Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Gesù dice: "Chi ha visto me, ha visto il Padre." Come sarebbe bello se ogni sacerdote potesse dire lo stesso di sé. Sì, perché anche lui è chiamato alla paternità  spirituale per i propri fedeli, come lo era Gesù in mezzo ai Suoi discepoli. Gesù era immagine della paternità  divina, che si manifestava nella Sua Misericordia e nell'amore verso i peccatori, poveri, malati, bisognosi. Dovrebbe essere lo stesso per ogni sacerdote: la sua paternità  spirituale è un dono speciale per i fedeli. Solamente quando un sacerdote è "padre" che egli risponde alla sua vocazione e corrisponde al disegno d'amore che Dio ha su di lui. Più un sacerdote vive la sua paternità  spirituale, più assomiglia al suo Signore. Per ogni sacerdote la paternità  spirituale è motivo di gioia e via di guarigione interiore. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Matteo di Don Fabio Rosini



Mt 25,1-13 (Versione 3)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sè l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. Poichè lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido:“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge:“Dateci un po' del vostro olio, perchè le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero:“No, perchè non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire:“Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose:“In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perchè non sapete nè il giorno nè l'ora».

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