Tutto pronto in Messico e a Cuba per l’imminente arrivo di Benedetto XVI. Domani il Papa partirà alla volta del Paese latino americano, prima tappa del suo 23° viaggio apostolico, toccando le città di Leon e Guanajuato. In questi due centri, mai visitati nelle cinque precedenti visite in Messico di Giovanni Paolo II, ferve l’attesa per l’abbraccio con il Santo Padre. Il servizio del nostro inviato a Leon, Giancarlo La Vella: RealAudioMP3
In Messico, dunque, è grande fermento per gli ultmi preparativi in vista dell'arrivo del Pontefice.
«Ero in macchina ad appena un centinaio di metri da dove è avvenuta l'esplosione. Ho pensato che la mia ora di lasciare questo mondo fosse arrivata». In una lettera diffusa dal sito arabo cristiano abouna.org il metropolita siro ortodosso di Aleppo, mar Gregorios Yohanna Ibrahim, racconta così l'attentato che domenica ha seminato il terrore nel quartiere di Sulaimanya, il quartiere dei cristiani nella seconda città della Siria. Tre i morti, una trentina i feriti, nell'ennesimo salto di qualità nel dramma che da più di un anno ormai scuote il Paese.
Siamo sempre alla ricerca di Gesù, nel mare della vita in cui vaghiamo come Ulisse. Un porto, un approdo, c’è. Cristo, il Dio fatto uomo, ci convoca alla sua tavola, ci rende partecipi del suo amore totale donato in sacrificio. Egli rimane con noi, ha fissato l’abitazione tra noi. Le nostre chiese non sono santuari inutili e vuoti, ma luogo della Sua Presenza. La gente entra in chiesa, guarda, ammira, fa un segno di croce, accende una candela. Qualcuno indugia davanti al tabernacolo: ecco, Lui è qui.
Quando l’assemblea eucaristica della domenica si scioglie, Gesù rimane in chiesa nel segno del Pane custodito e adorato dai cristiani. Diventa facile riconoscerlo quando la sua presenza viene segnalata nella cappella dell’Eucaristia. Nella cattedrale di Chioggia la cappella è un luogo splendido, suntuoso nel barocco ammirato e fotografato dai visitatori: “Cappella dell’Eucaristia. Si entra solo per pregare”. Andiamo a pregare, andiamo ad adorarlo.