Occorre ricordare che per ottenere l’indulgenza occorre rispettare queste condizioni...
A seguirne l’iter in Senato, il disegno di legge sulle unioni civili viene ritenuto un provvedimento di particolare urgenza, come se fosse un decreto da convertire in legge entro un termine breve e tassativo, o comunque qualcosa di cui non si può fare a meno se non per i giorni necessari ad approvarne gli articoli che lo compongono. Per il governo, per la maggioranza che lo sostiene (con le eccezioni che verranno indicate fra breve), ma pure per una parte significativa delle opposizioni - Sel e M5S -, l’introduzione nell’ordinamento italiano della sostanziale parificazione al matrimonio dell’unione fra persone dello stesso sesso ha carattere di priorità, e quindi deve avere la precedenza.
Vergine degli Angeli, che da tanti secoli hai posto il tuo trono di misericordia alla Porziuncola, ascolta la preghiera dei tuoi figli che fiduciosi ricorrono a te. Da quella valle, così gioconda agli occhi di Francesco, hai sempre mostrato di vigilare e proteggere la nostra patria al centro del cattolicesimo e di richiamare tutti gli uomini all’amore. I tuoi occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del tuo trono, o da lontano si rivolgono a te chiamandoti in loro soccorso. Tu sei veramente la dolce regina e la nostra speranza, Madonna degli Angeli, ottienici per la preghiera di S. Francesco il perdono delle nostre colpe, aiuta la nostra volontà a tenerci lontano dal peccato e dall’indifferenza, per essere degni di chiamarti sempre Madre. Benedici le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo; dandoci quella pace serena, che si gusta fra quelle mura vetuste, dove l’odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato amore, si trasformano in canto di letizia, come il canto dei tuoi angeli. Aiuta chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o in tentazione, nella tristezza e nello scoraggiamento, in malattia o in punto di morte. Benedicici come tuoi figli prediletti e con noi ti preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi. Benedici l’intera umanità affinché gli uomini, riconoscendosi figli di Dio e figli tuoi, ritrovino nell’amore la vera pace e il vero bene. Amen