MaM
Messaggio del 2 luglio 2015:Cari figli, vi invito a diffondere la fede in mio Figlio, la vostra fede. Voi, miei figli, illuminati dallo Spirito Santo, miei apostoli, trasmettetela agli altri, a coloro che non credono, non sanno e non vogliono sapere. Perciò voi dovete pregare molto per il dono dell’amore, perché l’amore è un tratto distintivo della vera fede e voi sarete apostoli del mio amore. L’amore ravviva sempre nuovamente il dolore e la gioia dell’Eucaristia, ravviva il dolore della Passione di mio Figlio, che vi ha mostrato cosa vuol dire amare senza misura; ravviva la gioia del fatto che vi ha lasciato il suo Corpo ed il suo Sangue per nutrirvi di sé ed essere così una cosa sola con voi. Guardandovi con tenerezza provo un amore senza misura, che mi rafforza nel mio desiderio di condurvi ad una fede salda. Una fede salda vi darà gioia e allegrezza sulla terra e, alla fine, l’incontro con mio Figlio. Questo è il suo desiderio. Perciò vivete lui, vivete l’amore, vivete la luce che sempre vi illumina nell’Eucaristia. Vi prego di pregare molto per i vostri pastori, di pregare per avere quanto più amore possibile per loro, perché mio Figlio ve li ha dati affinché vi nutrano col suo Corpo e vi insegnino l’amore. Perciò amateli anche voi! Ma, figli miei, ricordate: l’amore significa sopportare e dare e mai, mai giudicare. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 2-87 Ottobre 25, 1899 Gesù parla del suo amore grande per le creature.

(1) Continua il mio dolcissimo Gesù a manifestarsi quasi sempre lo stesso. Questa mattina ha soggiunto:

(2)Figlia mia, è tanto l’amore verso le creature, che come un eco risuona nelle regioni celesti, riempie l’atmosfera e si diffonde sopra tutta quanta la terra. Ma qual è la corrispondenza che fanno le creature a quest’eco amoroso? Ahi! mi corrispondono con un eco d’ingratitudine, velenoso, ripieno d’ogni sorta di amarezze e di peccati, con un eco quasi micidiale, atto solo a ferirmi. Ma Io spopolerò la faccia della terra, acciocché quest’eco risonante di veleno non assordi più le mie orecchie”.

(3) Ed io: “Ah! Signore, che dite?”

(4) E Gesù: “Io non faccio altro che come un medico pietoso, che ha gli estremi rimedi verso i suoi figli, e questi figli sono ripieni di piaghe, che fa questo padre e medico, che ama i suoi figli più che la propria vita? Lascerà incancrenire queste piaghe? Li farà perire, per timore che, applicando il fuoco ed i ferri, vengano essi a soffrire? Mai, no! Sebbene sentirà come se sopra di sé si applicassero tali strumenti, con tutto ciò mette mano ai ferri, squarcia e taglia le carni, vi applica il veleno, il fuoco, per impedire che più s’inoltri la corruzione. Sebbene molte volte succede che in queste operazioni i poveri figli se ne muoiono, ma non era questa la volontà del padre medico, ma la sua volontà è di vederli risanati. Tale sono Io. Ferisco per risanarli, li distruggo per risuscitarli. Che molti periscano, non è questa la mia Volontà, questo è effetto solo della loro malvagia ed ostinata volontà, è effetto di quest’eco velenoso che, fino a vedersi distrutti, vogliono inviarmelo”.

(5) Ed io: “Dimmi, mio unico Bene, come potrei raddolcirvi quest’eco velenoso che tanto vi affligge?”

(6) E Lui: “L’unico mezzo è che tu faccia sempre tutte le tue operazioni per il solo fine di piacermi e che impieghi tutti i sensi e le potenze tue per fine d’amarmi e di glorificarmi. Sia che ogni tuo pensiero, parola e tutto il resto non vorrà altro che l’amore che hai verso di Me, così il tuo eco salirà gradito al mio trono e raddolcirà il mio udito”.