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Messaggio del 25 luglio 2016:Cari figli! Vi guardo e vi vedo persi, e non avete né la preghiera né la gioia nel cuore. Ritornate, figlioli, alla preghiera e mettete Dio al primo posto e non l'uomo. Non perdete la speranza che vi porto. Figlioli, questo tempo - ogni giorno - sia sempre più un cercare Dio nel silenzio del vostro cuore e pregate, pregate, pregate finché la preghiera diventi gioia per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata

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Quando si legifera sulla vita, c’è sem­pre «un grande timore, che deriva dal non sapere con esattezza cosa il legislatore porrà all’interno del­la legge». Per monsignor Rino Fisichella, bisogna capire «cosa signi***** e di quali contenuti viene riempita» un’iniziativa le­gislativa su simili questioni. E i contenuti, ribadisce il presidente della Pontificia Ac­cademia per la vita, non possono andare contro la vita stessa. Lo dicono la Costitu­zione, «la natura dell’ordinamento giuri­dico » e anche «principi etici condivisi da tutti» secondo i quali l’accanimento terapeutico va evitato, ma idratazione e nutri­zione non sono interventi medici, bensì «l’elemento indispensabile per vivere». Il vescovo, rettore della Lateranense e cap­pellano della Camera, torna sulla vicenda di Eluana e commenta l’ipotesi di una leg­ge sulla fine della vita.
Il resoconto di un testimone oculare: Padre Frank Pavone, direttore nazionale di Priests for Life, presidente del Consiglio religioso nazionale pro-vita.
A Lourdes, “cittadella mondiale della vita e della speranza” Benedetto XVI si recherà fra un mese. L’assunzione in corpo e anima di Maria al cielo aiuta a essere “testimoni di speranza e consolazione” in un mondo dominato da “falsa gioia e angosciato dolore'”.
Pubblichiamo il commento di padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap. - predicatore della Casa Pontificia -, alla liturgia di domenica prossima, XIX del tempo ordinario.
“Poche persone della nostra generazione hanno incarnato con tale trasparenza il volto mite e umile di Gesù Cristo”. È con parole cariche di riconoscenza e commozione che il cardinale Walter Kasper ricorda frère Roger Schutz, “fonte di speranza riconosciuta da molti, compreso me stesso”, nel terzo anniversario della sua scomparsa.
Davanti al triste spettacolo di tante false gioie e di tanto dolore angosciato che dilaga nel mondo dobbiamo imparare da Maria a diventare segni di speranza e di consolazione, dobbiamo annunziare con la nostra vita la risurrezione di Cristo: con queste parole Benedetto XVI ha concluso l’omelia della Messa presieduta stamani nella parrocchia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo nella Solennità dell’Assunta. Alle 12.00 poi il Papa ha guidato l'Angelus nel Cortile del Palazzo apostolico della cittadina laziale.