Sotto il Tuo Manto

Domenica, 7 settembre 2025 - San Giovanni da Lodi (Letture di oggi)

La felicità  non dipende da ciò che uno ha, ma da ciò che uno è. Quindi stai attento agli inganni dell'avere, stai attento alle false ricchezze. Nella nostra società  consumistica ci sono delle persone che possiedono molte cose e sono così abituate al concetto dell'avere che credono di avere anche le cose che non si possono possedere: il loro coniuge, i loro figli, il loro cane, loro sicurezze. E si identificano così tanto con le cose che hanno che, il solo pensiero di poterle perdere, fa nascere l'angoscia e turbamento. Ma il Vangelo ci invita al distacco dalle cose e ci insegna che si possono godere pienamente solamente le cose che si è disposti a perdere. Saper essere felici con quello che si ha, è la vera ricchezza. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 7,11-17 (Versione 2)

In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

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