Sotto il Tuo Manto

Sabato, 19 luglio 2025 - San Simmaco papa (Letture di oggi)

Essendo l'uomo fragile per natura e incline al peccato, e macchiandosi di peccati ogni giorno, e avendo poi una memoria così debole che a mala pena si ricorda alla sera di ciò che ha fatto al mattino, perché - sventurato! - rimanda la confessione di un anno? Anzi, perché la rimanda anche di un sol giorno, se non sa che cosa porterà  il giorno seguente? Oggi sei, domani forse non sarai. Vivi dunque oggi, come se tu dovessi morire. Niente infatti è più certo della morte, niente più incerto dell'ora della morte. (Sant'Antonio di Padova)

Commento al Vangelo di Luca di Don Fabio Rosini



Lc 4,21-30 (Versione 1)

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio:“Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

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