(1) Continua Gesù a farsi vedere afflitto. Nell’atto che è venuto si è gettato nelle mie braccia, tutto sfinito di forze, quasi volendo un ristoro. Mi ha partecipato qualche poco delle sue sofferenze e dopo mi ha detto:
(2) “Figlia mia, la via della croce è una via battuta di stelle, conforme si cammina, quelle stelle si cambiano in soli luminosissimi. Quale felicità sarà dell’anima per tutta l’eternità, l’essere circondata da questi soli? Poi, il premio grande che do alla croce è tanto, che non c’è misura, né di larghezza, né di lunghezza, è quasi incomprensibile alle menti umane, e questo perché nel sopportare le croci non ci può essere niente di umano, ma tutto divino”.