MaM
Messaggio del 7 aprile 1984:Voi vi ponete troppe domande. Non fate altro che sovraccaricarvi. Gesù vi offre se stesso e voi lo rifiutate. In lui troverete la risposta a tutte le vostre domande. Accettatelo!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 3-38 Febbraio 16, 1900 La mortificazione dev’essere il respiro dell’anima.

(1) Continua quasi sempre lo stesso. Questa mattina, dopo avermi rinnovato le pene della crocifissione, mi ha detto:

(2)La mortificazione dev’essere il respiro dell’anima. Come al corpo è necessaria la respirazione, e dall’aria buona o cattiva che si respira così resta infettato o purificato, come pure dalla respirazione si conosce se è sano o infermo l’interno dell’uomo, se tutte le parti vitali vanno d’accordo, così l’anima: se respira l’aria della mortificazione, tutto starà in lei purificato, tutti i suoi sensi suoneranno di uno stesso suono concordante, il suo interno rimanderà un respiro balsamico, salutare, fortificante. Se poi non respira l’aria della mortificazione, tutto sarà discordante nell’anima, manderà un respiro puzzolente, stomachevole; mentre sta per domare una passione, un’altra si sfrena. Insomma, la sua vita non sarà altro che un giuoco da fanciulli”.

(3) Mi pareva di vedere la mortificazione come uno strumento musicale, che se le corde sono tutte buone e forti, produce un suono armonioso e gradito. Se poi le corde non sono buone, ora bisogna aggiustare una, ora accordare un’altra, onde tutto il tempo l’impiega ad aggiustare, ma mai a suonare, al più potrà suonare un suono discordante e sgradito, quindi, non si farà mai niente di buono.