Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Essere primi è un desiderio innato. Non è neppure un desiderio cattivo, ma è molto ambiguo. Lo sperimentiamo nelle nostre comunità  dove anche il più piccolo servizio rischia di trasformarsi in desiderio di primeggiare. Anche Gesù ci invita a primeggiare sì, ma nel servire e nella carità . L'infelicità  degli uomini deriva dalle ambizioni che non possono soddisfare il cuore. Tutti vogliono essere primi, ma ai miti ed umili Dio rivela i Suoi segreti. Alla persona umile il Signore dona la pace, la gioia e una tale conformità  alla Sua volontà  da renderla sempre felice. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Giovanni di Don Fabio Rosini



Gv 1,6-28 (Versione 2)

Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perchè tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perchè possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perchè dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nè Elia, nè il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Sono disponibili altre versioni di questo commento
1 2 3 4 5