Che il progetto “Sardegna Terra di Pace” fosse una cosa straordinaria, era divenuto chiaro a tutti i soggetti coinvolti: il Parroco, il sindaco e gli “Amici di Medjugorje in Sardegna”. Il 28 di agosto 2012 il Consiglio Comunale di San Nicolò d’Arcidano approva all’unanimità l’intitolazione a “Piazza Regina della Pace” dell’area dei giardini di via Lazio. Subito viene fatto l’appalto per la sistemazione della piazza e rapidamente si concludono i lavori. Frutto della generosità dei fedeli, la statua della Madonna, identica a quella che si trova a Medjugorje, è già pronta. In meno di due mesi tutto è completato per procedere all’inaugurazione. I tempi rapidi, considerando il coinvolgimento dell’Amministrazione pubblica, hanno del prodigioso. Era chiaro il segno: la Regina della Pace aveva fretta di prendere il suo posto nella piazza.
La Quarta Domenica di Avvento, il 23 dicembre, oltre al consueto programma liturgico di preghiera e alle Confessioni, si terrà anche un Concerto di Natale presso il Salone del “Villaggio della Madre” alle ore 20:00, organizzato dall’Ufficio Parrocchiale di Medjugorje, dal “Villaggio della Madre” e dalla comunità locale di Bijakovi?i e di Medjugorje.
In questa settimana, ci sarà un rallentamento degli aggiornamenti di questo sito. Auguro un Santo Natale a tutti voi!!!!
Per gli adepti del transumanesimo la cattiva notizia è che per abolire l’uomo e rimpiazzarlo con una sua versione tecnologicamente avanzata serve ancora tempo; la buona notizia è che è soltanto questione di tempo. I futurizzanti sostenitori di un’apoteosi che cambierà qualitativamente l’uomo non concordano sulla data esatta in cui questo nuovo essere partorito dall’unione con la macchina comparirà sulla terra, ma sono sostanzialmente d’accordo sul fatto che avrà accesso a una conoscenza perfetta e sconfiggerà la morte. L’uomo e la tecnologia da lui prodotta non saranno più entità separabili, ma un sinolo che renderà superflue tanto le leggi della robotica fissate da Isaac Asimov, secondo le quali un robot non può mettere a repentaglio la vita di un uomo, quanto le visioni fantascientifiche à la Matrix, in cui le macchine si ribellano ai loro creatori e li asserviscono. La specie umana esisterà ancora, ma sarà radicalmente diversa da come la conosciamo.
Caro padre Aldo, un collega mi ha dato la copia di un suo articolo su Tempi riguardante la capacità di affrontare il cancro da parte di un sacco di persone che «incontrano Cristo, donano il dolore a Cristo, scoprono le bellezze della natura per la prova cui sono sottoposte, eccetera». Bah. Ognuno può trovare consolazione in qualche amico immaginario, e se ciò lo aiuta nel vivere, ben venga. Le volevo dire che esistono persone che, come il sottoscritto, non hanno bisogno di “consolazioni” religiose per vivere l’esistenza con coraggio e dignità. ...
Appello di Ferdinando Camon a Zardari: «Se la donna avesse commesso qualche colpa, sarebbe giusto processarla, ma se si limita a dichiararsi cristiana e ad affermare la propria fede, non è giusto né imprigionarla né condannarla»
La parola d’ordine di questi tempi è attaccare il genio del cristianesimo o riducendolo a etica e discorso (come è accaduto per I promessi sposi) o eliminandolo e censurandolo come sta accadendo per la Commedia. Ma di questo pochi si curano. Ma vediamo i fatti avvenuti.
Si sa, sulle monete ci possono stare comodamente alberi simbolici, idoli paleolitici, divinità greche, la testa di questo e di quello ma cristiani no. Perché?
All'Angelus Benedetto XVI invita a visitare anche i carcerati, gli anziani, i bambini. E pure a cercare e scoprire Dio. Elisabetta rappresenta l'Antico Testamento, che attende il Messia; Maria rappresenta l'adempimento di tale attesa.
Dal vangelo secondo Luca (Lc 1, 39-45)
In quel tempo, In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto!».
Amore: una parola che sentiamo ovunque. Ma quale sia l’amore vero è difficile da comprendere in questa società sempre più individualista. Un esempio concreto è stata per me l’unione tra Chiara Corbella ed Enrico Petrillo.
Visualizzando su internet i video delle loro testimonianze colpiscono subito lo sguardo dolcissimo di lei, il suo bellissimo sorriso e il fatto che il marito le appoggia una mano sulla schiena, per sostenerla. Insieme amavano ripetere le parole di San Francesco: «il contrario dell’amore non è l’odio, ma il possesso».