Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 2 giugno 2025 - Santi Marcellino e Pietro (Letture di oggi)

Si narra che il re Damocle volle un giorno far provare come vive un re a un suo servitore, che invidiava la sua condizione. Lo invitò alla tavola regale. Al culmine del pranzo, il re gli disse di alzare lo sguardo: una spada pendeva sulla sua testa, con la punta in giù, appesa a un sottile filo. Di colpo il servo impallidi', smise di mangiare e cominciò a tremare. Come far sollevare lo sguardo in alto alla gente che guarda solo le cose terrene e pensa a divertirsi, perché vedano quale spada di Damocle pende sulla loro testa? Il pensiero della caducità  della vita, il pensiero della morte e della spada di Damocle, potrebbe essere un modo per scuotere dal torpore questa società  opulenta, indifferente e distratta. Tutto intorno ci parla della provviosorieta' della vita: si sta come d'autunno sugli alberi le foglie. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 7,11-17 (Versione 2)

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

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