Pellegrinaggio a Medjugorje - di Padre Livio Fanzaga
E’ dal 1985 che mi reco più volte all’anno a Medjugorje in auto , ma in tutto questo periodo, nonostante i provvidenziali tratti autostradali degli ultimi tempi, il tragitto non ha mai perso le caratteristiche di un vero pellegrinaggio, affascinante e impegnativo nel medesimo tempo, dove la meta, che all’inizio ti sembra sia dietro l’angolo, in realtà si allontana sempre più, come un miraggio che si dissolve all’orizzonte. Quante volte con fervore e trepidazione ho incominciato questa avventura, come se fosse la prima volta? Ancora oggi, dopo oltre sessanta viaggi, per un totale di almeno centoventimila chilometri, mi accingo a partire per Medjugorje con lo spirito di un neofita. Così è per moltissime altre persone. Per quale motivo la gente non si stanca mai di ritornare a Medjugorje, nonostante la distanza e la fatica? La Regina della pace ringrazia per la risposta alla sua chiamata. Senza dubbio è lei che parla al cuore, ne sia uno cosciente o meno, ed è la sua voce che si fa strada nell’intimo, anche quando il pellegrino è un cane randagio che approda a Medjugorje senza sapere nemmeno lui il perché.