MaM
Messaggio del 5 settembre 1988: Voglio mettervi in guardia perché in questo tempo Satana vi tenta e vi cerca. A Satana è sufficiente un vostro piccolo vuoto interiore per poter operare dentro di voi. Perciò, come vostra madre, io vi invito a pregare. Che la vostra arma sia la preghiera! Con la preghiera del cuore vincerete Satana! Come mamma vi invito a pregare per i giovani di tutto il mondo.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-54 Marzo 20, 1900 Avvertimento di castighi.

(1) Avendo fatto la comunione, vedevo il mio dolce Gesù che mi invitava ad uscire fuori con Lui, con patto però che se dovevo andare insieme, dove vedevo che Gesù era costretto per i peccati a mandare dei castighi, non dovevo contrastare con Lui perché non li mandasse. Con questa condizione siamo usciti, girando la terra. In primo ho incominciato a vedere, non tanto lontano da noi, specialmente a certi punti tutto disseccato, onde a Lui rivolta ho detto: “Signore, come faranno queste povere gente se le mancherà il cibo come nutrirsi? Deh! Voi tutto potete, come lo avete fatto disseccare, così fatelo rinverdire”. E siccome teneva la corona di spine, ho disteso la mano dicendogli: “Mio Bene, che cosa vi hanno fatto queste gente? Forse vi hanno messo questa corona di spine, ebbene, datela a me, così resterete placato e darete il cibo per non farle perire”. E togliendogliela, l’ho premuto sulla mia testa. Mentre ciò facevo, Gesù mi ha detto:

(2) “Si vede che non posso portarti insieme, perché portare te e non poter far niente è lo stesso”.

(3) Ed io: “Signore, non ho fatto niente, perdonami se conoscete che ho fatto male, ma deh! portami insieme con Te!”

(4) E Lui: “Il tuo modo d’agire mi lega dappertutto”.

(5) Ed io: “Non sono io che faccio così, siete Voi stesso che mi fate operare in questo modo, perché trovandomi con Voi, veggo che le cose tutte sono vostre, e se io non prendessi cura delle cose vostre, mi pare che verrei a non curare Voi stesso. Perciò dovete perdonarmi se agisco in questo modo, che per amor vostro lo faccio, e non dovete allontanarmi per questo”.

(6) Dopo abbiamo continuato a girare. Io facevo quanto potevo a non dirgli niente a qualche punto che non castigasse, per non dargli occasione che me ne mandasse a ritirare e perdere la sua amabile presenza. Ma dove non potevo, incominciavo a contrastare. Siamo giunti ad un punto del l’Italia e stavano facendo un combinato, che doveva venire un gran dissesto, ma non ho capito che cosa fosse, perché avendo incominciato a dire: “Signore, non permettete, povera gente! Come faranno?” Vedendo Gesù che io mi affannavo e volevo impedirglielo, mi ha detto con impero:

(7) “Ritirati, ritirati!”

(8) E togliendosi una cinta di chiodi, di spilli che teneva incarnati nel suo corpo, che lo faceva molto soffrire, ha soggiunto:

(9)Ritirati e portati questa cinta con te, che mi darai molto sollievo”.

(10) Ed io: “Si, me la metterò io invece vostra, ma lasciami stare teco”.

(11) E Lui: “No, ritirati”.

(12) E lo ha detto con tale impero, che non potendo resistere, in un istante mi sono trovata in me stessa, e non ho potuto capire il combinato che cosa fosse.