MaM
Messaggio del 23 gennaio 1986:Cari figli, vi invito ancora alla preghiera del cuore. Cari figli, se pregate col cuore, si scioglierà il ghiaccio nei vostri fratelli e scomparirà ogni barriera. La conversione sarà facile per tutti quelli che vorranno accoglierla. Questo è un dono che dovete implorare per il vostro prossimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-44 Febbraio 26, 1900 La Divina Volontà è beatitudine di tutti.

(1) Dopo aver passato parecchi giorni di privazione, al più veniva qualche volta come ombra e sfuggiva. Sentivo tale pena che mi struggevo in lacrime, il benedetto Gesù, avendo compassione del mio dolore, è venuto e tutta mia guardava e riguardava, e poi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, non temere, che non ti lascio; ma però quando tu sei senza della mia presenza, non voglio che ti disanimi, ma anzi, da oggi innanzi, quando sei priva di Me, voglio che prenda la mia Volontà ed in quella ti bei, amandomi e glorificandomi nella mia Volontà e tenendo la mia Volontà come se fosse la mia stessa persona. Facendo così, tu mi terrai nelle tue stesse mani. Che cosa forma la beatitudine del Paradiso? Certo, la mia Divinità. Or, che formerà la beatitudine dei miei cari sulla terra? Con certezza la mia Volontà. Questa non ti potrà mai sfuggire. L’avrai sempre in tuo possesso, e se tu starai nel circolo della mia Volontà, ivi proverai le gioie più ineffabili e i piaceri più puri. L’anima, non uscendo mai dal circolo della mia Volontà, si rende nobile, si divinizza e tutte le sue operazioni si ripercuotono nel centro del sole divino come i raggi del sole ripercuotono la superficie della terra, non ne esce neppure uno fuori dal centro che è Dio. L’anima che fa la mia Volontà è la sola nobile regina, che si nutrisce del mio alito, perché il suo cibo e le sue bevande non le prende che dalla mia Volontà, e nutrendosi della mia Volontà tutta santa, nelle sue vene scorrerà un sangue purissimo, il suo alito spirerà un profumo olezzante, che tutto mi ricreerà, perché prodotto dal mio stesso alito. Perciò, non voglio altro da te, che formi la tua beatitudine nel giro della mia Volontà, senza mai uscirne, neppure per un breve istante”.

(3) Mentre ciò dicevo, nel mio interno vi sentivo un’allarme ed un timore, ché il parlare di Gesù indicava che non doveva venire, e che io dovevo quietarmi nella sua Volontà. Oh! Dio, che pena mortale! Che strettezze di cuore! Ma Gesù sempre benigno, ha soggiunto:

(4) “Come posso lasciarti, se tu sei vittima? Allora non ci verrò quando tu cesserai d’essere vittima, ma finché sarai vittima, mi sentirò sempre tirato a venire”.

(5) Così pare che sono restata quieta; ma mi sento come circondata dall’adorabile Volontà di Dio, in modo che non trovo nessuna apertura da dove uscirne. Spero che mi voglia tenere sempre in questo cerchio che mi congiunge tutta in Dio.