(1) Siccome questa mattina il benedetto Gesù non ci veniva, il demonio cercava di prendere la sua forma e farsi vedere, ma io non avvertendo i soliti effetti, ho incominciato a dubitare e mi sono segnata con la croce, primo io e poi lui, ed il demonio, vedendosi segnato, tremava; subito l’ho respinto da me senza mirarlo. Dopo poco è venuto il mio caro Gesù, e temendo che fosse un’altra volta lo spirito maligno, cercavo di respingerlo ed invocare l’aiuto di Gesù e della Regina Mamma; ma Lui per assicurarmi che non era il demonio, mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la tua attenzione per rassicurarti se sono Io o no, dev’essere dagli effetti interni, se si muovono a virtù o a vizi, imperciocché, siccome la mia natura è virtù, non di altro faccio eredi i miei figli, che di virtù. E questo puoi anche comprenderlo sopra alla natura umana, che essendo carne, se avviene che fa qualche piaga, la carne si cambia in marcia e si può dire che non è più carne; così la mia natura, se menomamente potesse ritenere in sé l’ombra del vizio, cesserebbe di essere quel Dio che è, ciò che non può mai succedere”.