Roberta De Monticelli sul Fatto quotidiano consiglia a una ragazza che volantinava per le elezioni di svegliarsi, perché stanno calpestando la sua libertà. Carlo, giovane universitario di Cl risponde in una lettera non ancora pubblicata dal Fatto: "Grazie alla campagna elettorale mi sono accorto che il cristianesimo autenticamente vissuto ti fa appassionare a tutto" .
Repubblica, 22 maggio: un lettore infuriato si scaglia contro l’onorevole Maurizio Lupi reo di aver detto che la Cassazione sul caso Englaro si è arrogata il diritto di decidere quali siano le vite degne di essere vissute e quali no. Il sofisticato Augias risponde domandandosi retoricamente quali delle seguenti due posizioni sia vera: “La vita è mia e la gestisco io”, oppure “la vita è un dono di Dio”? Possiamo vantare una “proprietà della vita”, oppure questa esistenza appartiene ad un Altro? Il sempre garbato Augias non ha dubbi: “che ognuno sia libero di fare della propria vita ciò che vuole è un dato di fatto; che si tratti di un dono andrebbe dimostrato, il che è impossibile”. Ergo noi abbiamo un vero e proprio diritto di proprietà sulla nostra esistenza.
Stando a Repubblica, il recente editoriale del direttore di Avvenire Tarquinio sarebbe un «segnale positivo del mondo cattolico raccolto da Pisapia». Eppure Avvenire non sostiene il candidato del Pd. E poi tutti giù a titolare "La Cei dice sì alla Moschea" dopo aver estrapolato una frase di Mariano Crociata, mentre se si legge tutto il discorso si scopre che...
Due avvocati cristiani dell’Orissa hanno denunciato false accuse di conversione dall’induismo nel villaggio di Bada Saara Sahi, vicino a Khurda. L’8 maggio tre uomini sono stati arrestati in base all’accusa di praticare conversioni forzate nel villaggio. Altre 55 persone sono state arrestate il 22 e il 23 maggio in episodi collegati al primo avvenimento. Manas Ranjan, attivista di diritti umani, e Rasmi Ranjan Jena, hanno condotto un’inchiesta sul posto. Accuse di proselitismo o di conversioni forzate – ricorda AsiaNews - vengono spesso rivolte dalle organizzazioni militanti indù contro i cristiani.
“La fede non è alienazione: sono altre le esperienze che inquinano la dignità dell’uomo e la qualità della convivenza sociale”. Così oggi pomeriggio il Papa nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha presieduto la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Nel 150.mo dell’Unità nazionale, Benedetto XVI e la Chiesa italiana hanno affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis. Il Papa ha auspicato il superamento pregiudiziale della contrapposizione politica. Il Cardinale Bagnasco, presidente della Cei, nel suo indirizzo di saluto ha parlato di necessità di “un sussulto di responsabilità” politica “da parte di tutti”.
In preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Madrid il prossimo agosto, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, e il padre Mario Pezzi si incontreranno con 40.000 giovani provenienti da tutta l’Europa.
L’incontro si svolgerà il 29 maggio prossimo, alle ore 15, nella Esprit Arena a Düsseldorf e sarà presieduto dal Cardinal Joachim Meisner, Arcivescovo di Colonia, secondo quanto ha spiegato lo stesso Argüello a ZENIT.
Sulla via di Düsseldorf, questi giovani faranno delle 'missioni cittadine' in tutta la Germania annunciando Gesù Cristo attraverso la loro esperienza ed invitandoi giovani a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid con il Santo Padre Benedetto XVI. Durante l’incontro, prima della chiamata vocazionale, sarà eseguita l’opera sinfonica “La sofferenza degli innocenti”, composta da Kiko Argüello.
Il cuore dell'esperienza di Gesù è il rapporto di comunione intima con Dio. Ed è da essa che Gesù attinge la forza interiore del suo messaggio e del suo ministero messianico.
Ne è convinto mons. Piero Coda, teologo e preside dell'Istituto Universitario Sophia, che con lo psicologo e psicoterapeuta Osvaldo Poli sarà protagonista di una lectio magistralis sulla figura paterna – di Dio e dell’uomo – venerdì 27 maggio, nella cornice del Festival Biblico di Vicenza.
In anteprima abbiamo potuto scambiare qualche opinione con mons. Coda.
L’espressione politica dei cattolici in un solo (o prevalente) partito dipende da un giudizio prudenziale di convenienza, non è una necessità assoluta, ma non deve nemmeno essere demonizzata come sbagliata. Le forme della presenza politica diretta sono oggetto di deliberazione, tenuto conto delle esigenze del tempo. Perfino nel caso del Partito popolare italiano e della democrazia cristiana c’erano visioni diverse, non solo tra i politici cattolici ma anche nelle gerarchie ecclesiastiche.
Ci sono due estremi opposti da evitare: da un lato l’appartenenza obbligata ad un solo partito come se si trattasse di un dogma di fede e come se questo partito non portasse avanti un programma politico ma un programma religioso; dall’altro la diaspora, ossia l’altrettanto dogmatica tesi della negatività di qualsiasi forma di unità e raccordo politico dei cattolici. Il primo atteggiamento non tiene conto della legittima discrezionalità del giudizio sull’appartenenza politica e stabilisce un nesso diretto ed obbligato tra appartenenza ecclesiale ed appartenenza partitica.
Proprietari terrieri musulmani hanno utilizzato trattori per arare un terreno su cui sorge un cimitero cristiano. L’obiettivo è la confisca illegale. Madre 29enne narcotizzata e violentata da sei persone. In entrambi i casi la polizia copre i criminali. Sacerdote a Faisalabad: il governo deve intervenire.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
In visita in Corea del Sud insieme a mons. Celata, il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso incontra il presidente Lee: “Il vostro Paese porta avanti valori universali. Ma per l’unità non basta la politica: serve la religione e la cultura”.
"L'egoismo e il nazionalismo non sono i mattoni della casa Europa": così il cardinale Reinhard Marx durante la messa inaugurale del convegno Renovabis, celebrata domenica scorsa a Monaco. Nell'esortare gli europei a una maggiore solidarietà – riferisce l’agenzia Sir - il cardinale ha sottolineato che "tutti i criteri morali dell'Europa sono orientati all'immagine cristiana della persona. La politica, l'economia e i mercati finanziari devono servire allo sviluppo completo di tutti".
Oggi pomeriggio, alle ore 17.30, Benedetto XVI presiederà la recita del Santo Rosario nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, insieme con i vescovi italiani riuniti in Assemblea generale. Il Papa ha accolto l’invito del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. Con questo atto, nel 150.mo dell’Unità nazionale, il Papa e la Chiesa italiana affidano l’intera nazione a Maria, invocata con i titoli di Salus Populi Romani e di Mater Unitatis, Madre dell’Unità.
Secondo lo Scheduled Castes Order, solo i dalit indù e buddisti godono dei diritti previsti per il loro status. Cristiani e musulmani perdono ogni diritto, tra cui quello sulla rappresentanza politica. Ma anche all’interno del cristianesimo, i non dalit allontanano i loro fratelli fuoricasta.
Sebbene, come dice il rapporto della Fundación Santa María, “Dio è il grande assente nelle famiglie spagnole, in un momento segnato da stili di vita consumistici e edonistici, incentrati nel piacere”, nella vita dei giovani si insinua inconsciamente, come un grande fiume che scorre attraverso molti canali, la New Age, che si presenta come una tipica forma di sensibilità religiosa contemporanea, come una nuova religiosità.
Non si tratta di un movimento religioso, di una religione o di una setta nel senso sociologico, ma di una rete globale che collega centri e gruppi che tra loro hanno in comune alcuni temi di riferimento e che non propone alcun vincolo stabile, permanente o gerarchico come nei movimenti. Ciò che dà vita alla rete della New Age è lo spirito “alternativo” alla tradizione religiosa dominante in Occidente, che è quella cristiana, e la speranza di una nuova era, l’era dell’Acquario, che subentrerà all’era dei Pesci.
È adesso la faranno finalmente finita con certe favolettesulle droghe. La cocaina infatti distrugge anche i volti (non solo la materia cerebrale), buca palati e sbriciola setti nasali. E la disapprovazione sociale degli stupefacenti ne abbatte uso e abuso. Com’è raccontato nelle “Linee di indirizzo sull’uso di cocaina e sulle lesioni distruttive facciali per specialisti otorinolaringoiatri”, presentate ieri e redatte dalla Società italiana di otorinolaringoiatria, otto università italiane, il ministero della Salute e il Dipartimento politiche antidroga. E come racconta uno studio monumentale realizzato negli Usa dal 1976 al 2007 effettuato su 986.003 adolescenti: che prova – ha sintetizzato il capo Dipartimento politiche antidroga, Giovanni Serpelloni – come «se il livello di disapprovazione sociale sia molto alto, nel tempo si riduce il consumo di sostanze stupefacenti».
“Tutte le parti coinvolte nel conflitto hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità” nelle violenze successive all’elezione presidenziale contestata di novembre 2010: lo afferma l’organizzazione per i diritti umani ‘Amnesty International’ in un dettagliato rapporto, diffuso oggi, sugli ultimi sei mesi di crisi ivoriana. “Centinaia di persone sono state uccise illegalmente, spesso su criteri di appartenenza etnica o di presunta affiliazione politica”.
“Esprimiamo il nostro profondo orrore e rifiuto, la nostra indignazione e vergogna per il massacro di 27 persone nella tenuta ‘Los Cocos’ del Municipio de La Libertad, come ultima e barbara espressione di una situazione generalizzata di violenza e insicurezza”. E’ quanto scrive mons. Mario Fiandri, vicario apostolico di El Peten in Guatemala, nel comunicato indirizzato a tutti i fedeli cattolici del vicariato, alle autorità e agli uomini e alle donne di buona volontà.
Le pagine dei Vangeli ci mostrano la tenera misericordia di Gesù verso le persone «malate» nel corpo, nello spirito, nelle relazioni sociali. Per costoro ha parole e atteggiamenti che esprimono compassione, comprensione, perdono, accoglienza e si trasformano, frequentemente, in «segni» potenti. Lui, visibile manifestazione dell’infinito amore del Padre, non è venuto solo per salvare le «anime» ma a offrire a ogni persona la «vita piena», in tutte le sue dimensioni (spirituale, psicologica, fisica, relazionale). Ha congiunto così in modo inscindibile non solo i concetti, ma la stessa vera e definitiva realizzazione della salute e della salvezza: in Lui ci viene donata una «salvezza salutare» e una «salute salvifica». La Chiesa cattolica, per non tradire il mandato di Gesù Cristo, deve prendersi cura dei malati, affetti da qualsiasi malattia e senza alcuna discriminazione; l’unica particolarità è una speciale attenzione per i più poveri. Inoltre, in quanto corpo mistico di Cristo e quale comunità da Lui sanata, diviene a sua volta sanante, ossia strumento di salvezza e di salute.
New Delhi, 25. In India mancano all’appello dodici milioni di bambine, sparite — se così si può dire — negli ultimi tre decenni a causa degli aborti selettivi, praticati dalle famiglie che preferiscono avere un figlio maschio, soprattutto quando il primogenito è femmina. È la stima contenuta in uno studio della prestigiosa rivista scientifica «Lancet» dedicata alla strage silenziosa che sta scavando un solco sempre più profondo nella popolazione indiana.
La notte della preghiera come combattimento della fede e vittoria della perseveranza. Ha usato questa metafora il Papa per spiegare il senso del racconto della lotta di Giacobbe con Dio al guado dello Yabboq. Benedetto XVI ha riproposto l’episodio, narrato dal libro della Genesi, questa mattina, mercoledì 25, ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale.
Storm è un bambino di 4 mesi, con i capelli biondi e gli occhi blu. Ma potrebbe essere anche una bambina. Non lo saprà finché non deciderà lui/lei stesso/o, una volta più grande, il proprio orientamento sessuale. Si tratta di una controversa decisione adottata dai suo genitori, Kathy Witterick e David Stocker di Toronto, in Canada; i due hanno pensato che crescerlo «asessuato», all’insaputa del proprio genere di appartenenza, contribuirà a renderlo libero, nelle condizioni di decidere della propria identità sessuale senza costrizioni di sorta “imposte” dalla società. Storm, quindi, non apprenderà i concetti di maschio e di femmina. Solamente i suoi genitori, la levatrice e i due fratelli maggiori sono a conoscenza del suo sesso.
La notizia è questa: una coppia di Toronto ha avuto un terzo figlio e, viste le tendenze degli altri due, ha deciso di non dichiararne il sesso. Anzi, di non farlo sapere nemmeno all’interessato, il quale sceglierà da sé se essere maschio o femmina o altro.
Leggo su BlitzQuotidiano che, stando ai genitori, i «preconcetti» potrebbero «solo turbarlo». Per la cronaca: i due parents si chiamano Kathy e David, il pargolo Storm [nella foto]. Che significa «temporale». Già la scelta del nome è indicativa della fantasia familiare. Ma c’è da capirli, Kathy e David: hanno già due figli, Jazz e Kio (la fantasia al potere!), che hanno avuto l’intempestività di dichiarare maschi. Solo che i due, rispettivamente 5 e 2 anni, mostrano di amare il rosa, le bambole e le gonne di mammà. Così, il terzo farà da sé. I genitori, stufi di stare un apprensione, hanno deciso di far decidere lui, quando sarà «pronto».