Rottura col rock satanico e pianto liberatore a Medjugorje
Un giovane capellone, alto, dallo sguardo aperto e con un largo sorriso. Tutta la scorsa estate, inosservato, si era messo a disposizione dei pellegrini d’Irlanda, Li accompagnava sul Podbrdo e sul Krizevac. Pregava con loro, parlava di sè, della propria conversione. Volentieri accoglieva l’invito di cantare durante l’adorazione della sera, ma mai disse ai francescani della parrocchia che la musica era stata la sua vocazione. Quando lo si seppe, lo si pregò di dire qualcosa di più della sua vita, del suo gruppo di rock n’roll, delle sue produzioni, della sua esperienza a Medjugorje. Così rispose cordialmente a P.Slavko...