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Messaggio del 25 agosto 2016:Cari figli! Oggi desidero condividere con voi la gioia celeste. Voi, figlioli, aprite la porta del cuore affinché nel vostro cuore possa crescere la speranza, la pace e l’amore che solo Dio dà. Figlioli, siete troppo attaccati alla terra e alle cose terrene, perciò Satana vi agita come il vento lo fa con le onde del mare. Perciò la catena della vostra vita sia la preghiera col cuore e l’adorazione a mio Figlio Gesù. A Lui offrite il vostro futuro per essere in Lui gioia ed esempio per gli altri con le vostre vite. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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Padre Pio: sa camuffarsi anche da frate cappuccino

Satana per riuscire a ingannare una persona che vuole dedicarsi alla perfezione si serve di tutto. Penetra nella sua mente e, attraverso suggestioni e pensieri, tenta di smantellare le sue convinzioni. Non sempre è aggressivo. A volte ricorre a ragionamenti sottili e accattivanti. Cerca di convincerla a trascurare i consigli del suo direttore spirituale. Si maschera perfino da angelo e da santo. «Disprezzate, come sempre, tutte le male arti del demonio. Per farvi concepire orrore verso chi vi dirige, egli è nemico di ogni bene e quindi non deve recarvi meraviglia se freme di rabbia non tanto contro di voi quanto contro di me... Non gli date ascolto, non vi fermate mai sulle sue suggestioni, guardate dàl trattenervi dal discorrere direttamente con lui... Quando vi accadrà di sentire delle voci, e voi non sapete distinguere se provengono da uno spirito buono oppure da uno cattivo, rivolgetevi umilmente a Gesù e ditegli: “Se tu sei Gesù manifestati a chi tu mi hai assegnato per direttore” e intanto fategli ripetere: “Viva Gesù”, “Viva l’Immacolata sempre vergine Maria”. Se questo non lo vuoi ripetere, sputategli in viso e dite a Gesù che lo mandi all’inferno. Per evitare altri mali artifizi di questo immondo spirito, prima di leggere la mia corrispondenza, segnatevi con il segno della redenzione, poi fate ancora un segno di croce sulla lettera, e quindi aspergetela con l’acqua santa, e infine l’aprirete e la leggerete.»