MaM
Messaggio del 25 gennaio 1990:Cari figli, oggi vi invito a decidervi di nuovo per Dio e a scegliere Dio prima di tutto e sopra tutto, perché Lui possa compire meraviglie nella vostra vita e perché di giorno in giorno la vostra vita diventi gioia per Lui. Perciò, figlioli, pregate, e non permettete a satana di operare nella vostra vita attraverso malintesi, incomprensioni e mancanza di accoglienza degli uni da parte degli altri. Pregate per poter comprendere la grandezza e la bellezza del dono della vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Notizie dai giornali cattolici



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La struttura è gestita dalle suore francescane di Maria e accoglie pazienti di ogni genere, senza guardare alla fede professata o all’etnia. Nel 2006 premiata dal presidente Musharraf per il lavoro svolto. Essa dispone di 60 posti letto e accoglie ogni giorno fino a 300 pazienti. Cure e trattamenti sono gratuiti.
Parleremo a lungo dei disordini, o meglio della guerriglia, che ha sconvolto le strade del centro della capitale sabato pomeriggio. Strade di un quartiere antico, segnato da monumenti cari al popolo della città, dalle rovine imperiali alle basiliche della cristianità. Strade di un quartiere nuovo. Coacervo di etnie e religioni e povertà. Che convivono faticosamente e avrebbero pure ragioni di lamentela e di rabbia.
Il lungo weekend del Papa - che all'Angelus di domenica 16 ottobre ha ripetuto l'annuncio, già anticipato in mattinata nella Messa, di un Anno della Fede, che avrà inizio l’11 ottobre 2012, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e si concluderà il 24 novembre 2013, festa di Cristo Re - si è concentrato sul tema della nuova evangelizzazione, oggetto di un importante convegno a Roma, ma è idealmente iniziato venerdì 14 ottobre con un incontro con i Prefetti italiani, proprio in un momento di tumulti e disordini nel nostro Paese.
Non si può fare a meno di notare la strana coincidenza che si è verificata sabato 15 ottobre a Roma. Nelle stesse ore in cui circa 2mila giovani mettevano a ferro e fuoco la capitale, qualche altro migliaio di giovani, nella stessa capitale, si trovava a poca distanza per rispondere all’appello per una nuova evangelizzazione: facendo festa, ascoltando testimonianze di religiosi e laici e infine accogliendo con un grandissimo calore le parole del papa Benedetto XVI, una cui sintesi potete leggere nell’articolo di Massimo Introvigne in primo piano. Certo, su giornali e tv ci sono finiti i primi, ma non ci deve scandalizzare: sappiamo da sempre che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Eppure quella coincidenza è già un giudizio netto.
Le parole di mons. Tony Anatrella, sabato 15 0ttobre a Brescia, meritano di essere ricordate a lungo. «Non abbiate paura di combattere l’ideologia del gender, che sarà il tormentone del secolo, anche se troverete opposizioni e ostilità, e soprattutto timore anche all’interno della Chiesa. Siate una minoranza profetica, che fa proprie le parole del beato Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato, nel 1978, quando appunto invitò a non avere paura di Cristo».
Sappiamo tutti bene le difficoltà che i cristiani del Medio Oriente stanno vivendo in queste ore. Proprio per questo - però - forse mai come oggi vale la pena di dare voce anche a un piccolo segno di speranza che proprio in uno dei Paesi cruciali del mondo arabo sta per vivere il suo esordio. Oggi infatti, 17 ottobre, sarà il primo giorno di lezioni all'American University of Madaba, cioè alla prima università cattolica della Giordania (nonché l'unica cristiana del Paese). Si tratta della struttura della quale il Papa - poco più di due anni fa, durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa - aveva benedetto la prima pietra, proprio durante la tappa giordana del suo viaggio. A volere fortemente l'ateneo è stato il patriarcato latino di Gerusalemme, che in Giordania ha una lunga tradizione educativa: è dal 1849 che le sue scuole aperte a tutti offrono in questa regione un servizio prezioso. Oggi sono circa un centinaio e sono frequentate da 70mila studenti.
Domani, sabato 15 ottobre, si svolge la giornata internazionale di mobilitazione degli "indignaods", e la manifestazione di Roma sarà il suo fulcro in Italia. Ma chi sono gli "indignados" che scendono in piazza in Spagna, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Italia e la cui protesta sembra inarrestabile? Il nome viene da un libretto pubblicato nel 2010 in Francia da un piccolo editore (Indigène éditions di Montpellier) che si è trasformato in successo mondiale, Indignez-vous ! (Pour une insurrection pacifique) - trad. it., Indignatevi!, Add editore, Torino 2011 -, del vecchio (novantatré anni) ex militante della Resistenza francese, ambasciatore e uomo politico Stéphane Hessel. Questo nuovo "libretto rosso" di una rivoluzione fai da te è ampiamente sopravvalutato. Hessel attacca quella che in Italia siamo abituati a chiamare la "casta" - politici, industriali, Chiesa - ma i suoi critici fanno notare che ne ha sempre fatto parte. E il suo legame politico con Dominique Strauss-Kahn è diventato fonte d'imbarazzo dopo gli incidenti a sfondo sessuale che hanno coinvolto l'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale.
P. Fausto Tentorio è stato assassinato davanti alla parrocchia di Arakan. Da oltre 32 anni nelle Filippine, il missionario lavorava a stretto contatto con gli indigeni, minacciati dalla crescente industria mineraria. P. Tentorio è il terzo missionario del Pime ad essere ucciso a Mindanao.
Trentatrè rappresentanti delle Conferenze Episcopali, 400 rappresentanti di 115 realtà ecclesiali impegnate nell'evangelizzazione, 10.000 giovani pronti a svolgere la missione: questi i numeri delle prima ondata di evangelizzatori che ha risposto all’appello del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Nella mattinata di questo sabato, monsignor Rino Fisichella, Presidente del dicastero vaticano, ha spiegato come la secolarizzazione e il relativo indebolimento della fede abbiano confuso gli uomini generando una vera e propria crisi antropologica.