MaM
Messaggio del 25 giugno 2008:Cari figli, anche oggi con grande gioia nel mio cuore vi invito a seguirmi e ad ascoltare i miei messaggi. Siate gioiosi portatori della pace e dell’amore in questo mondo senza pace. Io sono con voi e vi benedico tutti con mio Figlio Gesù Re della pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Nel quadro della storia e della spiritualità di Fatima un rilievo speciale meritano i genitori dei Pastorelli, coinvolti in una vicenda che, fin dalle sue origini, andò ben al di là di qualunque ragionevole immaginazione. Le loro famiglie, semplici e dignitose, arricchite del dono di una figliolanza numerosa e vivace, furono improvvisamente attraversate da una grazia imprevista, che provocò non poche dolorose ferite e suscitò, almeno inizialmente, forti reazioni. Conosciamo la perplessità e la ferma opposizione della mamma di Lucia: per quella santa donna, il racconto dei piccoli veggenti era soltanto il frutto di una inconcepibile e inaccettabile menzogna, un
Il mio confratello padre Angelo Campagnoli pubblica “Grazie amici buddisti” col sottotitolo: “Vivendo con i buddisti ho capito meglio il cristianesimo” (Pimedit, Milano 2012, pagg. 82, Euro 5), nel quale non vuol parlare del buddismo dal punto di vista teorico, ma condividere la sua esperienza di vita con i buddisti, lungo tutti i 52 anni del suo sacerdozio e della sua vita missionaria. Prima in Birmania (1960-1966) quando venne espulso con più di 200 missionari giovani (18 protestanti, gli altri cattolici) dalla dittatura militar-socialista che dura tuttora; e poi, dopo il 1972, in Thailandia, dove Campagnoli venne mandato con altri tre confratelli a iniziare una presenza missionaria del Pime nel Nord del paese. Nei primi tempi si dedicò al dialogo inter-religioso, frequentando monasteri e università buddiste e in seguito facendo anche conferenze sul cristianesimo nell’Università buddista.
A pochi giorni del viaggio apostolico di Benedetto XVI a Messico e Cuba dal 23 al 29 marzo prossimo, il Santo Padre si prepara all’evento, con la preghiera, studiando la situazione locale, preparando i discorsi ed è molto sereno. Lo ha detto oggi il sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato vaticana, Mons. Giovanni Angelo Becciu, dopo una cerimonia di congedo di un piccolo coccodrillo portato da Cuba in Italia.
Né Karl Marx né Adam Smith, l’uscita di sicurezza dalla crisi si trova nell’enciclica Caritas in veritate. Lo ha detto ieri, 13 marzo, alla Pontificia Università Lateranense a Roma, Giulio Tremonti, nel corso della presentazione del il suo ultimo libro Uscita di sicurezza (Rizzoli).
Nuovi documenti rivelano l’impegno diretto della Santa Sede nella protezione e salvaguardia di ebrei e internati durante l’occupazione nazista dell’Italia. Fatti e storie vengono alla luce tra le oltre 5.000 pagine delle carte di mons. Giuseppe Maria Palatucci, custodite meticolosamente presso l’Archivio provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli. Da un’attenta analisi di queste fonti balza subito agli occhi la fitta rete di contatti allacciati gli dal solerte vescovo di Campagna a beneficio degli ebrei e degli internati.
14 marzo: è il 4° anniversario della dipartita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, o Opera di Maria, tra le personalità più rilevanti della Chiesa del XX secolo. Molti gli appuntamenti promossi in tutto il mondo per ricordarla e per approfondire la dottrina scaturita dal suo carisma centrato sulla preghiera di Gesù: “Che tutti siano uno”. A Roma, presso la Facoltà di Teologia Teresianum, la presentazione di un libro curato da Fabio Ciardi: “Il castello esteriore, il ‘nuovo’ nella spiritualità di Chiara Lubich”, costituito dalla raccolta di scritti del padre carmelitano, Jesus Castellano Cervera. Studioso appassionato della storia della spiritualità cristiana, p. Castellano aveva riconosciuto nel cammino spirituale proposto dalla Lubich, “ uno dei vertici e una delle sintesi della spiritualità cristiana di tutti i tempi” e una forma adeguata alle esigenze e alle domande proprie del cristiano di oggi. Ma quale aspetto l’aveva colpito di più?
“Un gigante”, il titolo del documentario dedicato alla figura di Giovanni Paolo II, presentato a Roma. L’opera in 3D è stato prodotta dalla Rai con la collaborazione del Centro Televisivo Vaticano, sotto la regia di Italo Moscati. Il filmato sarà trasmesso nello Speciale TG1, il primo aprile, alla vigilia del settimo anniversario della morte di Giovanni Paolo II e in contemporanea in 3D sul canale digitale terrestre 501 in Hd-Alta Definizione e sul canale satellitare 101.
Cordoglio nel mondo per i 28 morti, tra i quali 22 bambini, nell’incidente del pullman su cui viaggiavano, avvenuto martedì sera nel sud della Svizzera. Una veglia di preghiera si è tenuta ieri nella cattedrale di Lovanio in Belgio; a presiederla l'arcivescovo di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard accompagnato dal nunzio apostolico in Belgio, mons. Giacinto Berloco. Durante la veglia, la lettura del messaggio di cordoglio di Benedetto XVI alle famiglie delle vittime e a tutte le persone coinvolte dalla tragedia.
All'udienza generale del 14 marzo Benedetto XVI ha iniziato un nuovo ciclo della sua «scuola della preghiera», dedicato alla preghiera negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere di san Paolo. Cominciando dal grande testo di San Luca, «il primo libro sulla storia della Chiesa, cioè gli Atti degli Apostoli», il Papa ha osservato che qui il cammino della Chiesa nascente «è ritmato anzitutto dall’azione dello Spirito Santo, che trasforma gli Apostoli in testimoni del Risorto sino all’effusione del sangue, e dalla rapida diffusione della Parola di Dio verso Oriente e Occidente». Ma, prima di tutto questo, il libro ci presenta l'episodio dell’Ascensione di Gesù (cfr At 1,6-9).
La Chiesa Cattolica in Sri Lanka ha fatto parlare di sé, nei giorni scorsi, in relazione al processo di riconciliazione tutt'ora in corso dopo la conclusione del conflitto civile durato quasi trent'anni (1983-2009). Testate giornalistiche notoriamente ostili alla Chiesa Cattolica hanno voluto leggervi segnali di divisioni interne ad essa e persino all'episcopato stesso. I fatti, come spesso succede, sono più sommessi, e più articolati. Dopo la fine della guerra, le iniziative volte a favorire l'integrazione nazionale e a evitare che il conflitto possa ripetersi sono innumerevoli. Un'importante iniziativa è stata la costituzione della Commissione nazionale per la Riconciliazione (Lesson Learned and Reconciliation Commission), che ha ascoltato una folla di testimonianze di ogni strato della società: un meccanismo simile a quello che era stato messo in atto in Sudafrica dopo la fine della segregazione razziale. Tale Commissione, che non ha avuto un lavoro facile, ha recentemente pubblicato il suo rapporto conclusivo. Su di esso si sono già versati fiumi di inchiostro e di parole.
Finalmente, l’uomo giusto. E’ il 1999 e i radicali confezionano - con straordinaria abilità, come solo loro sanno fare - uno degli slogan più azzeccati delle loro campagne. Si trattava di promuovere la candidatura di Emma Bonino. A tutto. Prima a Presidente della Repubblica e, sulla scia del consenso popolare ricevuto, a leader di una formazione politica che per la prima volta portava il suo nome e che riuscì a raggiungere l’8.5 per cento dei consensi alle elezioni europee contro l’1.6 delle elezioni precedenti. Un successo travolgente. Ottenuto sulla scia del mandato di commissario europeo che la Bonino aveva svolto nei cinque anni precedenti.
La strage compiuta nel distretto afghano di Panjiwayi, nella provincia “calda” di Kandahar, da un sergente dell’esercito statunitense ha riportato alla ribalta il tema dei traumi da combattimento e del disordine stress post traumatico (Psd). Problemi psichici che negli stati Uniti sono tornati a colpire i veterani con un’incidenza simile a quelli che colpirono i reduci dal Vietnam. In undici anni di guerre in Iraq e Afghanistan a circa 250 mila soldati è stato diagnosticato il Psd sui oltre 2 milioni di militari che hanno prestato servizio nei teatri bellici del dopo 11 settembre.
Il Parlamento Europeo ha dunque deciso di ridefinire il concetto di famiglia. Nella Risoluzione votata martedì 13 marzo dedicata alla parità tra uomo e donna – e di cui riferiamo a parte in dettaglio – vengono criticati quei Paesi dell’Unione (vedi Italia) che considerano famiglia solo quella naturale (fondata su matrimonio tra uomo e donna) e non riconoscono quindi le unioni omosessuali; inoltre si afferma esplicitamente che nella Ue esistono diversi tipi di famiglie, che devono avere tutte lo stesso livello di tutela giuridica: «genitori coniugati, non coniugati e in coppia stabile, genitori di sesso diverso e dello stesso sesso, genitori singoli e genitori adottivi».
Il 13 marzo scorso il Parlamento europeo ha approvato una Risoluzione “Sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea” (2011/2244 INI). Si tratta di una summa ideologica di posizioni avverse ai principi non negoziabili: si va dall'art. 7 sulla famiglia omosessuale, all'art. 35 e 69 sull'ideologia di genere, all'art. 47 sull'aborto e contraccezione, all’art. 57 sulla sovrappopolazione. Un posto d onore lo merita l'art. 67 forse per la sua novità: la famiglia ora è anche mononucleare, cioè composta di un solo individuo.