Sotto il Tuo Manto

Martedi, 3 giugno 2025 - San Carlo Lwanga (Letture di oggi)

Nel bosco dove vado spesso, c'è un albero secolare che con le sue alte fronde sovrasta tutta la foresta. Se, mentre imperversa la tempesta, guardi il suo robusto tronco, sembra indistruttibile; se invece osservi i suoi rami, pensi che non potrà  farcela. Infatti, ci sono dei momenti in cui la sua grande forza diventa la sua debolezza. Ecco, vicino a lui ci sono degli arbusti piccoli ed esili che sopravvivono alla bufera senza rimetterci nemmeno un ramo, mentre vengono spezzati molti rami dell'albero secolare. Il vento sferza i suoi rami possenti che non vogliono piegarsi, ma non può nulla contro flessibili ramoscelli degli alberelli. Qualche volta, per vivere meglio, dobbiamo accettare le nostre debolezze e arrenderci alle nostre fragilità . C'è un equilibrio in ogni cosa: debolezza e forza sono necessarie per la nostra crescita. Accettare il fatto di avere delle debolezze è una dimostrazione di grande forza. Al contrario, sopravvalutare il proprio vigore può diventare una forma di debolezza. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 10,46-52 (Versione 4)

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ». Molti lo rimproveravano perchè tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

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