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Messaggio del 18 dicembre 1983:Quando voi commettete un peccato, la vostra coscienza si oscura. Allora subentra in voi la paura di Dio e di me. E quanto più a lungo rimanete nel peccato, tanto più esso diventa grande e la paura cresce in voi. E così vi allontanate sempre più da me e da Dio. Invece, basta soltanto pentirsi dal profondo del cuore di aver offeso Dio e decidere di non ripetere in futuro lo stesso peccato, ed avete già ottenuto la grazia della riconciliazione con Dio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-53 Marzo 17, 1900 Dolore del Papa. L’umiltà.

(1) Questa mattina il benedetto Gesù mi faceva vedere il Santo Padre con le ali aperte, che andava in cerca dei suoi figli per raccoglierli sotto le sue ali, e sentivo i suoi lamenti, che diceva: “Figli miei, figli miei, quante volte ho cercato di radunarvi sotto le mie ali e voi mi sfuggite! Deh! ascoltate i miei lamenti ed abbiate compassione del mio dolore!” E mentre ciò diceva, piangeva amaramente, e pareva che non erano i soli secolari che si discostavano dal Papa, ma anche i sacerdoti, e questi davano più dolore al Santo Padre. Quanta pena faceva vedere il Papa in questa posizione! Dopo ciò, ho visto Gesù che faceva eco ai lamenti del Santo Padre e soggiungeva:

(2) “Pochi sono quelli che sono rimasti fedeli, e questi pochi vivono come volpi rintanati nelle proprie tane, hanno timore d’esporsi per tirarsi i propri figli dalla bocca dei lupi; dicono, propongono, ma sono tutte parole gettate al vento, mai giungono ai fatti”.

(3) Detto ciò è scomparso. Dopo poco è ritornato ed io mi sentivo tutta annientata in me stessa alla presenza di Gesù, e Lui vedendomi annichilita mi ha detto:

(4) “Figlia mia, quanto più ti abbassi in te stessa, tanto più mi sento tirato ad abbassarmi verso di te ed empirti della mia grazia, ecco perciò che l’umiltà è foriera della luce”.