Sotto il Tuo Manto

Domenica, 7 settembre 2025 - San Giovanni da Lodi (Letture di oggi)

Nella vita cristiana quello che conta è amare. Se riesco a trasformare in amore ogni momento della mia esistenza allora tutto sarà  risolto. Devo accettare le croci che la vita mi impone e trasformarle nell'amore. Altrimenti quelle croci saranno la mia dannazione. Devo accettare con pazienza e amore le prove e i dolori che le giornate mi mettono sul cammino, le noie e i pesi della convivenza umana, i disagi e le malattie inevitabili quali provvidenziali occasioni di crescita nella santità . Dico "occasioni" perché non basta portare la croce: occorre portarla in direzione dell'amore; non basta soffrire: occorre soffrire con pazienza e l'amore, altrimenti non serve. Non sono stati i colpi di flagelli, i schiaffi, i chiodi sul corpo di Cristo che ci hanno salvato: è stato l'amore con cui li ha accettati e sopportati. Non è stata la Via Crucis, la salita al Calvario, a redimerci bensì la Sua obbedienza al Padre, la pazienza e la misericordia usata da Lui in quella dolorosa marcia. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 4,26-34 (Versione 4)

In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perchè è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Sono disponibili altre versioni di questo commento
1 2 3 4