MaM
Messaggio del 25 dicembre 2016:Cari figli oggi in questo giorno di grazia in un modo particolare vi invito di pregare per la pace. Figli, io sono venuta qua come Regina della Pace e quante volte vi ho chiamati di pregare per la pace, però i vostri cuori sono agitati, il peccato vi frena di aprirsi completamente alla grazia e pace che Dio vi vuole donare. Vivere la pace figli miei vuol dire prima ad avere la pace nei vostri cuori e donarsi totalmente a Dio e alla Sua volontà. Non cercate pace e gioia in queste cose terrene perché tutto questo e di passaggio. Sforzatevi verso la Vera Misericordia e pace che viene solo da Dio e solo così i vostri cuori saranno pieni di gioia sincera e solo così potrete diventare testimoni di pace in questo mondo agitato. Io sono la vostra madre e intercedo per ogni uno di voi. Grazie perché avete risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



GennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre



Dicono che l'insegnamento del Papa e dei vescovi sulla famiglia e sulla vita allontana i fedeli e quindi riduce i collaboratori nelle opere di apostolato e di carità. Non credo che sia vero. Ma se lo fosse? In ogni caso la predicazione del vangelo della vita non giova alla chiesa visibile. Essa crea ostilità a livello politico, divisioni, incomprensioni, distanze. Vale la pena insistere nella intransigenza nell'annunzio del vangelo della vita?
“Perché i politici agiscano sempre con onestà, integrità e amore alla verità”: è l’intenzione generale di preghiera di Benedetto XVI per il mese di settembre. Sul trinomio a cui si richiama il Papa per una buona politica, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano e presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro.
All’indomani dell’appello all’unità del Paese, lanciato dal cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il porporato è tornato – ai nostri microfoni - sui temi di più stretta attualità. L’invito è quello di sostenere la famiglia e di impegnarsi in politica, restando testimoni della fede.
Sono arrivati a Budapest migliaia di giovani di un centinaio di Paesi del mondo per partecipare al Genfest, manifestazione promossa da oggi al 2 settembre dal Movimento dei Focolari. I giovani - riferisce l'agenzia Sir - hanno scelto come tema la costruzione di “ponti di fraternità” dando vita ad un articolato programma che si svolgerà allo Sport Arena di Budapest con un corredo di stand, spazi artistici e addirittura un’area sportiva e in vari punti della città. Sono 12 mila i giovani che si sono iscritti alla manifestazione: 3.000 i volontari coinvolti e 600 tra attori, tecnici e staff.
“Contribuire a portare la pace, ricostruire il dialogo, essere accanto al popolo che soffre”. Con questi obiettivi il priore generale dell‘ordine di Sant‘Agostino, Padre Robert F. Prevost, ha spiegato la decisione presa dai circa settanta frati della provincia agostiniana della Nigeria di “restare accanto al popolo che soffre”, nonostante la difficile situazione in cui versa il Paese. “Vivere in quella tensione non è facile.
Cosa fare con i bambini piccoli al momento della Messa? Come concentrarsi quando schiamazzano o scorrazzano durante la celebrazione? Senza dubbio, per ogni famiglia con figli in tenera età la messa domenicale è un’avventura… Pequeninos do Senhor (www.pequeninosdosenhor.com.br) è un progetto dell’arcidiocesi di Campinas, nello Stato di San Paolo, fondato nel 1997 a casa di una catechista, con un gruppetto di otto bambini, e che propone una soluzione efficace al problema. Oggi, Pequeninos do Senhor è presente in più di cento parrocchie, dispone di 250 catechisti, volontari ed è attiva anche al di fuori dei confini nazionali. ZENIT ha intervistato la presidente dell’associazione cattolica, Rachel Abdalla, che è anche una delle fondatrici.
Nel corso dell’udienza di fronte al tribunale di Islamabad per il caso della minorenne cristiana Rimsha Masih accusata di blasfemia, ieri gli avvocati dei religiosi musulmani si sono opposti alla scarcerazione e hanno presentato ricorso contro i risultati della Commissione medica. Il fronte islamista ha sostenuto che la ragazzina avrebbe non meno di 14 anni e non sarebbe affetta da disturbi mentali. I termini per la carcerazione preventiva di Rimsha scadono il primo settembre, ma non è chiaro quale posizione prenderà il tribunale. IlSussidiario.net ha intervistati Pervaiz Rafique, presidente e fondatore dell’All Pakistan Minorities Alliance (Apma) e parlamentare cristiano dell’assemblea provinciale.