Appena la prudentissima Vergine si trovò madre per l'incarnazione del Verbo nel suo grembo, incominciò a riflettere tra sé circa le tribolazioni e le pene che il suo Figlio dolcissimo veniva a patire. Poiché la sua conoscenza delle Scritture era molto profonda, comprendeva con essa tutti i misteri che queste contenevano, per cui andava prevedendo e calcolando con incomparabile compassione quanto egli doveva soffrire per la redenzione degli uomini. Questo dolore previsto e meditato con tanta sapienza fu un prolungato martirio della mansuetissima Madre dell'Agnello che doveva essere sacrificato. Tuttavia, quanto al mistero della circoncisione che doveva avere luogo dopo la nascita, la divina Signora non aveva ricevuto alcun ordine e non conosceva affatto la volontà dell'eterno Padre. Stando in tale incertezza, la compassione muoveva gli affetti e animava la dolce voce della tenera ed amorosissima Madre. Ella considerava con la propria prudenza che il suo Figlio santissimo veniva ad onorare la sua legge, dandole valore con l'osservarla e confermandola con l'adempimento, che inoltre veniva a patire per gli uomini, che il suo ardentissimo amore non ricusava il dolore della circoncisione e che anche per altri fini avrebbe potuto essere conveniente l'accettarla.
All'udienza generale Francesco parla del "dovere" di evangelizzare che appartiene a ogni cristiano: lo Spirito ci spinge ad annunciare "con coraggio, a voce alta" e a tutti la Buona novella. Una preghiera anche "per le vittime, specialmente i bambini del disastro in Oklahoma. Il Signore consoli tutti, specialmente i genitori che hanno perso i propri figli".
Prosegue fino al 26 maggio ad Ambivere presso la Chiesa Vecchia, in via Papa Giovanni XXIII, «Strada facendo con Giulia», mostra di opere ispirate sulla vita e la figura di Giulia Gabrieli, la ragazza di Bergamo che morì nel 2011 per un sarcoma alla mano combattuto con forza esemplare. La mostra è realizzate dai ragazzi di prima e seconda della scuola secondaria di I grado e preparata con il contributo di genitori e volontari con la direzione artistica di Matteo Perico.
Ecco l'ottava catechesi di don Fabio Rosini sul Credo Apostolico. Cliccando su questo link potrete ascoltare questa catechesi e anche le altre precedenti.
All’udienza generale di stamani il Papa ha proseguito la sua catechesi sul Credo, soffermandosi sull’articolo: «Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica». “C’è un profondo legame tra queste due realtà di fede – ha detto - : è lo Spirito Santo, infatti, che dà vita alla Chiesa, guida i suoi passi. Senza la presenza e l’azione incessante dello Spirito Santo, la Chiesa non potrebbe vivere e non potrebbe realizzare il compito che Gesù risorto le ha affidato di andare e fare discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28,18). Evangelizzare è la missione della Chiesa, non solo di alcuni, ma la mia, la tua, la nostra missione. L’Apostolo Paolo esclamava: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1Cor 9,16). Ognuno deve essere evangelizzatore, soprattutto con la vita! Paolo VI sottolineava che «evangelizzare… è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14)”.
Venerdì prossimo 24 maggio, nella memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, venerata con grande devozione nel Santuario di Sheshan a Shanghai, si celebra la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, istituita da Benedetto XVI nel 2007. Il Papa, al termine dell’udienza generale, l'ha ricordata.
È ricoverato in ospedale l’uomo vittima di violenza da parte degli agenti di partito addetti alla pianificazione familiare. È stato punito perché padre di tre figli. Reggie Littlejohn: “sono terroristi del governo, sono svincolati da ogni legge”.
Pubblichiamo di seguito la prima parte dell’intervento di Don Ezechiele Pasotti, Prefetto agli Studi al Seminario Diocesano Missionario “Redemptoris Mater” di Roma, al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Pubblichiamo di seguito la parte introduttiva della relazione tenuta da Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), al convegno internazionale "La primavera della Chiesa e l'azione dello Spirito", svoltosi la scorsa settimana a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Se dici “nozze” gay dici adozioni gay. Permettere agli omosessuali di “sposarsi” e negare loro l’accesso all’istituto dell’adozione suona discriminatorio per l’ideologia gay, quasi che gli omosessuali fossero “coniugi” di serie B.
L’ultima nazione tra i paesi europei che è a un passo dal concedere agli omosessuali l’abbinata matrimonio-adozione, come si sa, è la Francia. Il 14° paese in Europa.
Negli Usa sono undici gli stati che permettono l’adozione gay, tre in America Latina. In tutto il mondo siamo a quota trentacinque.
Oltre 250 famiglie cristiane sono state minacciate di morte e cacciate dalle loro case, nel villaggio “Chak 31” nel distretto di Khanewal, in Sud Punjab, per paura di attacchi di massa e di un incendio doloso del loro villaggio. Quanto accaduto in Sud Punjab “testimonia l’aumento degli episodi di violenza e i soprusi contro le minoranze religiose in Pakistan” e “ricorda il grave episodio dell’attacco alla Jospeh Colony, quartiere cristiano di Lahore, avvenuto due mesi fa”, afferma un rapporto inviato all’agenzia Fides, compilato da due organizzazioni della società civile pakistana, la “Human Rights Commission of Pakistan” (Hrcp) e “Organization for Development and Peace” (Odp), impegnate nel promuovere la pace e difendere i diritti umani.
Papa Francesco ha incontrato ieri pomeriggio, nella Domus Santa Marta in Vaticano, una delegazione della la Juventus, campione d'Italia di calcio. La delegazione era composta dal presidente della società Andrea Agnelli, i direttori generali Marotta e Mazzia, l’allenatore Antonio Conte e il portiere Gigi Buffon.
“Con il vostro servizio quotidiano” siete “la mano di Dio che sazia la fame di ogni vivente”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto alle Suore missionarie della Carità, fondate dalla Beata Teresa di Calcutta, durante la visita ieri pomeriggio alla Casa Dono di Maria, in Vaticano. La struttura gestita dalle Suore offre ospitalità a circa 25 donne e circa 60 uomini vi consumano i pasti quotidianamente. Il Papa ieri ha incontrato un gruppo di "oltre un centinaio di persone, composto dalle ospiti della casa, dai suoi frequentatori, collaboratori e amici, oltre che dalle Suore della Casa e altre Suore della Carità rappresentanti delle diverse comunità di Roma”, fa sapere il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Occasione della visita la commemorazione del 25.mo dell’affidamento della stessa Casa alla Beata Madre Teresa di Calcutta da parte del Beato Giovanni Paolo II.
«Il governo nigeriano valuti gli strumenti di dialogo più efficaci e riporti il paese alla normalità». È quanto chiedono i vescovi cattolici della Nigeria al termine di un incontro di preghiera tenutosi dopo l’entrata in vigore dello stato di emergenza in tre regioni del nord, roccaforti di Boko Haram.
La notte del 17 maggio è stata trovata una bomba davanti alla chiesa cattolica dell’Immacolata di Bengasi. «L’hanno messo all’entrata del corridoio che porta al cortile dove si affaccia la porta della chiesa. La chiesa dunque non è stata toccata direttamente ma l’attentato è un segnale non positivo che ci offende» ha dichiarato a Fides monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli.
Contrariamente a quanto si crede, non sono i paesi occidentali ad essere razzisti ma quelli islamici. È il risultato della ricerca svedese “World Values Survey”, che ha posto ai cittadini di oltre 80 paesi del mondo questa domanda: «Vorresti vivere di fianco a persone di una razza diversa dalla tua?».