Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

Gesù respinge con ferma decisione ogni tentazione e suggestione del demonio, allontana le scorciatoie del successo, del potere, del possesso e afferma la volontà  di seguire la lunga via della Croce, senza alcuna deviazione. Bisogna precisare che la prova viene da Dio e ti fa crescere nella fede, invece la tentazione è l'opera del demonio e vuole allontanarti dalla volontà  di Dio. La strada della fede incrocia la croce, attraversa i silenzi di Dio, il buio, il dubbio. Si avanza su questa strada non a colpi di miracoli bensì con la preghiera perseverante ed umile. Gesù è stato tentato e vittorioso; con il Suo aiuto puoi esserlo anche tu: vittorioso sulla tentazione e sul peccato. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 18,21-35 (Versione 4)

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichè costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo:“Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo:“Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo:“Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse:“Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchè tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchè non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

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