MaM
Messaggio del 25 maggio 2007:Cari figli, pregate con me lo Spirito Santo che vi guidi nella ricerca della volontà di Dio sul cammino della vostra santità. E voi che siete lontani dalla preghiera convertitevi e cercate, nel silenzio del vostro cuore, la salvezza della vostra anima e nutritela con la preghiera. Io vi benedico tutti ad uno ad uno con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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All’Angelus il pontefice commenta il brano evangelico di Luca: “Gesù fa vedere che il cuore di quel samaritano è buono e generoso e che – a differenza del sacerdote e del levita – lui mette in pratica la volontà di Dio”. All’incontro con la popolazione di Castel Gandolfo ricorda Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: “Testimoni coerenti del Vangelo”.
Non sarebbe fuori luogo se io pretendessi di descrivere i miracoli e le opere eroiche di Cristo nostro redentore, perché quasi a tutte cooperò in qualche modo la sua beatissima e santissima Madre. Ma io non posso intraprendere un lavoro così arduo e superiore alla capacità umana: non per niente alla fine del suo Vangelo san Giovanni, dopo aver narrato tanti prodigi del suo Maestro, dice che se si fossero scritti tutti quelli da lui compiuti, sarebbero stati necessari libri così numerosi da non poter essere contenuti dal mondo intero. Se questa impresa parve davvero impossibile all'Evangelista, che cosa può presumere una donna ignorante e più inutile della polvere della terra? Quanto a ciò che fu necessario e conveniente, sovrabbondante e sufficiente per fondare e conservare la Chiesa, lo hanno scritto tutti e quattro gli evangelisti e non è necessario ripeterlo in questa Storia, benché per tesserla e per non tacere tante opere della grande Regina che essi non narrarono se ne debbano accennare alcune di Cristo. Credo infatti che tenerle scritte e ricordarle mi sarà di consolazione e profitto. Quello che gli evangelisti non raccontarono, e che io non ho ordine di riportare, è riservato alla visione beatifica, dove ai santi sarà manifestato con speciale godimento nel Signore e dove essi loderanno Dio per opere così magnifiche.
In una piazza che può contenere cinquemila persone, saranno forse quattro volte di più, sparse tutt’intorno. È questo l’afflusso che si stima per oggi a Castel Gandolfo, dove alle 9.30 salirà in auto da Roma Papa Francesco per incontrare il personale delle Ville Pontificie, assieme alle autorità civili ed ecclesiali, e per presiedere l’Angelus. In particolare, la preghiera mariana sarà guidata dal Papa non più dal portone antistante il Palazzo apostolico, ma da Piazza della Libertà, per un arco di tempo previsto tra le 11.20 e le 12.30 circa. Successivamente, Papa Francesco si intratterrà a pranzo con la Comunità dei Gesuiti e farà rientro nel primo pomeriggio in Vaticano. Nonostante la brevità, si tratta di una visita molto sentita dai castellani, come racconta don Pietro Diletti, parroco della locale chiesa di S. Tommaso da Villanova.
Il Buon Samaritano è colui che mette in pratica la volontà di Dio prendendosi cura del prossimo: così Papa Francesco all’Angelus ricorda l’insegnamento della parabola del vangelo di oggi sottolineando che “il cuore del samaritano è buono e generoso e ribadendo che il Samaritano "ebbe compassione”. Ricorda la figura di san Camillo de Lellis proprio oggi che si apre il quarto centenario dalla morte. Poi il pensiero alla prossima Gmg e una preghiera particolare nel 70° anniversario delle stragi di Volinia che hanno coinvolto il popolo polacco e il popolo ucraino.