MaM
Messaggio del 25 giugno 2009:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a vivere i miei messaggi. Oggi ho dato a tutti voi un messaggio, accettate il mio messaggio, vivete i miei messaggi, cosicché la Madre possa darvi nuovi messaggi. Grazie, cari figli anche oggi, perché mi avete accolto, perché avete accolto i miei messaggi e perché vivete i miei messaggi.

Notizie dai giornali cattolici



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Nel giorno dei Santi Martiri innocenti, potremmo ricordare la malvagità di Erode, che teme un piccolo bambino, avvolto in fasce in una mangiatoia. Potremmo ricordare quanti oggi temono un figlio, perché malato, perché giunto nel momento “sbagliato”, perché costringe alla fatica dell'amore e del servizio. Ma forse questa volta è più opportuno soffermarci su una pianta, sempre più bella, che sta sbocciando lentamente: la pianta del mondo pro life italiano.
L’antichissima città di Sutri, che con questa denominazione è già ricordata nei documenti medievali, è una piccola città in provincia di Viterbo, costruita su di uno sperone di roccia tufacea. Le origini si perdono nella notte dei tempi, ma la città storica è di epoca etrusca, e di quest’epoca resta un’importante necropoli. Al tempo della dominazione romana si arricchisce di un anfiteatro e dopo la caduta dell’impero diventa luogo di scorrerie barbariche e di contesa tra longobardi e bizantini. Da questi ultimi viene ceduta a papa Gregorio II e questo atto segna di fatto l’autentico inizio del potere temporale della chiesa e la nascita del patrimonio di San Pietro.
Ecco una bella storia natalizia, quella di un grande amico, Enrico Brambilla, padre di famiglia con quattro figli (Laura, Sara, Andrea ed Elena) e l’eroica moglie signora Maria. Enrico è morto la notte di Natale di dieci anni fa a soli 58 anni, dopo una vita spesa tutta per gli altri secondo l’esempio di Gesù. Figlio di una famiglia profondamente cattolica con cinque figli, Enrico da giovane lavora da falegname, poi da disegnatore tecnico e nel 1963 entra nel seminario del Pime per le “vocazioni adulte” (aveva 19 anni), fino al 1970 quando, terminati gli studi di liceo e filosofia, capisce che quella non è la sua via. Tornato in famiglia, terminato il servizio militare fra gli Alpini, nel gennaio 1972 viene assunto dalla ditta del cognato Nereo Dall’Armi come impiegato tecnico e lavora fino al 2001, un anno prima della morte prematura, la Notte santa del Natale 2002.
Il ministro della salute inglese ha reso noti ieri i dati relativi alle “death list”, che vengono fatte seguendo il protocollo “Liverpool care pathaway”. I pazienti terminali, ritenuti dai medici con poche prospettive di vita, vengono privati di acqua, cibo e medicine, all’insaputa dei parenti, e entro 29 ore dall’inizio del protocollo si spengono. TROPPO TARDI. Il ministro Jeremy Hunt ha definito questa barbara procedura un “fantastico passo avanti” nel trattamento di tutti quei pazienti che pesano sul servizio sanitario nazionale. I familiari si accorgono che il loro caro è stato inserito nella “death list” sempre troppo tardi, e quando vanno a chiedere la reintroduzione dell’idratazione e dell’alimentazione, ormai lo stato di salute del malato è gravemente compromesso.
Sono nata nel 1972 con la Sindrome di Down; a quel tempo, non vi erano le associazioni che esistono ora: con me, c’erano solo mia madre e mio padre e intorno a noi c’era l’ignoranza umana. Questa, comunque, non ha avuto influenze realmente negative. Ho proceduto nella frequenza delle scuole dalla materna alla superiore. Grazie a mamma e papà che non mi hanno segregato in casa o inviato in un istituto ma, al contrario, mi hanno messo in contatto con la gente, in breve tempo mi sono fatta molti amici e mi sono anche innamorata, imparando cose importanti.
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 1-18)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta [...] Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.[…]. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato».
Commento di padre Livio Fanzaga da Radio Maria ai messaggi del 25 Dicembre 2012 ai veggenti Marja e Jakov.
“Oggi ho avuto la possibilità di assistere a una celebrazione dove il messaggio di pace del Natale è diffuso e condiviso”. Muskit è felice all’uscita dalla chiesa cattolica di San Francesco Saverio di Semarang, nel Java Centrale, Indonesia. Assieme ad altri undici giovani musulmani, incuranti delle minacce dei leader radicali islamici, hanno partecipato alla Messa di Natale presieduta da padre Aloysius Budi Purnomo, che ha detto di non essersi sorpreso alla vista dei giovani musulmani, in quanto molti fedeli islamici partecipano alle funzioni cattoliche per garantire la sicurezza e senza nessun particolare interesse per la celebrazione.
In Nigeria, il 2012 si è concluso con l’ennesima strage di cristiani per mano degli islamisti. Quindici persone sono state sgozzate nel villaggio di Musari, nel nordest del Paese, dove la setta islamista “Boko Haram” ha perpetrato numerosi attentati e attacchi, in prevalenza contro cristiani. Nonostante questa vera e propria persecuzione, però, la fede dei cristiani di Nigeria resta solida, anzi appare diventare più forte.
Oggi, nella notte di Capodanno, si svolgerà in Piazza San Pietro la tradizionale veglia di preghiera per la pace nelle famiglie e tra le nazioni. L’evento è organizzato dal Movimento dell’Amore Familiare. L'appuntamento è alle 23.15 in Piazza San Pietro davanti al Presepe.
Mercoledì 2 gennaio alle ore 11 nell’area parrocchiale della Chiesa di San Sebastiano a Renazzo (FE) si darà ufficialmente avvio al cantiere per l’edificazione della chiesa provvisoria. Il parroco Don Ivo Cevenini impartirà la benedizione sul cantiere e sull’opera, alla presenza del Sindaco di Cento, dei progettisti, delle imprese che sono state selezionate per la realizzazione, dei parrocchiani e della cittadinanza.
Essi sono accusati di "sovversione" perché denunciano la corruzione del partito e del governo su blog. Il processo avviene in questo periodo in cui l'attenzione dei media è ridotta, per evitare le critiche della comunità internazionale. La campagna contro attivisti e blogger è stata lanciata dal premier Nguyen Tan Dung lo scorso settembre e ribadita lo scorso 17 dicembre. In pericolo di vita la cattolica Maria Ta Phong Tan. Nel 2012 condannati almeno 40 attivisti e blogger.