Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

In questi giorni fermati spesso davanti al Crocifisso e fissa lo sguardo su Cristo. Contempla il Suo dolore e soprattutto contempla il Suo amore. Viviamo una vita così frenetica che la preghiera e il silenzio sono diventati quasi imbarazzanti. Molti dicono di non avere tempo di fermarsi un attimo per pregare. Sono gli stessi che non hanno tempo per assaporare la risata del loro bambino o la magia di un tramonto. Non hanno tempo né per gli altri né per sé stessi. Non dobbiamo permettere all'orologio di tenerci nascosto che ogni momento della giornata è un miracolo. Anche quando hai tanto da fare, torna a contemplare il Crocifisso. È la tua oasi nel deserto della vita, è il tuo rifugio silenzioso, è la tua isola di pace. E ben presto la tua vita sarà  pervasa da un senso di serenità  e di gratitudine. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 25,14-30 (Versione 5)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo". Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perchè a chiunque ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».

Sono disponibili altre versioni di questo commento
1 2 3 4 5