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Messaggio del 2 febbraio 2019: Cari figli, l’amore e la bontà del Padre Celeste danno delle rivelazioni che fanno sì che la fede cresca, venga spiegata, porti pace, sicurezza e speranza. Così anch’io, figli miei, per l’amore misericordioso del Padre Celeste, vi mostro sempre di nuovo la via a mio Figlio, all’eterna salvezza; purtroppo, però, molti miei figli non vogliono ascoltarmi. Molti miei figli esitano. Ma io, io, nel tempo ed oltre il tempo, ho sempre magnificato il Signore per tutto quello che ha fatto in me e per mezzo di me. Mio Figlio si dà a voi, spezza il pane con voi, vi dice parole di vita eterna perché le portiate a tutti. E voi, figli miei, apostoli del mio amore, di cosa avete paura, se mio Figlio è con voi? Mostrategli le vostre anime, affinché egli possa essere in esse e possa rendervi strumenti di fede, strumenti d’amore. Figli miei, vivete il Vangelo, vivete l’amore misericordioso verso il prossimo; ma soprattutto vivete l’amore verso il Padre Celeste. Figli miei, non siete uniti per caso. Il Padre Celeste non unisce nessuno per caso. Mio Figlio parla alle vostre anime, io vi parlo al cuore. Come Madre vi dico: incamminatevi con me! Amatevi gli uni gli altri, testimoniate! Non dovete temere di difendere col vostro esempio la verità, la Parola di Dio, che è eterna e non cambia mai. Figli miei, chi opera nella luce dell’amore misericordioso e della verità, è sempre aiutato dal Cielo e non è solo. Apostoli del mio amore, vi riconoscano sempre fra tutti gli altri per il vostro nascondimento, l’amore e la serenità. Io sono con voi. Vi ringrazio.

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Alla vigilia della partenza per la Polonia, Benedetto XVI ha parlato della fede e della missione di Pietro. Fatta di slancio e abbandono iniziali, conoscerà tradimento e pentimento, per giungere infine all’affidamento totale.
Domani mattina il Papa inizierà il suo viaggio apostolico in Polonia, il secondo del suo pontificato, ma il primo che ha scelto personalmente, visto che la Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia dell’agosto 2005 era già stata programmata da Giovanni Paolo II.
Dopo poco più di un anno di pontificato di Benedetto XVI, ZENIT ha voluto approfondire il suo pensiero sulla cosiddetta “teologia delle religioni”. In questa intervista, Joan-Andreu Rocha, professore di Teologia delle religioni ed ecumenismo presso la Facoltà di Teologia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, dove dirige il Master in Chiesa, Ecumenismo e Religioni, racconta come l’allora teologo Ratzinger vedeva le religioni in rapporto al Cristianesimo e in che misura continua da Pontefice con questa visione inclusiva che riconosce i valori presenti nelle altre religioni.
A cinquant’anni di distanza dall’Enciclica Haurietis aquas di Pio XII, Papa Benedetto XVI ha affermato che è sempre attuale il richiamo per i cristiani a “continuare ad approfondire la loro relazione con il Cuore di Gesù in modo da ravvivare in se stessi la fede nell’amore salvifico di Dio”.
José María Caparrós Lera, critico cinematografico, storico, professore e filosofo, ha affrontato con ZENIT uno dei temi più controversi della cosiddetta “settima arte”: i criteri per dire cosa è e cosa non è cinema religioso.