Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 21 luglio 2025 - San Lorenzo da Brindisi (Letture di oggi)

Non c'è un uomo che non si consideri buono e giusto nel fondo del suo cuore, che non si creda ingiustamente giudicato. Solo una persona santa e totalmente abbandonata in Dio si crede miserabile e meritevole di ogni pena. È famoso l'apologo di quel re che volle visitare alcuni carcerati ed interrogarli sulla causa della loro condanna. Tutti gli dissero di essere innocenti tranne uno solo che si confessò colpevole e meritevole della sua pena. Allora il re esclamò: "Non è giusto che un colpevole stia tra gli innocenti", e lo fece liberare. L'uomo non è mai completamente malvagio. Nel fondo del suo cuore può sempre nascondersi qualcosa di buono. Ecco, questo miscuglio di oro e di scorie nel cuore umano è la ragione per la quale quasi tutti si credono buoni, modelli di onestà . Cerchiamo di essere più sinceri con Dio e con noi stessi. Offriamo a Dio la nostra miseria, solo così possiamo sperare di ottenere la Misericordia. (Don Nikola Vucic)

Commento al Vangelo di Marco di Don Fabio Rosini



Mc 14,12-26 (Versione 1)

Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perchè tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

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