Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

La tua vita spirituale non è uno scorrere tranquillo dei giorni, ma è una lotta senza tregua contro il male. Il demonio non sempre ti invita a compiere il male, sarebbe troppo banale e troppo evidente. Lui fa finta di indicare il meglio per te, ti offre delle scorciatoie di potere, di ricchezza, di facile successo come controproposta alla via stretta della conversione. Nonostante le tue imperfezioni e tante tentazion in cui ti spinge il demonio, non abbandonare mai la preghiera, la tua arma migliore nel combattimento spirituale. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 18,21-35 (Versione 1)

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichè costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo:“Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo:“Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo:“Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse:“Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchè tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchè non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

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