Trasmissione di TV2000. In studio: Don Aldo Buonaiuto, animatore del numero verde "Antisette" della Comunità Giovanni XXIII.
Ci siamo: come da qualche anno a questa parte, negli ultimi giorni di ottobre ritornano le zucche, accompagnate dal contorno di pipistrellini, scheletri, figure incappucciate e il ritornello-mantra “dolcetto o scherzetto”? Questo è Halloween, una moda, una festa, una nuova consuetudine che si è imposta negli ultimi anni, grazie alla persuasività di cinema e televisione, dopo il pionieristico lavoro fatto da parte dei fumetti (ricordate Linus in perenne attesa del Grande Cocomero, tra la scettica perplessità di Snoopy?). Ormai la festa di Halloween è entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti scolastici, dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni.
Udienza generale ancora dedicata all'Anno della fede. Credere è certamente atto individuale, ma "la fede è veramente personale solo se è comunitaria". Non posso costruire la mia fede personale in un dialogo privato con Gesù, perché la fede mi viene donata da Dio attraverso una comunità credente che è la Chiesa, che ci dà la garanzia che ciò in cui crediamo è il messaggio originario di Cristo, predicato dagli apostoli.
Oggi alle 18.00 il Papa presiederà nella Cappella Sistina la celebrazione dei Vespri in occasione del 500.mo anniversario dell'inaugurazione, da parte di Giulio II, era il 31 ottobre 1512, della volta dipinta da Michelangelo. Il grande artista con una impresa immane, in soli quattro anni tra il 1508 e il 1512, affrescò una superficie di più di mille metri quadrati. Oggi cinque milioni di visitatori all'anno, ventimila al giorno nei periodi di punta, visitano la Cappella Sistina.
“Il Benin e la Santa Sede” e “Il Papa Benedetto XVI in Benin” sono i due volumi presentati lunedì a Roma presso la Pontificia Università Lateranense, entrambi pubblicati dalla Lev, Libreria Editrice Vaticana, e curati dall’ambasciata del Benin presso la Santa Sede. Nel corso della presentazione dei volumi, a quasi un anno dal viaggio del Papa in Benin, è stata offerta un’ampia riflessione del card. Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Il porporato ha ricordato che, per parlare di quanto sta accadendo in Africa, occorra "un discernimento comunitario” nel quale non si escludano “gli occhi degli uomini”, in particolare dei poveri, e “gli occhi di Dio”. Riferendosi alla crisi mondiale – crisi economica ma anche “spirituale, etica ed antropologica” – il cardinale Sarah ha evidenziato che l’Africa, da sempre ai margini dei circuiti economici-finanziari, ha subito fenomeni indiretti della crisi come l’accaparramento delle risorse e lo sfruttamento delle risorse naturali a vantaggio delle multinazionali con la completa esclusione dei locali.