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Messaggio del 25 agosto 1987:Cari figli, anche oggi vi chiamo tutti, perché ognuno si decida a vivere i messaggi. Dio mi ha concesso anche in quest'anno, che la Chiesa mi ha consacrato, di potervi parlare e di potervi incitare alla santità. Cari figli, cercate presso Dio le grazie, che lui vi concede attraverso di me. Io sono pronta ad intercedere presso Dio per tutto ciò che cercate, perché Dio mi ha permesso di ottenervi le grazie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

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Gesù, dopo aver trascorso i dieci mesi successivi al digiuno spostandosi tra le genti della Giudea e operando privatamente grandi miracoli, decise di manifestarsi al mondo. In passato non aveva proclamato nascostamente la verità, ma non si era dichiarato Messia e maestro della vita; adesso, secondo il disegno della divina sapienza, era giunta l'ora di farlo. Tornò dunque dal suo precursore, affinché, mediante la testimonianza che questi doveva rendergli pubblicamente, la luce incominciasse a risplendere nelle tenebre. Giovanni, per una rivelazione dall'alto, apprese che colui che attendeva era arrivato e per lui era ormai tempo di farsi conoscere come redentore e vero Figlio dell'eterno Padre. Mentre aspettava con questa illuminazione interiore, lo vide avvicinarsi e con mirabile giubilo esclamò davanti ai suoi: «Ecco l'agnello di Dio!». Questa confessione richiamava e supponeva non solo quella che, nei medesimi termini, aveva fatto in altre occasioni, ma anche l'insegnamento che egli aveva dato, più in particolare, a quanti stavano ad ascoltarlo. Fu come se avesse detto: «Ecco l'agnello di Dio, del quale vi ho annunciato la venuta per riscattare l'umanità e aprire la strada del cielo». Questa fu l'ultima volta che egli stette con lui in modo naturale, anche se in un'altra maniera godette della sua presenza alla propria morte, come esporrò in seguito.
E’ stata pubblicata oggi la Lettera Apostolica del Papa, in forma di Motu proprio, sulle nuove leggi in materia penale e di sanzioni amministrative per lo Stato della Città del Vaticano e la Santa Sede.
Nel cuore di tanti seminaristi e novizie riecheggiano ancora le parole che Papa Francesco ha rivolto loro durante il pellegrinaggio dei giorni scorsi a Roma. "La Chiesa - aveva detto il Papa - è la sposa di Cristo e voi siete i fidanzati di questa; rappresentate la primavera e la giovinezza della Chiesa in questo periodo della scoperta, della verifica e della formazione". Il Pontefice ha indicato, in particolare, tre elementi che caratterizzano la missione di chi è chiamato alla sequela Cristo: consolazione o tenerezza di Dio, Croce e preghiera. Ascoltiamo in proposito la riflessione di don Willy Volonté, rettore da circa 10 anni del Seminario diocesano San Carlo di Lugano in Svizzera.
Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria e parziale a quanti parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà dal 22 al 28 luglio a Rio de Janeiro in Brasile. La Penitenzieria Apostolica ha pubblicato il relativo Decreto. L’indulgenza può essere ottenuta alle solite condizioni (Confessione, Comunione e preghiera secondo l’intenzione del Papa) anche da quanti non potranno essere a Rio ma parteciperanno spiritualmente alle celebrazioni della Gmg attraverso i mass media.
Un crimine "efferato e brutale" che "mostra la depravazione e la degrado della dignità della vita umana". Ad AsiaNews Pascoal Carvalho, membro della Pontificia accademia per la vita, commenta così l'ennesimo caso di stupro e omicidio che sta scandalizzando l'India. La vittima è una bambina di quattro anni di Lucknow (Uttar Pradesh). Scomparsa l'8 luglio scorso, la piccola è stata ritrovata senza vita, circondata da alcuni cani randagi. Come rivelato dall'autopsia, il corpo presentava oltre 50 coltellate e gravi ferite interne.
La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato il testo base del DDL contro l’omofobia e la transfobia, testo che andrà all’esame dell’Aula il prossimo 22 luglio. Il termine per gli emendamenti scade martedì 16 luglio. In previsione di tale importante passaggio parlamentare, i Giuristi per la Vita - insieme a La Nuova Bussola Quotidiana - lanciano un appello per fermare questa iniziativa legislativa, che rischia seriamente di avere gravi ripercussioni sui diritti fondamentali dell’uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione, tra cui il diritto alla libertà di pensiero (art.21) e alla libertà religiosa (art.19).
“Speriamo che capiscano questo gesto”, avrebbe confidato papa Francesco ai suoi collaboratori all’inizio della sua visita a Lampedusa, secondo quanto riportato da alcuni vaticanisti. Frase che esprimerebbe la consapevolezza del rischio fraintendimento che una presenza del Papa nell’isola dei naufraghi avrebbe comportato.
Ormai è chiaro a tutti che il Correttore di bozze, come tutti i clericofascisti senza scrupoli, non si fa problemi ad arruolare strumentalmente financo il Papa nella sua crociata di promozione della destra cattolica più becera e reazionaria. Tuttavia, in quanto a faziosità, il Correttore di bozze è una misera schiappa al cospetto dei suoi nemici giornalisti miscredenti e bolscevichi, i quali un giorno sì e l’altro pure trasformano il capo della Chiesa in “uno di loro” con una nonchalance a dir poco invidiabile. Sul viaggio del Santo Padre a Lampedusa hanno dato il meglio.
Ancora una volta la Catholic Health Association, la più grande organizzazione cattolica di ospedali in America, ha disobbedito alla Chiesa. Suor Carol Keehan, leader dell’organizzazione, nonostante i suoi stretti legami con il presidente, dopo un iniziale tentennamento, aveva ritenuto davvero troppo grave l’obbligo per scuole e ospedali religiosi, e datori di lavoro, di pagare ai propri dipendenti assicurazioni inclusive di contraccezione e aborto. Ma, infine, ha ceduto, appoggiando la riforma voluta dal presidente. Davanti al muro di Obama, e al fatto che entro la fine di agosto tutti si dovranno adeguare alla legge, oppure chiudere i battenti date le multe ingenti che porterebbero al fallimento qualsiasi struttura, Keehan non ha retto. Ha preferito esserci, diventando come tutti gli altri enti ospedalieri e lasciando che la Ceo perda la propria identità cattolica.
Il dottor Philippe Freiburghaus (nella foto) è stato condannato a una multa simbolica di 500 franchi svizzeri per aver prescritto a un paziente il farmaco letale utilizzato nei casi di suicidio assistito senza neanche fare una diagnosi completa della malattia.